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Autore: happley    22/02/2013    1 recensioni
"Allora… uno, due, tre… pronti? Sta registrando!"
L'Homra organizza una festa per festeggiare il compleanno di Anna e un anno dopo la bambina rivede il nastro registrato da Totsuka. Homra-centric, con accenni di MikoTotsu.
Questa shot si concentra sul compleanno di Anna, che cade l'otto dicembre - il che vuol dire che Totsuka è morto circa quindici minuti prima di festeggiarlo... come se già la sua morte in sé non fosse abbastanza angst!
La prima parte è ambientata temporalmente prima del tradimento di Fushimi, quindi anche prima della morte di Mikoto e Totsuka. Spero che vi possa piacere!
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Izumo Kusanagi, Kushina Anna, Mikoto Suoh, Misaki Yata, Tatara Totsuka
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Genere: Malinconico/Sentimentale/Slice of life.
Avvertimenti: Missing Moments; leggerissimo Shounen-ai.
Pairings: solo lievi accenni alla MikoTotsu.
N/A: Per quanto riguarda la collocazione temporale degli eventi... beh, in realtà non sono sicura che K si ambienti ai giorni nostri :'DDD Qui ho preferito fare così perché mi servivano dei riferimenti. Per ulteriore chiarezza, diciamo che la prima parte -quella del 2010- fa riferimento a prima del tradimento di Fushimi; nel 2012 circa dovrebbero esserci le morti di Totsuka e Mikoto; e poi nel 2013 è la parte finale.  
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playing family

-“Allora… uno, due, tre… pronti? Sta registrando!”-

 
 
 
8 – 12 – 2010
 
Kusanagi appoggiò la testa sulla mano, sorridendo.
Era raro avere un momento in cui rilassarsi così: quel giorno il bar era chiuso, prenotato per un solo grande evento che teneva occupati tutti i membri dell’Homra.
“Tanti auguri, Anna ~ Dai, fammi un bel sorriso ~” esclamò Totsuka.
La bambina alzò lo sguardo dal suo succo di frutta rosso e rispose alla richiesta con un cenno del capo. Non sorrise. Totsuka sembrò non farci caso.
“Oggi sei proprio carina ~ Il nuovo vestito ti dona tantissimo ~” continuò, entusiasta.
“Totsuka-san, quel vestito glielo hai regalato tu!!” urlò Misaki. “Non complimentarti da solo!!”
L’uomo rise e voltò la videocamera verso di lui.
“Yata-chan, grida ‘Tanti auguri, Anna!’ alla telecamera!”
“Magari dopo… Piuttosto, Anna, anche noi ti abbiamo preso qualcosina!” Misaki tese alla bambina un pacchetto. “Da parte mia, di Kamamoto, Saruhiko, Shouhei e Bandou!” aggiunse, e tutte le persone da lui citate –o quasi tutte, almeno- si avvicinarono e circondarono la bambina.

“Scartalo, dai, Anna!” esclamò Shouhei, allegro.
“Non metterle fretta!” lo rimbeccò Bandou. “Su, puoi scartarlo se vuoi, Anna.”
Anna annuì e iniziò a scartare piano i nastri colorati; il suo sguardo si illuminò davanti ad un fiocco per capelli, color rosso fuoco, di seta. Totsuka si affacciò sulla sua spalla per filmarlo e osservarlo.
“Oooh, che carino. Si abbina ai tuoi occhi, Anna.” Commentò.

“E’ carino.” Ripeté Anna con un filo di voce.
Misaki si premette una mano sul petto, fiero, ma prima che potesse prendersi tutto il merito del regalo, Shouhei intervenne di nuovo, “L’ha scelto Fushimi! E’ stato bravo, vero?”
“L’ha scelto Saruhiko?” ripeté Anna guardando intensamente verso il ragazzo dai capelli blu: era l’unico dei partecipanti al regalo a non essersi avvicinato, anzi sedeva su un divano in disparte, come al solito.

Totsuka ignorò –volutamente, o per eccessiva spontaneità- la sua espressione seccata e gli puntò la videocamera contro. “Hai degli ottimi gusti, Saru-kun” si complimentò sorridente. “Perché non provi tu a dire ‘Tanti auguri, Anna!’ alla telecamera?”
Fushimi gli rivolse un’espressione incredibilmente scazzata e brontolò qualcosa di non ben distinto -e di certo neanche gentile; il suo probabile insulto fu coperto dalle urla 
entusiastiche degli altri membri all’entrata del Re nella stanza.
Kusanagi tese a Mikoto un bicchiere di champagne.
“Ben svegliato. Dormito bene?” chiese, leggermente ironico. Mikoto annuì e si sedette al bancone, proprio vicino ad Anna e Misaki. Totsuka lo raggiunse in un attimo.
“Ow, Mikoto, almeno tu vorresti ascoltarmi?” disse, in un tono scherzosamente lamentoso.
“Dai, dici ‘Tanti auguri, Anna!’ alla telecamera ~”

Mikoto scrollò le spalle e ripeté la frase rivolto alla telecamera come gli era stato detto; anche se l’aveva recitata con scarsa vitalità e convinzione, Totsuka sembrò più che soddisfatto e smise di rompere le scatole a tutti con le sue pretese da regista.
“Anna, anche noi ti abbiamo preso qualcosa,” dichiarò Kosuke, tendendole un libro di illustrazioni sui cavalli; dietro di lui faceva capolino anche Eric, con le mani in tasca e il cappuccio della felpa tirato sui capelli. Anna si illuminò nuovamente e strinse il libro al petto.
“Grazie,” sussurrò. Kosuke annuì, e persino Eric accennò un sorriso.
“Tutto ciò mi ricorda che il nostro caro Re non ha preparato nessun regalo” fece notare Kusanagi, rivolgendo uno sguardo ironico, di finto rimprovero, verso Mikoto.

Il Re guardò Anna, pensoso; infine sospirò e si portò una mano dietro la nuca, ammettendo silenziosamente la sua dimenticanza. Totsuka venne in suo aiuto: gli posò una mano sulla spalla di suggerì, “Che ne dici di un desiderio? Anna, c’è qualcosa che vuoi che Mikoto faccia per te, oggi?”
Anna rimase in silenzio, a riflettere.
“…vorrei giocare.” Mormorò alla fine. “Vorrei giocare alla famiglia.”
Mikoto, Kusanagi e persino Totsuka la guardarono perplessi.
“Alla famiglia? Che intendi dire?” chiese il ragazzo, abbassando un po’ la videocamera per la sorpresa.
“Fai giocare tutti con me, Mikoto” pregò Anna, i suoi occhi erano luminosi ed innocenti.

“D’accordo” acconsentì Mikoto.
Il volto di Anna si riempì di gioia. “Allora Mikoto è il papà. Io sono la figlia.” Iniziò a dire, lasciandosi trasportare dall’entusiasmo. “E Tatara è la mamma.” Prese le mani di Mikoto e Totsuka e li fissò intensamente. Il ragazzo dai capelli castani rise, nervoso.
“Ehm… la mamma? Sicura, Anna? Io sono un ragazzo, vedi?” chiese.
“Tatara… è dolce e caldo come una mamma” rispose la bambina. Totsuka distolse lo sguardo, poco convinto; osservando la piccola mano stretta nella sua, però, cambiò idea e 
sorrise, “Va bene, Anna, come vuoi tu. Visto che è raro che tu faccia i capricci, oggi ti accontenteremo tutti, okay?”
“Parla per te,” borbottò Fushimi, stavolta leggermente più udibile.
Anna si rivolse a Kusanagi. “Tu sei lo zio. Tutti gli altri sono i miei fratelli,” disse, seria.
Misaki sorrise e si batté una mano sul petto, “Ah! Sarò il fratello migliore del mondo per te, Anna!”
“Mmm, ma il fatto che siamo tuoi fratelli, non vuol dire che Mikoto-san e Totsuka-san sono anche i nostri genitori?” la interrogò Denwa confuso.
“E’ così. Siamo tutti una grande, calda famiglia. Una famiglia tutta rossa” sussurrò Anna. “Una famiglia felice…” aggiunse, e come a sigillare queste parole prese le mani di Mikoto e Totsuka e le unì insieme, facendo arrossire considerevolmente il più giovane.

“Prendiamo anche la torta, così mamma e papà possono imboccarsi” consigliò Kusanagi divertito, a cui quel rossore non era sfuggito nonostante Totsuka avesse il volto nascosto dietro la videocamera.
“Oh, insomma, Kusanagi-san~” si lamentò il ragazzo, nervoso. Mikoto non commentò.
Bando e Kosuke, nel frattempo, portarono la torta sul bancone: Kusanagi l’aveva decorata con panna e gelatina di fragole, dal momento che i frutti veri e propri sembravano introvabili d’inverno, e Chitose aveva comprato le candeline da piazzarci sopra. Mikoto le accese con uno schiocco di dita.
“Su, Anna, spegnile!” la esortò Misaki. La bambina aprì la bocca, ma poi ci ripensò e si voltò.
“Saruhiko?” chiamò, in attesa. Il ragazzo non si era mosso dal divano.

“Cosa?” disse, seccato.
“Vieni anche tu.”
“Ma spegnile e basta.”
“Non voglio se non ci sono tutti i miei fratelli.”

“E io cosa ci dovrei far— Ehi! Mollatemi!“ Fushimi si divincolò contrariato, ma la presa combinata di Chitose, Kamamoto e Shouhei era troppo per lui da contrastare; i tre lo trascinarono di peso fino al bancone, dove Anna gli si aggrappò al braccio, mantenendo Misaki dall’altra parte.
“Dai, Saru-kun, fallo per Anna, è il suo compleanno,” gli ricordò gentilmente Totsuka. Fushimi sembrò voler ribattere, ma all’ultimo sbuffò e rimase zitto.

“Muoviti e spegni queste stupide candeline” borbottò. Ma Anna ancora non sembrava convinta.
La bambina alzò lo sguardo verso Totsuka, seria. “Posa la telecamera.”
“Mm? Cosa?” L’uomo la guardò, sorpreso. Anna tese le mani verso di lui.
“Posala. Voglio che anche tu venga nel filmato,” disse. “Non puoi?”
Fushimi fece una smorfia, “Avanti, fallo per Anna, è il suo compleanno” gli fece il verso. Totsuka esitò, ma alla fine acconsentì anche a questo.
“Lo metto in automatico, okay?” disse poggiandola su uno scaffale, in alto, così che potesse continuare a registrare ogni cosa. “Allora… uno, due, tre… pronti? Sta 
registrando!”
E finalmente Anna soffiò. Sorrise mentre gli applausi inondavano la stanza.

~
 
7 – 12 – 2013
 
“Anna?” Kusanagi percorse il corridoio avanti e indietro più volte, gettando un’occhiata rapida in tutte le stanze. “Qualcuno ha visto Anna?” chiese ai ragazzi che uscivano da una delle camere, ma nessuno gli seppe dare una risposta affermativa. Misaki uscì dalla stanza affianco.
“Anna è scomparsa?” chiese con un filo di voce. Aveva la voce roca, e Kusanagi notò gli occhi arrossati dal sonno e dalle lacrime -pianti disperati e rabbiosi, incubi forse uguali ai suoi.

“Non ho detto che è scomparsa. Nessuno l’ha vista uscire. Solo che è tardi e non è a letto,” disse.
“Ti aiuto a cercarla,” si offrì immediatamente il ragazzo.
“No, lascia stare, riposati…” ribatté il barman. Rimase in silenzio. Aveva sentito qualcosa.
“Kusanagi-san?” lo interrogò Misaki, notando un cambiamento nella sua espressione. Kusanagi si girò e si diresse dritto verso la stanza che era stata di Mikoto, il loro Re, davanti alla quale esitò a lungo prima di aprire la porta.
“Anna,” disse, stanco ma sollevato. “Che stai facendo?”
La bambina non si voltò –il suo sguardo era fisso sullo schermo della tv, come se fosse rimasta ipnotizzata dalle immagini. Anche Kusanagi restò rapito, per un attimo, dal volto
 giovane e bello di Mikoto, dal sorriso di Totsuka, dai colori, dalla luce, dalle grida di gioia che risuonavano nella stanza.
“Mancano quindici minuti al tuo compleanno,” disse.
“Mancano quindici minuti” ripeté Anna. “Ti ricordi di questa festa?”
“Me lo ricordo. E’ stato tre anni fa” rispose Kusanagi fissando la data nell'angolo dello schermo.
“Me lo ricordo anche io,” bisbigliò Misaki.
Rimasero in silenzio per un po’, a riflettere. Tutti e tre ricordavano bene per quale motivo il compleanno di Anna non era stato festeggiato l’anno precedente. Kusanagi si avvicinò e si sedette vicino alla bambina, pensando che forse avrebbe dovuto dirle qualche parola di conforto, ma Anna parlò prima di lui. 

“Quest’anno voglio festeggiarlo… con la mia famiglia” sussurrò.
Kusanagi annuì. “Lo faremo,” disse. Misaki, fermo sulla porta, iniziò a piangere silenziosamente. 


 




xxx

**C'era una volta una melaH...**
Buonasera :')

Allora iniziamo col dire che io amo l'Homra. Non vedo l'ora che escano altri capitoli di Memory of Red, e grazie a questo manga adesso rivedendo l'anime riesco anche a distinguere i personaggi secondari -tipo Chitose, Denwa, Bandou, Shouhei, Kosuke, Eric... tutti protagonisti in Memory of Red che però nell'anime appaiono per pochi secondi. In quest shot ho voluto inserirli tutti. :')
Mi scuso se qualche personaggio può sembrarvi OOC, ho messo l'avvertimento per sicurezza (?)
Quando ho scritto che Kusanagi e Anna ripetono la frase "Mancano quindici minuti", e che il compleanno di Anna nel 2012 non è stato festeggiato, pensavo al fatto che  Totsuka è morto il 7 dicembre alle 23.45 -almeno, secondo la data scritta nel famoso video che stava registrando quando è morto-, ergo proprio un quarto d'ora prima del compleanno di Anna, che cade l'otto dicembre. Come se la morte di Totsuka non fosse già stata abbastanza tragica! Ora piango. çwwwç
Il messaggio della fic dovrebbe essere che la "famiglia" non è ancora distrutta; hanno perso un "fratello" (Fushimi), una "mamma" (Totsuka) e un "papà" (Mikoto), ma la famiglia  è comunque sopravvissuta, e Anna intende ancora proteggerla e salvaguardarla.

Spero che la fic vi sia piaciuta e che mi lascerete un commentino per dirmi la vostra opinione.
 
Baci, 
             Roby




 
  
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