Sapevo che prima o poi un giorno saremmo tornati insieme.
La speranza di rivederti non mi ha mai abbandonato...
Ma se devo dirti la verità, qualche volta...
Solo qualche volta, poche volte...
Pensavo che molto probabilmente, la mia era solo un'illusione.
Anche perchè, sperare che tu fossi vivo, aldilà del portale, sarebbe anche stato come ammettere la falsità del principio dello scambio equivalente.
Cosa avevo dato per la tua vita?
Apparentemente niente.
Ero vivo.
con qualche pezzo mancante, certo...
Ma vivo.
Vivo dall'altra parte del portale.
Mi guardavo allo specchio.
Cosa avevo dato?
Nulla che potessi vedere.
O meglio che non potessi più vedere.
E mi sentivo talmente vuoto.
Poi ho incontrato Alphonse Heiderich.
Ti somigliava così tanto...
In lui vedevo come saresti stato tu una volta cresciuto.
Con lui mi sono sentito meglio, Al.
Ma quella sensazione di vuoto non mi lasciava per un secondo.
Certo, si era affievolita.
Ma non era scomparsa.
Perchè?
Perchè, Al?
Perchè lui non era te...
Mi sembra logico...
Facendo un resoconto della mia vita, se davvero tu non fossi stato vivo, io sarei stato un completo fallito.
Aveva tanto cercato la pietra filosofale per ridarti il tuo vero aspetto e una vita, tutto sommato normale.
Ma come uno stupido avevo gettato tutto nel cesso.
Se io ero vivo ,tu non avevai il tuo corpo e non stavi vivendo un'esistenza normale.
Non avevo messo in dubbio che tu avresti potuto perdere i ricordi...
Ma in fondo, Al, cos'è normale?
Chi siamo noi per decidere cosa è normale e cosa non lo è?
Prendiamo d'esempio questo mondo e L'alchimia.
Per noi questa Scienza è una delle cosa più normali.
Ma qui, Al, alcuni non sanno neanche cosa sia.
E nel nostro mondo, Al, ad Amestris?
Pensi che qualcuno abbia anche mai solo immagginato diavolerie come macchine volanti o bombe programmante per uccisioni di massa?
Ma a cosa penso?
A cosa penso ora che ci sei tu qui, accanto a me!
Addormentato con la testa poggiata sul mio petto che mi stringi, come quando eravamo bambini.
Mi muovo appena per farti stare più comodo..E proprio come quando eravamo bambini...
Subito apri un pò gli occhi, come per vedere se voglio andarmene.
-Dove vai, Nii-san...-
Hai la voce impastata dal sonno e non posso che sorridere nel vederti così.
Mi hai sempre ispirato una grande dolcezza e un'immensa tenerezza.
Scuoto la testa.
-Da nessuna parte, Al...-
Richiudi gli occhi e sospiri, ti accarezzo delicatamente una guancia.
-Resto qui con te...-
E spalanchi gli occhi alzando il volto e guardando i miei.
-Per sempre, Nii-san?-
Sorrido, poggiandoti un bacio sulla fronte.
-Per sempre, Al...-
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Ok, stò diventando troppo sdolcinata, lo sò...
Ma ascoltando "Bratja" mi è venuta troppo l'ispirazione!
Beh, che dire, spero vi sia piaciuta!
Baci
Lily123