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Autore: _Deina13    23/02/2013    3 recensioni
Cam. Lui non aveva mai più rivissuto quelle immagini, da quando gli erano passate davanti. Fino ad ora.
Il suo ultimo ricordo gli passa davanti agli occhi. Gli dice addio.
-- Can I believe the magic of your sighs? Will you still love me tomorrow? --
Suo fratello che crede di avere l’esclusiva sulla tristezza e sulla solitudine.
Ma poì.. poi capì che non avrebbe dovuto invidiare niente a Daniel, almeno per quel giorno.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Cameron Briel, Luce Price
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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-Cam.




   L’ultimo ricordo che conservava di lei era una scheggia rosso fiammante che sfumava verso il terreno arancione in attesa di essere arato. Quella era stata l’ultima volta che l’aveva vista, e l’ultima volta che i suoi occhi si erano confusi con un torrente che sfociava in una meravigliosa cascata risplendente di ogni colore.
   Non aveva mai più rivissuto quelle immagini, da quando gli erano passate davanti. Fino ad ora.
   Era strano ciò che era successo quella sera, non sentiva mai il bisogno di dormire la notte, alcune volte sgattaiolava con Roland fuori dal correzionale in cerca di qualche sorta di divertimento, ma mai si divertiva davvero.
   Non come quando bussava ogni mattina alla capanna di Lilith per darle un mazzo di garofani appena raccolti ed augurarle buongiorno. Era così bello aspettare che si svegliasse, c’era quell’aria elettrica che formavano i suoi pensieri, immaginando di riempirla di baci e di dirle che l’amava, mentre tutti intorno li guardavano con aria certamente non accondiscendente.
  Non come altre milioni di cose che solo con Lilith era riuscito a provare, nessuna ragazza era riuscita a fargli provare le stesse cose, seppur volendo. Non ci aveva mai nemmeno provato, a cercarne qualcuna per davvero, si accontentava di una notte, Cam.
   Ma una ragazza esisteva.
   La sera prima, si era sentito stanco ed assonnato, mentre pensava che il giorno seguente sarebbe dovuto rientrare alla sua amata Sword & Cross. Così si era steso nella sua branda per dormire, prendendo sonno praticamente subito.
   E l’aveva sognata, aveva sognato l’ultimo giorno della sua vita.
   Lui aveva ricominciato ad osservarla, da lontano, qualche anno dopo che gli aveva spezzato il cuore. Non sapeva com’era morta, ma era stato a Troia, doveva viveva da tanto con suo marito – quello che aveva accettato di sposarla davanti a Dio.
   Aveva sognato la sua testa folta di capelli rosso fuoco che cadeva sulla rossastra terra greca, e si era risvegliato di soprassalto, con le lacrime agli occhi. Come aveva visto fare mille volte a suo fratello, dopo un lungo letargo in un cimitero.
   Quella giornata segnava qualcosa di strano, qualcosa di davvero strano, un inizio inusuale, se lo sentiva sulla pelle. Sentiva un cambiamento. Sentiva un’aria strana. Un’aria elettrica.
   Senza sapere perché, nella strada verso la sua nuova casa, comprò dei garofani dal fioraio. Non garofani rossi, come quelli che regalava a Lilith e che gli ricordavano i suoi setosi capelli, ma garofani bianchi, come lui.
   “I garofani rossi” lesse sul foglio sul banco del fioraio “hanno il significato di cuore spezzato.   I garofani bianchi, stanno ad indicare qualcosa di dolce e incantevole
(significato preso dal dizionario dei fiori, pagine strappate dal romanzo ‘il linguaggio segreto dei fiori ’)
    Li portò dentro la sua vecchia sacca da DJ sistemandoli in modo che non si rovinassero. Voleva decorarci la sua stanza al correzionale, un tocco di famigliarità non avrebbe fatto male a quel luogo.
  Era completamente solo da quando Daniel lo aveva abbandonato. Certo, poteva stare con Roland, ma non era la stessa cosa.
  Daniel, quello che crede di avere l’esclusiva sulla tristezza e sulla solitudine, quello che crede di essere l’unico che abbia il diritto di soffrire. E tutto ciò era orribile per Cam, che doveva sempre supportarlo. O meglio, che gli imponeva sempre si supportarlo.
  Poi capì che non avrebbe dovuto invidiare niente a Daniel, almeno per quel giorno. Lo capì al momento, quando era dall’altra parte della strada per entrare nella S&C.
   Lo capì quando vide la macchina metallizzata ferma ai cancelli di entrata della scuola.   Lo capì quando vide l’uomo seduto al sedile del guidatore guardare le lacrime agli occhi della donna seduta al suo fianco.
   Lo capì, quando vide Lucinda. Seduta sui sedili posteriori dell’auto.



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