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Autore: EdwySheerio    23/02/2013    3 recensioni
Ed, Eleanor.
La sua voce..
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buona lettura amori miei :)
Grazie per essere passate :D


<< Sei uno sgorbio >>, mi disse.

Tirò indietro la gamba e io chiusi gli occhi.

Sentii la testa andarmi all'indietro e iniziare a girare, la bocca frizzare e il labbro spezzarsi.

Il sapore del terriccio sulla sua scarpa mi scivolò in bocca insieme al mio sangue.

Stefan corse via insieme al suo gruppo di bulli mentre cercavo di aprire gli occhi e spostarmi dal centro del corridoio dove sentivo sulla mia pelle tutti gli occhi degli alunni a dosso.

Perché nessuno mi aiutava? 

Riuscii a trascinarmi verso destra dove sapevo esserci un muro e una panchina.

Respiravo a fatica, il labbro mi frizzava e sentii scendere le lacrime calde sul mio volto, tremavo.

Non riuscivo ad aprire gli occhi e quando finalmente si schiusero la luce li ferì, vedevo sfocato.

la luce bianca del corridoio si oscurò e davanti a me si materializzò una figura esile che non riuscivo a distinguere bene.

Sentii un fazzoletto bagnato sfregarmi il labbro spezzato con delicatezza e una mano sul braccio.

Mi scostai impaurito da quel tocco e sentii la presa sul mio braccio aumentare la forza per tenermi fermo.

<< Va tutto bene >>, mi disse la figura davanti a me.

Aveva una voce calda, dolce, infantile.

Avrei tanto voluto vederla per bene ma avevo ancora la vista annebbiata.

sentii soffiare sl mio labbro spezzato, era il suo fiato che cercava di curarmi, il cuore iniziò a battere forte, a pulsare veloce come pulsava il labbro.

Mi prese la mano e la strinse.

La sentii sedersi accanto a me sul pavimento freddo del corridoio mentre la campanella suonava e i passi degli altri ragazzi si affievolivano.

La sentii accanto a me, la sua mano stretta alla mia, il suo fazzoletto che continuava ad accarezzarmi il labbro.

Non riuscivo ad immaginarmi chi potesse essere: non avevo amici.

<< Non devi andare in classe? >>, chiesi riuscendo smuovere la bocca ma provocandomi un altro spacco nel labbro.

La sua mano con il fazzoletto tornò ad accarezzarmi la bocca.

<< No, non importa…>>, cercai di ricollegare la sua voce a qualche faccia che potevo conoscere ma non riuscii a materializzare nessun volto.

<< Chi sei? >>, chiesi.

<< Mi chiamo Eleanor >>, mi disse ma di nuovo nessun viso che si affiancasse al nome nei miei pensieri.

Sentii una sua mano posarsi sulla mia guancia e farmi una carezza, mi immobilizzai.

<< La mia chitarra? >>; chiesi disperato tremando sia per il pensiero di che fine avesse fatto il mio strumento sia per la carezza ricevuta.

<< Non sta molto bene >>, mi rispose e la vidi, sempre contornata dalla sfumatura del mio sguardo, mordersi un labbro dispiaciuta.

<< Oddio >>, disis e mi lasciai andare a piangere.

Sentii le lacrime fregarmi il viso incendiandomi le guance poi la sentii alzarsi e prendermi la mano.

<< Ci vedi? >>, mi chiese accarezzandomi con un dito iul contorno degli occhi.

Arrossii, perché lo faceva? 

Il mio cuore continuava a battere forte, mi alzai e aprii nuovamente gli occhi.

Eccola li, davanti a me, mi sorrideva con sguardo dolce e preoccupato, i suoi occhi celesti brillavano alla luce dei neon del corridoio e le sue mani mi sfioravano le guance.

<< Si ci vedo..>>, dissi imbarazzato cercando di muovermi.

Santo cielo Sheeran è solo un pugno, non farle perdere tempo più di quanto tu abbia già fatto, lasciala andare e riprenditi.

Mi dissi dentro di me ma la verità è che non volevo se ne andasse, era stata l'unica persona ad aiutarmi e appena l'avevo vista, mi ero innamorato.

Oh si, mi conoscevo benissimo, in effetti ero l'unica persona che mi conosceva a pensarci bene e sapevo che solo un suo sguardo preoccupato mi aveva fatto innamorare.

<< Vai via, grazie >>, le dissi cercando di non sembrare scorbutico ma senza successo.

Presi la chitarra rotta da terra e versai una lacrima, il mio strumento era ciò che di più caro avevo al mondo e quei bastardi l'avevano rotta.

<< NO!Io non vado da nessuna parte Sheeran, il tuo labbro è ancora rotto e scommetto che ti gira la testa, non fare l'associale e vieni con me >>, mi disse arrabbiata prendendomi la mano e trascinandomi fuori.

Era totalmente pazza ma mi fece sorridere, provocandomi ancora dolore, perché lei era  miracolo: qualcuno si era interessato a me, mi aveva curato e continuava a non lasciarmi andare, perché? 

<< Perché lo fai? >>, le chiesi.

Eravamo nel parcheggio, io con la schiena appoggiata alla sua macchina e lei che armeggiava nella borsa in cerca delle chiavi.

<< Perché so quanto può essere stronzo Stefan e la sua banda >>, disse e un velo di tristezza le velò gli occhi.

Aprì la macchina e mi fece sedere accanto a lei sul sedile del passeggero.

Buttai la testa all'indietro e chiusi gli occhi.

Mise in moto la macchina, ogni tanto mi guardava e sorrideva per poi rigirarsi verso la strada.

Anche io ogni tanto la guardavo, di profilo era ancora più bella.

Sorrideva, le ciglia lunghe e nere le ricadevano alla perfezione sugli occhi celesti, i capelli leggermente mossi le circondavano il viso tondo.

Era un angelo.


 

Mi leccai il labbro sentendo il sapore dell'emoglobina secca e il profumo del suo fazzolettino che mi aveva tamponato.

<< Grazie >>, le dissi.

<< Prego Edward >>, mi rispose guardando la mia reazione con la coda dell'occhio.

Non riuscii a stare zitto e le chiesi: << Come fai a sapere il mio nome? >>.

Lei sorrise di nuovo.

<< Ti ho sentito cantare >>; mi disse e il mio cuore perse un battito, mi girai di scatto e la guardai spalancando gli occhi.

<< C-come? >>, iniziai ma mi bloccò.

<< Eri solo in una stanza, c'era occupazione, stavo cercando un aula libera per mettermi a studiare e ho aperto la stanza di musica. Eri lì a suonare con la tua chitarra, concentrato, sono stata lì finché non stavi per girarti. Sono corsa via ma la tua voce…Sheeran la tua voce è…>>, la bloccai.

<< Chiamami Ed >>.

<< Ed >>.

<< Continua >>, le dissi sorridendole, mi piaceva il suo tono di voce che tremava come se stesse per piangere.

La mia voce le faceva quell'effetto e per me era la cosa più bella che qualcuno mi potesse dire.

<< Grazie >>, sussurrai.

Accostò la macchina e senza parlare si slacciò al cintura.

In un attimo il suo viso era a due palmi dal mio.

I suoi occhi si rispecchiarono nei miei, si mise  a cavalcioni su di me e le mie mani si fermarono tremanti sulle sue cosce.

Mi baciò prima sfiorando le mie labbra poi cercandole con prepotenza.

<< La tua voce mi ha fatta innamorare >>.


Spazio autrice
Ciaoooooooooooooooo
Che ne dite se scarabocchiate qualcosa su una recensione?
vi piace? vorrei la vostra opinione perchè le altre recensioni mi hanno fatto piangere da quanto siete state dolciose (?)
:D 
Vi adoro, ringrazio tutte.
Le 9 recensioni di The A Team
Le 3 di Sex
Le 5 di Love at first sight 
Spero che aumentino :)
Grazie mille davvero,
Ele

  
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