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Autore: Sam Lackheart    23/02/2013    5 recensioni
L spalancò gli occhi per la sorpresa, ma rimase in silenzio. Per inciso, non che non avesse qualcosa da dire al conducente di quella vecchia auto inglese, ma semplicemente non poteva parlare, visto il pesante strato di scotch che sempre quel conducente gli aveva fissato senza tanti preamboli sulla bocca.
[BBXL, no sense dall' inizio alla fine, siete avvertiti!]
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Beyond Birthday, L
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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"Killers never hurt feelings"
 
L spalancò gli occhi per la sorpresa, ma rimase in silenzio. Per inciso, non che non avesse qualcosa da dire al conducente di quella vecchia auto inglese, ma semplicemente non poteva parlare, visto il pesante strato di scotch che sempre quel conducente gli aveva fissato senza tanti preamboli sulla bocca. 
Non che fosse poi una così grande sorpresa, sucedeva ormai da mesi, quasi sempre puntuale e irrimediabilmente di notte. 
Si accorse che anche lui aveva inteso quella manciata di parole alla radio, cantate da chissà quale gruppo metal, perchè lo vide sorridere, con uno strano scintillio negli occhi rubino.
Era una notte fin troppo noiosa, quindi quello che ormai gli piaceva definire un piacevole diversivo era arrivato nel momento migliore. Doveva ricordarsi di non accennare a quel piccolo dettaglio: nonostante si conoscessero praticamente da sempre e non ci fossero mai stati particolari attriti, e quindi le convenzioni sociali lo spingessero a considerarlo un amico, a lui non faceva piacere sapere di aver fatto qualcosa che avrebbe potuto minimamamente farlo felice. 
Era davvero una strana persona.
A lui piacevano le persone strane.
Iniziò a mugugnare insistentemente per richiamare l' attenzione del conducente che, irritato, decise di accostare per farlo smettere. La pazienza non era di certo uno dei sui migliori pregi, proprio no.
"Che cosa c'è?" chiese, fintamente tranquillo, fissando i suoi occhi rubino in quelli neri di L.
Verosimilmente, L continuò imperterrito fino a quando, con un gesto rapido, Beyond gli tolse lo scotch.
"Devi spiegarmi perchè mi tappi la bocca con così tanta cura e non ti preoccupi neanche di trovare un nodo che non riesca a sciogliere" disse, mostrando le mani in segno di vittoria.
"Perchè nonostante conosca tutti i tipi di nodi esistenti, tu hai imparato a scioglierli tutti" rispose annoiato a quella domanda che ogni volta gli veniva rivolta, quasi per prendersi beffe di lui. 
"Quello a dire la verità l' avevo intuito, non mi spiego il nastro adesivo"
"Voglio farti male" disse semplicemente. Poi, dopo un paio di secondi di incertezza, agggiunse, distogliendo lo sguardo e accendendo la macchina "E mi piace il movimento che fai con le labbra per riprendere sensibilità"
"Perchè?"
"Non lo so"
"Non vuoi saperlo?"
"Non saprei come fare, non è un esperimento"
"Perchè no?"
"Ti ho mai detto che sei molto irritante?"
"Sì, molte volte" rispose L, visibilmente compiaciuto "Ma non credere che l' argomento sia chiuso"
"Abbiamo mai chiuso un argomento?" chiese retorico, immettendosi di nuovo nel calmo traffico inglese.
"Una volta, mi pare, stavamo discutendo se la cioccolata fosse più buona della marmellata di fragole"
"Ti ricordi come è andata a finire?" sorrideva al ricordo.
"Ci siamo spalmati di marmellata prima e di cioccolato poi, e mi sembra che siamo arrivati alla conclusione che io avevo ragione" disse pensieroso L, senza riuscire neanche lui a non sorridere.
"No, avevo ragione io, visto che non mi staccavi gli occhi di dosso"
"Quindi neanche questa questione è risolta ..." conscluse fintamente deluso L, con un mezzo sospiro. Dal canto suo, non gli sarebbe dispiaciuto ritentare ma era sicuro che se gliel' avesse chiesto avrebbe risposto di no per principio, quindi tacque, speranzoso in una sua qualunque presa di coscienza.
Rimasero in silenzio, immersi nello stesso pelago di pensieri ma girati di spalle, in modo da non potersi riconoscere, nè sfiorare. 
L si risvegliò dal torpore mentale in cui era caduto quando vide che la strada che stavano facendo non era la solita. Strano a dirsi, ma il detective migliore del mondo, "rapito" dal criminale che, se non era il più conosciuto al mondo poco ci mancava, notò solo in quel momento che c' era qualcosa di strano.
"Hai cambiato strada" osservò, portandosi il pollice alla bocca.
"Siamo perspicaci, stasera" lo rimbeccò BB, con un tono che voleva dire una sola cosa: ti conviene tacere.
Ma chissà perchè quella notte L non riusciva a cogliere queste piccole ma determinanati sottigliezze.
"Perchè?" 
"Se la strada è diversa vuol dire che anche la destinazione è diversa" 
"Questo era facilmente intuibile, la domanda giusta è perchè mi vuoi portare da qualche altra parte?"
"Non dirmi che ti sei affezionato al mio appartamento"
"Non cambiare argomento" lo riprese L, che però, non essendo capace di lasciare un argomento in sospeso, aggiunse "E comunque il tuo appartamento non era male, se si escludono i ritratti inquietanti, le collezioni di coltelli, le pareti rosse ..."
BB si fermò, spegnendo la macchina. Non diede tempo ad L di guardarsi intorno: gli prese il mento e lo fece voltare verso di lui.
"Se sai che sono un killer, perchè non mi arresti?" chiese, riuscendosi finalmente a liberarsi dal peso che aveva da un paio di mesi.
"Perchè pensi che non lo faccia?" 
"Ho molte ipotesi al riguardo. Forse è perchè non mi consideri un' effettiva minaccia al tuo ideale di giustizia"
"Sbagliato"
"Forse è perchè speri di ricavare da me delle informazioni particolari"
"Sbagliato di nuovo" L stava cominciando a divertirsi parecchio.
"Forse è perchè aspetti che uccida un tuo nemico, quindi vuoi usarmi"
"Sbagliatissimo"
"Ok, sentiamo, allora perchè?"
Il detective si avvicinò ulteriormente, eliminando la distanza che c' era tra le loro teste. A pochi centimetri dalle orecchie dell' altro sussurrò un debole "Forse è perchè ti voglio bene"
BB lo lasciò immediatamente, scaraventandolo dall' altra parte dell' abitacolo. Il suo sguardo non tradiva altro che terrore e una strana forma di disgusto, come se avesse toccato qualcosa di sporco.
"Vedo che la tua totale repulsione per i sentimenti non è diminuita"
"Disgustoso, sei un essere disgustoso, e io ti odio"
"Non dovresti mostrare le tue debolezze ad un potenziale nemico, c' è il 99% delle possibilità che usi queste nozioni per ostacolarti"
"Che cosa potresti farmi?" chiese con aria di sfida BB, punto nel suo orgoglio.
"Potrei dirti che ti amo" disse, sorridendo ingenuamente. 
Lo sguardo d' odio che ricevette in cambio non lo stupì, al contrario di quello che accadde successivamente.
BB lo prese per il mento, come aveva fatto poco prima, e lo baciò.
L mugugnò sorpreso, senza però tentare di divincolrsi, neanche quando sentì i canini dell' altro affondare sulle sue labbra che si spaccarono quasi immediatamente.
"Dì la verità, l' avevi previsto?" chiese BB, leccandosi via il sangue dell' altro.
"All' 80%" 
"E per il restante 20 %?"
"Pensavo mi avresti ucciso"
"Ma non avevi paura che lo facessi" constatò sconsolato BB, conscio del fatto che non sarebbe mai riuscito a terrorizzare l' altro: lo conosceva troppo bene.
"Sarebbe stato illogico aver paura, la percentuale era molto bassa. Ma se ti può fare star meglio - e c'è un 75% che lo faccia - ogni volta che ... ci vediamo, calcolo un 50% di possibilità che tu mi uccida" concluse con un sorriso divertito.
"Allora ti piace giocare con la morte, non siamo poi così diversi" realizzò Beyond, inarcando le sopracciglia.
"No, non gioco con la morte. Io gioco con te"
"E ti diverti, almeno?"
"Secondo te?" chiese retorico l' altro, annullando la distanza tra le loro labbra. 
"Un buon 95%" rispose, altrettanto retoricamente, BB.
 
 
 
***
Oh, puro e semplce no sense.
La canzone inziale è "This cocaine makes me feel like I'm on this song" dei System Of A Down, no sense anche quella.
La mia coerenza è inquietante!
Ringrazio tutti quelli che sono arrivati a leggere fin qui, c' è un cielo in Paradiso anche per voi.
 
Sam
  
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