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Autore: Another Stranger Me    23/02/2013    4 recensioni
Una persona mi ha chiesto di scrivere una storia includendo le parole "Spazio, pianeta (a scelta), bottiglia, fattoria, canguro, ciambelle, Lune". Questo è il risultato.
Genere: Science-fiction, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si trovava in un immenso campo, a giudicare dalla quantità di verde che si estendeva a perdita d’occhio intorno a lui. Da qualunque parte si girasse, vedeva solo erba. Gli arrivava alle ginocchia. Gli steli frusciavano nella brezza notturna.
All’improvviso udì un verso, come un ululato. Ne ebbe la certezza in un attimo: si trattava di un licantropo. Rumori e grugniti davanti a lui, sempre più vicini.
Sentì l’impulso di guardare in alto, verso il cielo. La notte era illuminata da due Lune, ma non c’erano stelle. Niente stelle nel cielo di Raxacoricofallapatorius.
Si svegliò. Non fu un brusco risveglio: semplicemente, un attimo prima stava dormendo, e l’attimo dopo non più.
Incredibile, pensò. Un altro sogno riguardante Doctor Who.
Si accorse di avere sete. Diamine, stava letteralmente morendo di sete. Si alzò, andò in cucina. Prese una bottiglia dal frigorifero e si versò un bicchiere d’acqua.
Da quando ho iniziato a guardare quella serie, rifletté, ogni notte sogno qualcosa che ne ha a che fare.
Non sapeva se fosse normale oppure no, ma sinceramente non gli importava: l’unica cosa a cui pensava in quel momento era che aveva nuovamente sonno.
Tornò a letto e si addormentò in un attimo.
 
La mattina dopo si svegliò con una sola parola in mente: Ciambelle.
Ne aveva un’incredibile voglia. Un po’ come se fossi una donna incinta, pensò ridacchiando. Ma comunque fosse, non riusciva a resistere: doveva ad ogni costo mangiare una ciambella.
Si vestì e uscì di casa. Fortunatamente per lui, era poco lo spazio che lo separava dalle sue ciambelle: il miglior negozio dove poterle acquistare era a pochi metri da casa sua.
Stava per attraversare la strada, quando un furgoncino bianco – apparentemente apparso dal nulla – gli passò davanti a velocità folle. Su di esso campeggiava una scritta gigante – LE MIGLIORI UOVA DEL MONDO! -, che torreggiava sull’immagine di una pittoresca fattoria. Strano che avesse notato tutti quei dettagli in così poco tempo.
Ma ancora più strano era che alla guida del furgoncino ci fosse un…
Ma non era possibile, no? Aveva semplicemente visto un
(canguro canguro canguro)
uomo molto strano che guidava un furgoncino bianco, trasportando le MIGLIORI UOVA DEL MONDO chissà dove.
Si fermò di botto. All’angolo della strada c’era una cabina blu. Una scritta, “POLICE BOX – PUBLIC CALL”.
Oddio è il Tardis, pensò follemente.
Vicino ad essa stava un uomo. Gli sorrise facendogli un cenno di saluto.
“Ehi, John. Ti stavo aspettando. C’è un canguro alla guida di un furgoncino, e dobbiamo fermarlo!”
  
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