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Autore: Monkey_D_Lucy    24/02/2013    3 recensioni
"Quella burrasca per lui era come se il mare capisse ed esprimesse i suoi sentimenti, come se anche Donghae soffrisse come lui." (Character Death)
Genere: Angst, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Donghae, Eunhyuk
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“All the lonely people 
Where do they all come from? 
All the lonely people 

Where do they all belong?”

The Beatles– Eleonor Rigby



 
Hyukjae fissava il mare seduto sulla scogliera.
Le onde violente sbattevano contro di lui bagnandolo completamente, ma a lui questo non interessava.
Quel mattino le guardie costiere avevano avvisato dell' imminente burrasca, consigliando a tutti di stare alla larga dalle spiagge per il loro bene, ma Hyukjae non aveva paura.
Quella burrasca per lui era come se il mare capisse ed esprimesse i suoi sentimenti, come se anche Donghae soffrisse come lui.

***
-Sei sicuro di doverci andare? C’è una bufera di neve fuori!-, Donghae sorrise al suo ragazzo, si infilò il giubbotto e gli stampò un bacio sulla guancia,
-Che vuoi che mi succeda? Lo sai che sto attento mentre guido, ho anche le catene alle ruote, e poi non è così lontano. Smettila di preoccuparti così tanto e augurami buona fortuna!-.
Hyukjae si sforzo di abbozzare un sorriso, gli diede un bacio a fior di labbra e lo lasciò uscire dalla porta di casa.
-Ah! Donghae-ah!- Il moro si girò e lo guardo con fare interrogativo
-Ti amo.-
Donghae gli mostro il più bel sorriso che potesse fare –Ti amo anche io.- lo salutò con la mano e si diresse verso la macchina.

 ***
-Pronto?- Hyukjae rispose velocemente al telefono.
La persona dall’altra parte rimase per molto tempo in silenzio, l’unica cosa che sentiva era ansimare e qualche lamento.
-Pronto!- ripetè impaziente, questa volta non sentì più niente. Stava per chiudere il telefono quando guardò il display, “Donghae”.
Continuò a chiamare preoccupato la persona dall'altra parte del telefono con tutte le sue forze, ma niente, non rispondeva nessuno, dopo qualche straziante minuto sentì la sirena di un’ambulanza avvicinarsi a quel luogo e tante persone che urlavano cose come “ribaltate la macchina” o “qui c’è troppo sangue”.
Il suo respiro si fermò per qualche secondo.
Come sentì la voce di qualcuno più vicina incominciò ad urlare per farsi sentire, andando a buon fine, qualcuno prese il cellulare e rispose –PRONTO?-
Hyukjae in preda al panico cercò di formulare una frase sensata –Donghae, Donghae dov’è?-
La persona che stava dall’altra parte rimase qualche secondo in silenzio –Mi dispiace- un gruppo in  ola impediva al biondo di respirare bene e un dolore lancinante al petto lo pervase –il suo amico qui.. non ce l’ha fatta. La neve era troppo fitta e la macc- la sue orecchie avevano finito di ascoltare ciò che gli stava dicendo, si buttò a terra e guardò fisso il soffitto, incredulo a ciò che aveva sentito. Non credendoci ancora stava per urlare alla persona dall’altra parte della cornetta di “smetterla di prenderlo per il culo”, quando sentì che parlava con qualcun altro di “chiamare i familiari per avvisarli della sua morte”.
Riattaccò il telefono e incominciò a piangere disperatamente, sbattendo i pugni per terra e emettendo urla disumane. Era colpa sua, lui sapeva a cosa andava incontro, ma non era riuscito a fermarlo a dovere ed ora l’unica persona importante della sua vita e che amava intensamente era andata via, per sempre.

***
Ormai erano passati sei mesi da quando Donghae era venuto a mancare, ma lui non aveva ancora ripreso a vivere. Era diventato un guscio vuoto, senza emozioni che viveva nel passato. In molti avevano cercato di farlo tornare a quello di una volta, il sorridente e scherzoso Hyukjae, ma nessuno ci era riuscito.
Ora guardava il mare immerso nei suoi ricordi di quei momenti felici che non sarebbero tornati mai più.
Sorrise e si asciugò una lacrima che gli aveva rigato il volto, mandò un messaggio a Jungsoo

“Mi dispiace essere stato un peso per voi
in questi ultimi tempi, vi ringrazio molto
per tutto quello che avete fatto per me,
ma so che Donghae laggiù si sente solo,
il mare me lo sussurra sempre,
e io non voglio che soffra ancora.

Vi ho voluto bene, non piangete per me,
finalmente lo rincontrerò.
Hyukjae.”

Ispirò quell’aria salmastra piena di umidità, guardò un’ultima volta il mare e sorrise –Mi sei mancato.-  poi si gettò in acqua e sparì tra le onde burrascose.



Note: Premetto dicendo che è la mia prima fan fiction, perciò perdonatemi se non è abbastanza esaudiente! In un momento di tristezza mi è venuta in mente la trama di questa storia, forse influenzata da Sparks, e ho voluto buttarla giù! Non sono molto brava ma spero che almeno vi "piaccia" un pò! Ho scelto il ritornello di Eleonr Rigby dei Beatles perchè parla della solitudine e pensavo che in questo contesto ci calzasse a pennello, e poi, io la amo.  La EunHae è una delle mie ship <3. Comunque non odiatemi, fate l'amore non fate la guerra, peace <3
  
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