Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |      
Autore: Claire_spn    25/02/2013    0 recensioni
Crowley lo voleva. Lui doveva “passare al nucleare”, o almeno così diceva lui. I “Leviacosi” alias Leviatani, avevano ormai preso il sopravvento, la “Sucrocorp” aveva ormai messo in atto il suo piano “leviatanizziamo la Terra capitolo primo.” come lo chiamavamo noi al quartier generale
“Sicuramente saprete già del piano del vostro ‘amichetto’ dei piani inferiori, giusto? Beh. Si da il caso che abbiamo un progetto in comune. Quel posto lo vogliamo entrambi."
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altro Personaggio, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Settima stagione, Ottava stagione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Introducing; Every night you cry yourself to sleep. 
 
Crowley lo voleva. Lui doveva “passare al nucleare”, o almeno così diceva lui. I “Leviacosi” alias Leviatani, avevano ormai preso il sopravvento, la “Sucrocorp” aveva ormai messo in atto il suo piano “leviatanizziamo la Terra capitolo primo.” come lo chiamavamo noi al quartier generale. Bobby ci aveva lasciati giorni prima. Sam e Dean ormai erano devastati, non avevano più il loro padre. Da sempre si sa che Bobby è stato più padre per loro di quanto lo sia stato John. Ormai ero parte della squadra, stavo più vicina a Dean  che non aveva più suo padre, né il suo migliore amico, l’unico che poteva chiamare fratello – oltre a Sammy, ovvio. – Anche Sam stava male, ma mai quanto il fratellone, che andava avanti a notti insonne e bicchieri di Wisky.  Questa era una di quelle notti, una di quelle in cui non riuscivo a dormire forse perché lui si rigirava nel letto senza mai trovare pace, forse perché i miei pensieri parlavano a volume troppo alto. “Dean... “ dissi a voce bassa. “No, non dormo.” mi rispose, rigirandosi a guardarmi.  Quegli occhi verdi rigonfi per il troppo sonno, per il troppo Wisky e per le troppe lacrime represse. “Ho bisogno di bere” si alzò, si infilò la maglia nera, nera come il suo umore. Gli diedi un vantaggio di un minuto, poi lo seguii. Mi fermai sulla porta, cercando di far il meno rumore possibile, non volevo si accorgesse di me. Si versò un bicchiere, osservò fuori dalla finestra prima di mandarlo giù tutto di un fiato. “Pensi di poter andare avanti così?” non si girò, evidentemente mi aveva sentita arrivare, la sua risposta fu solo un cenno col capo “Domani andremo a prendere Dick, sei dei nostri?”  mi avvicinai a lui “beh certo che lo sono. Non posso lasciarvi così."  Mi mise un braccio attorno alle spalle e non disse nulla. Non smise di guardare fuori. Passammo così tutte la notte - o quelle poche ore che rimanevano di essa - 
 
                                                                                                                                  Iced souls; Between Earth and Purgatory. 
 
Chapter1; The Battle's just begun. There's many lost, but tell me, who has won? 
 
Guardammo insieme il sorgere del sole su quella bella città che era Sioux Falls. Sam ci raggiunse urlando un  "Giorno squadra." Dean ci lasciò per andare a fare una doccia prima di preparare fucili e tutto il materiale. "Cavolo Aud, ma ti sei vista?"  disse riempiendosi una tazza di caffè appena fatto. "Buongiorno Sam, anche tu sei una visione celestiale." lo guardai aggrottando le sopracciglia "Scusa. Non ha dor.." ma lo interruppi "No. Non ha dormito. Non lo fa da.. quel giorno. Tu sai quale. Ed evidentemente nemmeno io." allungai le braccia sul tavolo, troppo stanca per continuare la conversazione.  "A proposito, Sam. Tu come fai?" lo guardai, lui mi passò una tazza piena fino all'orlo "Ne hai bisogno." io la presi ed iniziai a bere "Grazie. Ma non hai risposto alla mia domanda."  non rispose neanche a questa. Dean tornò dalla sua doccia "Allora, di che si parla qui?"  io scossi il capo "Non si parla affatto. Caffé?" chiesi passandogli la mia tazza. "Grazie." - "Figurati." alzai le spalle e andai a vestirmi. Ecco che la missione comincia. Dean mette sul tavolo il suo borsone, e ognuno inizia a riempirlo di tutto ciò che si ha bisogno. Poi, appena pronto, lo si carica sul camion e si controlla tutto, un'altra volta, come se non fosse già abbastanza. "Torce." - "Prese. Detersivo?" - "In quantità industriali, piccola. Fucili?" - "Non posso dimenticarli. Munizioni?" - "Tutte quelle che ho potuto trovare in giro. Direi che siamo pronti, no?" salimmo a bordo e Dean mise in moto, senza risultato "La frizione." ironizzai.  "Quanto sei spiritosa." - "Scusa. Era per dire." Al secondo tentativo, partì. Iniziammo così il nostro lungo viaggio verso il Wyoming.  Sam, allungò la mano porgendo un C.D. Io e Dean ci guardammo "Chi guida sceglie la musica.." "e il saputello chiude la bocca" risposi passandogli una cassetta delle sue. Sam roteò gli occhi e si appoggiò al sedile. La musica partì e come in un film, finestrini giù, le braccia fuori dal finestrino cantando più forte che mai.  Era tutto perfetto, se eliminiamo il fatto che  Dean stava solo fingendo di stare bene e se eliminiamo il fatto che stavamo rischiando la nostra vita in quella missione e se eliminiamo Sam. Ma non appena la canzone finì, tornammo tutti e tre alla cruda e dura realtà.  Chissà come, mi addormentai con la testa poggiata al finestrino. Nessuno dei due parlò. -sonno leggero.  Mi sarei svegliata se avessero solo respirato più forte del dovuto- La mattina seguente arrivammo a destinazione "Aud." aprii gli occhi e presi contatto col mondo "Buongiorno.. dove siamo?" dissi sbadigliando "Siamo arrivati!" guardai Dean che mi passò un fucile e una bottiglia di detersivo. "Ho davvero dormito per 13 ore di fila?" afferrai il mio equipaggiamento e mi misi in piedi "Direi di sì. Bentornata tra i vivi." Fucile in spalla e detersivo alla mano, andammo verso la porta d'ingresso. "Wow. Cos'è questo posto? La  location per il prossimo film horror? Paranormal Leviathan. Che ne dici, Aud?" "Dico che non è divertente."  "Ah sì che lo è. Vero Sam?" Ma Sam non rispose "No? Siete Sam e Audrey, l'emblema della felicità." disse con la sua solita voce da venditore ambulante. "Adesso piantala! Questo posto sarà pieno di cimici sino all'ultimo chiodo. Vuoi anche mettere i manifesti? Guardate! Stiamo arrivando, venite a prenderci!" disse Sam. "Okay adesso smettiamola tutti. Calmiamoci, prendiamo un bel respiro e andiamo a far fuori quei grandissimi figli di...." ma Dean mi mise un dito sulle labbra "Shh. Guarda lì." e indicò una finestra. Io mi voltai a guardarla "Dick Roman. Da come si guarda intorno, sa  già del nostro arrivo." Dean ci pensò un attimo."Okay, diamo inizio al piano."  e fece per andare "Dean." si voltò "Cosa?" - "non abbiamo un piano." ci guardò per un attimo senza dire nulla "Beh fatevi venire in mente qualcosa, io vado di qua. Voi di là, ovvio no?" io mi voltai verso Sam "Ovvio no? Perché non ci ho pensato prima!" dissi ironicamente. "Andiamo." Entrammo dal retro facendoci strada con litri di detersivo tra i Levia.. quei così fino a ritrovarci nella stanza principale, dove trovammo Dean, tenuto fermo da uno della squadra di Dick. “Sam e Dean Winchester.. più uno!” esclamò Dick Roman schivando alla perfezione l’ultimo goccio di detergente. “Si chiama Audrey.” Rispose Dean cercando di liberarsi dalla presa. “Ah, fossi in te non lo farei.” Ringhiò qualcosa e cercò di dare un calcio nei gioielli del tizio, senza risultato. Uno di quei cosi prese me e un altro prese Sam.  “Lei lasciatela. Non c’entra.” Ma non avevo mica voglia di lasciarli lì, in balìa di quei cosi. “No, Dean. Io resto.” – “Ma che brava ragazza diligente.” disse Dick avvicinandosi a me “Non la toccare!” – “Oh scusa. Il fratellone qui potrebbe arrabbiarsi. Oh aspetta, non è tuo fratello, vero? No. I Winchester non hanno sorelle. Devi essere qualcuno di speciale. Cugina? Ragazza? Ah. Devi essere la New entry nel cuore del cacciatore. Beh. Condoglianze. Hai detto che ti chiami.. Audrey?” Ma non risposi nemmeno a questo. La violenza psicologica non mi ha mai fatto del male.  “Un Leviatano ti ha mangiato la lingua? Ah. Quanto sono spiritoso. Bene.” Iniziò a passeggiare nervosamente per la stanza, bevendo dal bicchierino di tanto in tanto. “Sicuramente saprete già del piano del vostro ‘amichetto’ dei piani inferiori, giusto? Beh. Si da il caso che abbiamo un progetto in comune. Quel posto lo vogliamo entrambi. Così, ecco qua. Sapete cos’è vero?” e quello che ci mostrò, era il barattolo con cui avrebbe dovuto aprire le porte. “Lo faccio io!” urlai. “Oh no. No. Sarebbe troppo facile. Io voglio lui.” disse indicando Dean. “Sarà lui ad avere l’onore.” Quello che lo teneva  lo portò davanti ad un muro “Fai quello che ti dico.”  Io e Sam ci guardammo per un secondo, poi tornammo con gli occhi fissi su quel muro mentre Dean e Dick lavoravano a quell’incantesimo. Non appena finì di pronunciare l’ultima parola, una luce invase la stanza. Chiusi gli occhi d’istinto. Ma dopo un secondo, tutto era tornato alla normalità. O forse. 
  
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Claire_spn