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Autore: Little Redbird    25/02/2013    7 recensioni
694 parole per descrivere il momento che mi ha colpito di più della 4x15
Incentrata su Damon ma con un po' di Bamon e un pizzico(?) di Delena.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bonnie Bennett, Damon Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Have I found you flightless bird?
 

 
«L’hai trovata?» la voce di Stefan è speranzosa e ansiosa, ma dubito che mio fratello sia preoccupato quanto me.
«Sto ancora cercando. Lei come sta?» Mi preoccuo per troppe persone alla volta ultimamente ma in qualche modo devo pur distrarmi dal pensiero di ritrovarla morta.
«Sta impazzendo, Damon. Stiamo facendo il possibile per rallentare le cose qui, ma dobbiamo portare Jeremy all’obitorio prima che degenerino.» Il suo tono è rassegnato, stanco, preoccupato… e tutto il resto di inutili sensazioni che impregnano sempre la voce di Stefan.
«Dannazione!» Va tutto male. Tutto. Abbiamo passato settimane ad organizzare un’escursione che ha portato come unico risultato la morte del piccolo Gilbert. Non che mi sarebbe mancato ma il ragazzino era l’unica famiglia rimasta ad Elena e di lei mi importa. «Non posso lasciarla indietro. Non posso tornare senza Bonnie.» Se la strega è morta merita di tornare a casa dai suoi amici e dai suoi genitori; se invece è viva non posso lasciarla su questa maledetta isola, con Silas e chissà chi altri in giro. Non sopporterei il dubbio di averla lasciata a morire. Ed Elena non me lo perdonerebbe mai.
«Credo che tu debba farlo. A questo punto il legame di asservimento è l’unica cosa che aiuterà Elena a non crollare. Posso andare io a cercare Bonnie.»
Annuisco, ricordandomi poi che non può vedermi mentre lo faccio. «Arrivo» mormoro rassegnato. Non c’è più nulla che io possa fare. Probabilmente la streghetta è morta ed è meglio che sia Stefan a presentarsi a casa con il suo corpo.
Stacco la chiamata e stringo gli occhi pensando ad un modo per tirarci fuori da questa assurda situazione.
C’è un rumore dietro di me. C’è qualcuno che fa questo rumore. Mi volto lentamente, pronto ad attaccare chiunque si nasconda dietro i cespugli. Dentro di me spero che sia quella stronza di Katherine, così da ammazzarla una buona volta e magari prendere la cura.
Aspetto che lo sconosciuto si faccia vedere e acuisco i sensi per prepararmi ad ogni evenienza.
Dal folto fogliame sbuca una testolina scura che conosco molto bene, soprattutto so quanto sia dura. Sotto la frangia ci sono gli occhi chiari e smarriti di Bonnie che mi guarda come se mi vedesse per la prima volta. Sospiro, sollevato più del lecito. Non avrei mai pensato di essere così felice di vederla.
Mi viene velocemente in contro, felice di vedere un volto amico. Poi, come se si fosse appena resa conto che il volto amico sono io, rallenta percettibilmente.
«Potrei sul serio abbracciarti in questo momento.» Sì, le ho detto una cosa vagamente carina ma non sono riuscito a fermare le parole che mi sono uscite insieme al sospiro di sollievo; così come non riesco a fermare le gambe che si muovono per andare verso di lei. Detto, fatto: sembra che il mio passo in avanti le abbia dato coraggio e si tuffa tra le mie braccia proprio nel momento in cui io le apro per accoglierla. Ci stiamo abbracciando. Sto abbracciando Bonnie Bennett e lei sta abbracciando me. La stringo per una frazione di secondo, più felice di quanto avrei pensato di poter essere. Lei ricambia la stretta, rilassandosi visibilmente e scaldando il mio petto con il suo calore. Dovrebbe essere congelata, ha vagato per tutta l’isola per chissà quano tempo. «Dove sei stata?» le chiedo sciogliendo l’abbraccio e perdendo il suo calore. «Come hai fatto a trovarmi?» Dubito che abbia fatto un incantesimo di localizzazione per trovare proprio me.
Mentre le pongo queste semplici domande lancio uno sguardo indagatore al suo corpo per controllare se è tutta intera. Solo ora mi accorgo che la tengo ancora per le braccia.
«È stato Shane a guidarmi» risponde con calma. Ci risiamo: il professore dal sorriso inquietante è sempre tra le scatole. Cosa le avrà fatto stavolta? «Mi ha detto che cosa fare, Damon.» Non mi fido. La guardo stranito e ricontrollo che sia tutta intera. Ho ancora le mani sulle sue braccia? «So come riportare indietro Jeremy.» I suoi occhi si sono improvvisamente illuminati, diventando di un varde simile a quello delle foglie che ci circondano. Vuole riportare indietro Jeremy? Questa deve proprio spiegarmela.







Non potevo non scrivere la mia versione del primo abbraccio Bamon.
Spero di essere stata coerente con il personaggio di Damon che è un po' difficile da interpretare. Mo me ne vado ma aspettatevi la prossima OS appena ce ne sarà un altro. Sì, ci sarà ò.ò
Il titolo è parte della canzone Flightless bird che è asdfghjkl *--* ed è perfetta per i Bamon <3

A presto,
Little Redbird
   
 
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