Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Celithrang    25/02/2013    1 recensioni
Distrattamente levò lo sguardo alle mura del palazzo. Appoggiata alla balaustra di un minuscolo balcone, quelli che ornavano le finestre del corridoio, Cornelia contemplava anch'ella la notte distesa sul mondo come un bambino addormentato.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago, Storico
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Camminava con passo quieto, nel parco avvolto in una luminosa notte. I ricordi e il dolore di un passato che si era frantumato nelle sue dita gli impedivano d'abbandonarsi al sonno, ma ora, nonostante avesse cercato la pace nel silenzio dell'oscurità, quei ricordi parevano quasi inaspriti dalla carezza azzurra della luce della luna sulle fontane, gli alberi, l'erba soffice sotto il suo passo.
Come se la bellezza potesse fargli più male della guerra.
Era tornato, ma davvero quello era il suo posto? Poteva trovare la quiete nel luogo che ad ogni sguardo lo schiaffeggiava con i contrasti che laceravano suo essere?
Distrattamente levò lo sguardo alle mura del palazzo. Appoggiata alla balaustra di un minuscolo balcone, quelli che ornavano le finestre del corridoio, Cornelia contemplava anch'ella la notte distesa sul mondo come un bambino addormentato.
Sognava? Rimpiangeva un passato più giusto che avesse donato anche a lei una famiglia, un amore, anziché costringerla figlia di un casato che non era il suo? Roderigo restò interdetto a guardarla, smarrito in un pensiero felice ed aspro insieme: i suoi capelli, biondi e lunghi, non ancora costretti nella fitta treccia in cui venivano raccolti ogni mattina, splendevano come il manto di una regina, e il povero lino della sottoveste rifulgeva dell'argento della luna. Era bella, bella come Elena quando Elena aveva la sua età. Quando l'amore sembrava non dover mai finire. Prima che morisse sacrificata a causa sua.
Di nuovo le spine di un ricordo dolceamaro gli scalfirono il cuore. Quando Cornelia gli parlava, lo guardava, a lui pareva d'avere di nuovo con sé la donna cui aveva promesso l'eternità.
Solo, con una luce di consapevolezza nello sguardo che, se lo rendeva meno aperto, lo faceva lo specchio delle ombre negli occhi di lui, ombre che tanti anni di guerra avevano sedimentato sulla sua anima.
Davvero lo comprendeva, quella che era poco più di una bambina?
Lo amava. Forse lo aveva sempre amato. Anche un uomo di guerra poteva ben accorgersene: gli sguardi, le esitazioni senza senso, l'urgenza di stargli accanto e la paura di sfiorargli le dita; l'intensità delle parole e dei gesti con cui l'aveva ricondotto a casa.
Davvero avrebbe ritrovato la felicità con quella che era poco più di una bambina?
Un alito di vento, e le foglie degli alberi fremettero appena. L'intero giardino sembrava scosso nei sussulti del cuore di lui. Un brivido, e Cornelia si strinse nelle sue stesse esili braccia.
Un altro istante, e sarebbe rientrata nel buio del palazzo.
Un'altra esitazione, e forse l'avrebbe persa.
Davvero poteva essere di nuovo felice al fianco di una donna?
Il passo si staccò rapido, dal giardino verso la piccola porta di legno che conduceva alle scale. Andava a raggiungerla, a sfiorare quel miraggio di felicità che si era aperto ai suoi occhi in quella notte d'estate, a scoprire se la realtà potesse essere bella quanto il sogno.
Nel cielo, la luna spargeva i suoi raggi sul mondo addormentato.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Celithrang