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Autore: feeltheromance    25/02/2013    6 recensioni
Vorrebbe dirgli tante cose, ma non c’è bisogno che lo faccia perché Castiel le ha già capite tutte, prima ancora che l’altro le realizzasse.
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In cui Castiel osserva i fiocchi di neve e ha paura di sciogliersi, ma Dean lo riscalda con una coperta e qualcos’altro.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: Lime, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Fandom: Supernatural.
Pairing: Dean/Castiel.
Rating: giallo.
Beta: il mio cervello.
Genere: one-shot, fluff, slice of life, introspettivo.
Warning: slash, snow!kink, OOC (?), missing moments.
Words: 1.259
Summary: In cui Castiel osserva i fiocchi di neve e ha paura di sciogliersi, ma Dean lo riscalda con una coperta e qualcos’altro.
Note: Okay gente, tutto ciò è colpa di Ila che mi scrive cose destiel su Ask di prima mattina e io ritrovo magicamente l’ispirazione e ci scrivo e aw aw aw. La cosa che mi ha scritto era codesta “Tipo, mi stavo immaginando Castiel che fissa la neve fuori, arriva Dean, gli chiede perché la fissa così tanto che è solo neve, lui gli risponde che è gelida come i suoi pensieri che non se ne vanno e per tutta risposta continua dicendo che è solo neve e con il calore si scioglie ()” non l’ho rispettata del tutto perché come sempre il mio cervello dopo un po’ è partito per la tangente e ha fatto tutto per i fattacci suoi, ma spero sia carina comunque lol
Diciamo che non è ambientata in nessuna stagione particolare, ma se volete farvi del male potreste mentalmente ambientarla nella sesta, prima dell’ambaradam di Cassie con Crowley #soffro #masochistainside. Il titolo è davvero originale troppo bbbello cioè sono troppo bbbrava. No, è che mi è venuto in mente solo questo, quindi çç btw, ho scritto questa cosa in tipo venti minuti? XD proprio toccata e fuga (?) ma nonostante questo, ci sono alcuni pezzi che mi piacciono parecchio, perché sono io. Ma anche questa è un’altra storia. Fatto sta che ho sofferto a scriverli lol. Spero che la storia possa piacervi, ciao cacciatori/demoni/angeli che mi leggete, lasciatemi una recensione se vi va. Sono coccolosa, dai! GRAZIE A TUTTI. <3 ~ S.
Dedica: Beh, a Ila che mi prompta cose senza saperlo lol grazie perché era una vita che cercavo di scrivere qualcosa destiel+neve ma non mi riusciva mai nulla di decente perché, questo lo è?  E ora sono happy lol. Buona lettura c:

 
 
 

 - It’s too cold outside for angels to fly.
( With the warmth of your arms, you saved me )

 

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White lips, pale face
Breathing in snowflakes
Burnt lungs, sour taste
Light's gone, day's end
Struggling to pay rent
Long nights, strange men


 

 
Castiel arriccia il naso arrossato in una smorfia infantile, cercando di scacciare l’ennesimo fiocco di neve che gli si posa sulla pelle.
È da un po’ che se ne sta lì fuori al freddo con il naso puntato verso l’alto. Da quando ha cominciato a nevicare, la rimessa di Bobby è diventata sempre più affascinante, minuto dopo minuto, mentre si ricopriva di un morbido strato bianco.
Castiel è lì fuori da allora. E’ fradicio e infreddolito, ma ha deciso che la sua prima nevicata se la godrà tutta per bene. Si è accorto che gli piace fissare i fiocchi piccoli e grandi che scendono su di lui, anche se quel movimento continuo gli fa girare la testa. E’ piacevole anche quello, è una sensazione nuova.
Gli piacerebbe essere un fiocco di neve, anche perché ormai non è più un angelo, quindi tanto vale. E poi si troverebbe a suo agio in quella forma.
Castiel sarebbe uno dei fiocchi più piccoli, uno di quelli che i bambini non notano, troppo attirati da quelli più grandi.
Castiel sarebbe uno di quei batuffoli di neve che si sciolgono non appena si posano sulla pelle di qualcuno, senza nemmeno avere il tempo di raffreddare quel punto.
Sarebbe vuoto e freddo, proprio come è adesso. Inutile e brutto, nessuno vorrebbe avere a che fare con lui.
Finirebbe per cadere nel nulla e sciogliersi sotto la sguardo di nessuno.
-Che diavolo ci fai qui, Cas?-
Era così immerso nei propri pensieri non troppo felici che non aveva fatto caso ai passi attutiti dallo strato di neve che lo avevano raggiunto.
-Ciao, Dean.- dice, senza spostare lo sguardo dal cielo bianco.
-Si può sapere cos’hai nel cervello? Non sei più un angelo, Cas, non puoi stare qui fuori con addosso solo un trench!- la voce di Dean sembra galleggiare nell’infinito di quel momento ricoperto di bianco e fa un po’ impressione.
A quel punto l’angelo –ora è umano, d’accordo, ma sotto sotto rimarrà per sempre un angelo- sente un peso sulle proprie spalle e un leggero calore che lo avvolge. Abbassa finalmente lo sguardo e si ritrova le lentiggini di Dean a un palmo di naso e una coperta avvolta attorno al trench bagnato.
-Che stupido.- dice Dean, ma il suo tono non è né arrabbiato, né cattivo e Castiel sorride appena. Si stringe nella coperta e osserva i fiocchi di neve che si posano sui capelli, sulla pelle, sulle ciglia del ragazzo e si sciolgono dopo poco.
-Perché sei qui fuori da solo?- gli chiede rabbrividendo. Le sue guance diventano più rosse ogni minuto che passa e le lentiggini sembrano sempre di più.
-Stavo pensando che la neve mi somiglia.- dice, tornando a guardare il cielo.
-Merda, Cas, ti sei fatto di qualcosa?- ridacchia, per allentare la tensione, ma si ritrova suo malgrado ad essere incuriosito da quella risposta, così aspetta che Castiel si spieghi.
Intanto che l’angelo parla, Dean gli passa una mano tra i capelli bagnati, togliendogli almeno un po’ di neve.
-Sono solo, Dean. Mi sento freddo e piccolo come un fiocco di neve, mi sento bianco e non voglio esserlo. Sono inutile e solo e finirò per sciogliermi su qualcosa di terribile, finirò per fare degli sbagli, farò soffrire delle persone. Succederà qualcosa di sbagliato e mi scioglierò.-
Dean continua a passare le mani tra le sue ciocche scure. Ha fatto cadere la maggior parte della neve, ma non importa. Continua ad accarezzarlo.
Castiel rabbrividisce appena e lo stomaco di Dean fa una capriola dolo l’altra.
Sente il bisogno di rassicurare l’amico, di farlo stare meglio e di dirgli che tutto andrà bene. Lui può portarlo al sicuro e può tenerlo con sé, può salvarlo, forse non per sempre, ma può sempre tentarci.
Vorrebbe dirgli che è bellissimo in mezzo alla neve, che sembra un vero angelo, uno di quelli di cui si narra nelle favole per bambini, vorrebbe dirgli che se ha paura di qualcosa, lui sarà lì per fargliela passare, per renderlo più forte. Vorrebbe dirgli tante cose, Dean, ma non lo fa. Non saprebbe come farlo, non ne è capace. Nessuno gliel’ha mai insegnato.
Così si limita a trattenere il fiato mentre lo osserva, supplicandolo con lo sguardo di capirlo, di leggerlo dentro come fa sempre, perché ci tiene a lui e vuole che Castiel lo capisca.
-E’ tutto a posto, Cas.- mormora soltanto, maledicendosi mentalmente.
-No, non è tutto a posto, Dean.- dice Castiel a bassa voce –Però i fiocchi di neve si sciolgono con il calore.-
Gli fa un mezzo sorriso e Dean sa che l’ha capito e ringrazia il cielo per questo.
Si sporge appena verso di lui e lo bacia dolcemente. Castiel lo abbraccia, finendo per avvolgere entrambi nella coperta ormai bagnata. Il respiro gli si blocca quando apre appena gli occhi e si ritrova l’espressione beata di Dean così vicina. Così bello, fuori, ma soprattutto dentro.
Il ragazzo una volta gli ha detto che è brutto tenere gli occhi aperti mentre si bacia qualcuno, ma Castiel non riesce a resistere alla tentazione di ammirare le sue lentiggini da vicino.
Richiude gli occhi e si concentra sul calore che si fa lentamente strada lui. Dean lo stringe forte a sé e Castiel fa altrettanto per farli capire che lo sa. Sa che Dean ci sarà sempre per lui, anche quando cadrà e si scioglierà.
Il ragazzo gli incornicia il volto con le mani e ansima sulle sue labbra dischiuse, tremante.
Vorrebbe dirgli tante cose, ma non c’è bisogno che lo faccia perché Castiel le ha già capite tutte, prima ancora che l’altro le realizzasse.
Si scambiano qualche altro bacio leggero, lento, piccole carezze rassicuranti che riscaldano entrambi.
-Non vale, adesso ho voglia di portarti a letto.- mormora Dean tra un bacio e l’altro.
-Nessuno te lo impedisce, Dean.-
Lo stringe forte, ancorandosi al suo corpo. Adorandolo silenziosamente.
-Mhh, e allora andiamo, moccioso.- si sfila dall’abbraccio e dalla coperta e si avvia verso casa di Bobby.
-Smettila di chiamarmi--
-Muovi il tuo bellissimo culo, pennuto!-
 
Il cacciatore e l’angelo fanno l’amore una, due, tre volte e ogni volta si stringono più possessivamente della precedente e si perdono l’uno nell’altro, incapaci di orientarsi in mezzo a quello che provano.
Dean riscalda Castiel a forza di baci e carezze e Castiel si scioglie sotto i suoi tocchi ora delicati, ora quasi violenti.
Si sfiniscono a forza di amarsi, si annullano l’uno nell’altro e rinascono tra le braccia del proprio amore, che nemmeno si rendono conto essere tale, non ancora.
Castiel ansima e urla oscenità, si morde le labbra per non gemere troppo, arrossisce sotto i tocchi esperti dell’altro. Dean si ritrova quasi apiangere di fronte all’angelo, perché è troppo bello, troppo giusto e per una volta nella sua vita, lui è troppo fortunato ad avere una creatura del genere al proprio fianco.
Il cacciatore gli fa sentire ogni affondo, lascia che assapori ogni mossa e sfiora punti che Castiel nemmeno sapeva di avere. Poi si abbassa sulle sue labbra e gli sussurra qualcosa. L’angelo è troppo perso nel piacere per riuscire ad afferrare tutte le sue parole.
-…così bello…grazie, Cas…non ti lascerò sciogliere…-
Castiel viene graffiando la pelle bianca di Dean, aggrappandosi a lui per paura che se ne possa andare e che lo lasci al freddo.
Pensa che dopotutto, non desidera così tanto essere un fiocco di neve.
Sta di fatto che se lo fosse sarebbe il fiocco di neve più insignificante di tutti, ma forse non sarà così male.
Forse troverà un altro fiocco di neve come lui e potranno cadere e sciogliersi insieme.
 
 
 
 
 
FINE.
  
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