Ti
ammiro
Il piccolo
Trunks è un bambino bellissimo e molto fortunato. È il figlio di Bulma Briefs,
la donna più ricca e intelligente del pianeta, nientemeno che la proprietaria
della Capsule Corp.
Fin da piccolo
sia la madre che i nonni hanno fatto in modo che non gli mancasse niente, ma
anche se aveva di tutto, i giocattoli migliori e una vita da fare invidia a
qualunque bambino, c’era pur sempre qualcosa, o meglio qualcuno, che non lo
rendeva felice.
Suo padre,
quel uomo forte e misterioso che lui tanto adorava e ammirava, non lo
considerava minimamente.
Per tutta la
sua vita non aveva fatto altro che cercare di attirare in ogni modo l’attenzione
di suo padre e di sperare di essere minimamente considerato da lui.
Aveva tanti
punti interrogativi su di lui, tante domande da porgli e che sperava che un
giorno avessero avuto risposta.
Voleva sapere
tutto di lui, ogni minimo dettaglio.
Era capitato
molte volte che si fermasse davanti alla grande porta grigia con sopra scritto
GR e spiare di nascosto gli allenamenti di suo
padre.
Lo vedeva,
giorno dopo giorno, in quella stanza con gravità maggiore che si allenava e
diventava sempre più forte.
Una sera dopo
aver cenato, si decise a chiedere qualcosa di suo padre a sua
madre.
Sua madre gli
raccontò tutto quello che sapeva su di lui, che era un guerriero forte e
coraggioso, il più forte guerriero di tutta la
galassia.
Trunks era
sempre più interessato alle parole della madre, i suoi occhi s’illuminarono
mentre ascoltava con molto interesse ogni sua singola
parola.
Bulma gli
disse che Vegeta era un uomo testardo e orgoglioso, che faceva di tutto per non
mostrare ciò che provava realmente, e che se in apparenza potesse sembrare avere
una corazza dura e impenetrabile, in realtà voleva bene a
entrambi.
“Io non credo
che lui mi voglia bene mamma!” disse Trunks abbassando tristemente lo sguardo
con le lacrime agli occhi.
“Oh tesoro…
tuo padre ti vuole molto bene, solo che per lui non è facile mostrarlo… ma ti
assicuro che è così” gli rispose
Bulma accarezzandogli dolcemente i capelli e
sorridendogli.
“Sarà” Trunks
non era molto convinto.
“Ascolta… tuo
padre è il principe dei sayan ed è stato cresciuto da un essere spregevole, in
un modo in cui nessun bambino dovrebbe mai
crescere”
Trunks alzò il
viso per poter guardare negli occhi sua madre.
“Tuo padre ti
vuole bene… ha un carattere difficile ed è vero che a volte sembra il contrario…
ma vedrai che con il tempo te lo dimostrerà” gli diede un bacio sulla fronte e
gli disse di andare a dormire.
Trunks ubbidì,
corse subito nella sua sua camera e s’infilò sotto le
coperte.
Non si accorse
che qualcuno che era nascosto dietro la porta della cucina, aveva ascoltato
tutto il discorso.
Dopo che
Trunks se ne fu andato, Vegeta uscì fuori con il suo solito broncio e le braccia
incrociate e si diresse verso Bulma.
“Oh… Vegeta…
hai sentito tutto?” gli chiese Bulma mentre Vegeta la superava per dirigersi in
camera.
“Umm…” fu
l’unico suono che uscì dalle labbra di Vegeta.
“Dovresti
parlargli” continuò Bulma con fare persuasivo.
Vegeta arrestò
il suo cammino e rispose seccato “Non sono affari tuoi… e non ci penso
neanche”
Questa volta
il tono di voce di Bulma era più rabbioso “Come puoi dire così? Trunks è tuo
figlio, possibile che non ti importi nulla di lui?”
Vegeta si girò
verso di lei e con il suo solito tono le disse “Ti ho già detto che non sono
affari tuoi” e come se nulla fosse continuò il suo cammino verso la camera da
letto.
Bulma sbuffò,
ma non si arrese, Vegeta aveva vinto la battaglia, ma non la
guerra.
Decise anche
lei di andare a dormire.
Nella camera
da letto, Bulma e Vegeta si trovavano nel letto ognuno che dava le spalle
all’altro.
Erano entrambi
troppo orgogliosi e testardi per superare la faccenda come se nulla fosse, per
questo decisero di ignorarsi.
Vegeta non
faceva altro che girarsi e rigirarsi, ma era inutile… non riusciva a prendere
sonno.
Sbuffò, ma si
decise ad alzarsi dal letto e scendere in cucina per bere
qualcosa.
Scese le
scale, e notò che la luce della cucina era accesa.
Tranquillamente andò verso il frigorifero e vide Trunks seduto su
una sedia che beveva una spremuta.
Vegeta lo
ignorò e prese fuori dal frigo una bottiglietta d’acqua che bevette in un
sorso.
Si accorse che
Trunks lo stava fissando e gli venne in mente la chiacchierata che aveva avuto
prima con Bulma… probabilmente anche lui ci stava
pensando.
“Che hai da
guardare?” gli chiese lanciandogli uno sguardo
glaciale.
“N… niente”
balbettò Trunks… certe volte suo padre gli faceva
paura.
Vegeta non ce
la fece più a sopportare quella situazione, così cominciò a parlare dando le
spalle a suo figlio.
“Ho sentito
quello che tu e tua madre vi siete detti prima”
Trunks quasi
sbiancò… aveva paura di ciò che gli avrebbe fatto il
padre.
“Tua madre ha
ragione… io non sono bravo a dimostrare ciò che provo”
Dire quelle
parole per Vegeta fu più difficile del previsto.
“Domani
cominci ad allenarti con me… alle otto nella GR e non tardare” gli disse prima
di lasciare la cucina e tornare in camera.
Trunks rimase
per un po’ a fissare il punto dove scomparve il padre, ancora in credulo a ciò
che aveva sentito.
Allora aveva
ragione sua madre… suo padre gli voleva bene.
Era felice
come non mai, nei suoi occhi apparve un luccichio che mai aveva avuto prima
d’ora.
Tu sei
unico, il migliore, io ti adoro e ti ammiro troppo, sei il mio
idolo e il mio eroe… spero che da grande diventerò come te.
Fine
Allora? Com’è questa ff? spero che
non ce ne sia una simile in giro, altrimenti provvedo immediatamente a
cancellarla.
Mi scuso se
c’è qualche errore, mi sfugge sempre qualcosa.
Ringrazio tutti coloro che l’hanno
letta.