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Autore: Gloria Bennet    25/02/2013    6 recensioni
Dove cavolo si era cacciata Bonnie? Damon l'aveva cercata su tutta quella dannata isola, ma non aveva trovato nessuna traccia di lei. Possibile che si fosse ferita gravemente? Avrebbe sentito l'odore del suo sangue. Ma non aveva sentito nulla. Né una voce, né un profumo.
Solo il silenzio della natura e il fruscio del vento. Cercò nelle tende, rimaste ancora montate, ma non c'era. Si era volatilizzata! Dov'era finita? Odiava ammetterlo, ma si stava iniziando a preoccupare...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie Bennett, Damon Salvatore | Coppie: Bonnie/Damon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dove cavolo si era cacciata Bonnie? Damon l'aveva cercata su tutta quella dannata isola, ma non aveva trovato nessuna traccia di lei. Possibile che si fosse ferita gravemente? Avrebbe sentito l'odore del suo sangue. Ma non aveva sentito nulla. Né una voce, né un profumo.

Solo il silenzio della natura e il fruscio del vento. Cercò nelle tende, rimaste ancora montate, ma non c'era. Si era volatilizzata! Dov'era finita? Odiava ammetterlo, ma si stava iniziando a preoccupare. Bonnie non stava mai da sola così a lungo. Forse la morte di Jeremy l'aveva sconvolta al punto di aver deciso di vagare su quell'isola per sempre? Ma Shane aveva bisogno di lei. Non avrebbe permesso che girovagasse nella natura selvaggia, rischiando di compromettere i suoi poteri. Le serviva al massimo delle forze. Pensò intensamente a lei, focalizzando il suo grazioso viso e quell'espressione corrucciata che riservava solo a lui. Sapeva che non avrebbe funzionato. Come avrebbe potuto richiamarla a sé con la sola forza del pensiero? Non era uno stregone! Eppure, decise di provarci lo stesso. «Vieni Bonnie. Sono qui» disse internamente.

Era giunto in una radura. Il cielo era grigio e carico di nubi, l'aria era più pesante del solito. Lo sentiva. Forse era solo la preoccupazione a farlo sentire così. Non riusciva a respirare, anche se non ne aveva veramente bisogno. Stefan lo chiamò, proprio in quel momento, per dirgli di tornare a casa. Elena stava male e non c'era tempo da perdere.

«Non posso tornare senza Bonnie» disse lui, con fermezza

«Devo trovarla»

«Posso tornare io sull'isola a cercarla» disse Stefan.

Damon stette zitto. Voleva essere lui a ritrovare Bonnie, ma non voleva creare problemi al fratello, così annuì. Ma, non appena riagganciò, la preoccupazione tornò ad attanagliarlo. Come poteva lasciarla sola, in quella maledetta isola? Preda di chissà quali pericoli e disavventure? Tutti sembravano volerla sfruttare per i suoi poteri, senza rendersi conto che, proprio per la sua natura di risorsa, doveva essere rispettata e protetta. Sarebbe tornato a casa da Stefan e da Elena, ma prima avrebbe continuato per almeno altri 10 minuti a cercarla. In fondo non sarebbe stato quel tempo a compromettere i piani del fratello! Proprio quando si stava per voltare verso il folto del bosco, per riprendere il sentiero, lo sentì. Un profumo di vaniglia, menta e terra bagnata. Un rumore di passi sulla terra. Passi affrettati. Sempre più veloci. Sempre più vicini. Chi poteva essere? Si voltò verso la fonte del rumore e del profumo e, ricominciò a sentire il respiro della natura.

Bonnie era ancora viva. Bonnie era salva.

Damon provò un incredibile sollievo e ricominciò a respirare.

«Bonnie» esclamò con la poca voce che gli era rimasta.

«Potrei davvero abbracciarti adesso» e, senza prevederlo, spalancò le sue braccia a lei.

Bonnie lo guardò sorpresa e corse verso di lui come un cucciolo smarrito in procinto di tornare a casa. E, senza pensarci, lasciò che Damon la stringesse forte. Nel suo abbraccio protettivo, nella sua salda stretta. E, anche lei, sembrò liberarsi da quel terribile fardello che portava sulle spalle, dal peso di quel dolore incontenibile. Anche lei ricominciò a respirare. Chiuse gli occhi e inspirò il profumo balsamico di Damon. Lo sentiva sulla pelle della sua giacca ed era un profumo che le dava speranza. E, per un attimo, che sembrò durare molto di più, si sentì protetta, senza neppure rendersene conto. Protetta tra le braccia di Damon. Il moro, solo in quel momento, stringendo la strega che, a lungo aveva disprezzato, si rese conto di quanto in realtà ci tenesse a lei. E di quanto, forse, non avesse mai capito veramente le emozioni che gli suscitava. Le aveva sempre fraintese. Più di quanto avesse mai immaginato. Solo in quel momento la natura sembrò fermarsi. Solo in quel momento si rese conto che, da quando era in cerca di Bonnie, non aveva pensato una singola volta a Elena. Il vento cessò, le piante si fermarono, le nubi stettero ferme. Sembrò che tutto si fermasse a contemplare quell'abbraccio dell'equilibrio, quell'abbraccio tra due grandi forze della natura, quell'amore che, forse, di li a poco o di li a tanto, sarebbe sorto.

 

 

A/N

 

Ebbene sì, i nostri amati Bamon si sono abbracciati * yeeeeeeeeah *

Scusatemi, ma non posso fare a meno di continuare a essere così euforica :p

In ogni caso, questo è quello che ho pensato potesse pensare Damon in quel momento.

Potrei essere stata un po' OOC, quindi vi chiedo scusa, ma sinceramente nella 4x15, ho visto un vero cambiamento in Damon. Almeno questo è quello che ho scorto io nelle sue espressioni, nelle sue parole, mentre era in cerca di Bonnie. E l'abbraccio. Quell'abbraccio così speciale è stato frutto del suo istinto, di qualcosa che sentiva il bisogno di fare e sono lieta che non abbia frenato quell'impulso ;)

Ditemi che ne pensate <3

Alla prossima,

Gloria

   
 
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