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Autore: Ali_Stan    25/02/2013    0 recensioni
'L'importante è seguire il proprio sogno, nonostante ci possano essere ostacoli,bisogna essere disposti ad affrontarli,nel bene o nel male.'
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Qualche giorno dopo uscì dall'ospedale,insieme a Marco.
Avevo avuto il piacere di conoscerlo fino infondo, in pochi giorni.
Marco era un ragazzo dolce e sensibile, aggressivo e antipatico quando serviva,un tipo con l'aria da fighetto.
All'inizio pensavo fosse un idiota che si sentiva dio.
Ma non bisogna giudicare dall'apparenza.
Dietro quell'aria da fighetto c'era un ragazzo con un cuore grande,la testa apposto e un sorriso splendido.
Ah,una cosa importantissima.
Aveva la passione del teatro,proprio come me,da grande voleva fare l'attore o il regista.
Lui mi invitò ad abitare a casa sua per qualche giorno visto che mia madre mi aveva abbandonato, o meglio, io avevo abbandonato lei.
Io accettai, anche se avevo la paura di dargli disturbo.
Una sera come tutte le altre..
Anzi no,quella non era una sera normale.
Quella sera successe qualcosa,qualcosa che non mi sarei mai aspettata.
Giravo per casa e lo vedetti seduto sul divano con la testa tra le mani,sembrava triste.
Mi avvicinai.
«Ei, ma che ti succede?»
«Niente Ally,lascia stare..»
«No dai, raccontami, sai che di me ti puoi fidare..»
«Ti ho detto di no.»
«Marco..»
«MI LASCI STARE?EH?TU NON SAI NIENTE DI ME, TI CONVIENE FARTI I FATTI TUOI E NON PARLARMI, CIAO.»
Si alzò dal divano e andò via.
Avevo capito che non stava bene, ma era meglio fare l'egoista e fregarmene.
«NO,Allison,NO.
Ecco dov'è che sbagli,ti rendi conto di cosa hai fatto?
Già stava male di suo, tu l'hai fatto arrabbiare ancora di più!
Sei una merda,Allison,sei solo un errore, un disastro,
se si è comportato così avrà avuto i suoi motivi, no?
E quel motivo sei tu: sei inutile.
L'hai solo deluso,dovresti scomparire dalla faccia della terra,
tutti sarebbero più contenti.»
Ecco cosa pensavo di me, la mia testa ormai era sul colmo di scoppiare.
Mi sentivo uno schifo, ma avevo ragione,Marco era stato troppo gentile ad ospitarmi, e poi, con il mio carattere orrendo, si era già stufato di me.
Tanto vale andarsene,almeno lo lascio in pace.
Era quasi mezzanotte,presi le valigie non ancora disfatte dopo il mio arrivo a casa di Marco,pian piano uscii dalla stanza e cercai di aprire la porta,senza farmi sentire.
BUM!
Un rumore mi fermò, ebbi paura.
Come se qualcuno volesse uccidermi alle spalle.
«Dove stai andando?»Disse Marco.
Uscì dalla stanza,si avvicinò a me e mi prese il braccio.
«Marco,marco, lasciami, mi fai paura.»
Sembrava un pazzo,parlava come un ubriaco, non era più il Marco di prima.
«Perchè dovrei lasciarti?»
«LASCIAMI CAZZO MARCO, MI FAI MALE!»
«Oh cer...»
Cadde a terra, era svenuto.
Avevo perso il controllo, proprio come quella sera in cui persi mio padre.
Solo che qua non c'è una macchina, non c'è una strada,non c'è un pazzo di nome Antony che mi guardava con i suoi occhi neri.
C'è solo una ragazza confusa con le lacrime agli occhi, insieme a un ragazzo svenuto per terra in fin di vita.
Normale,no?
No, non era normale.
La mia vita non è normale.
Avevo sempre sognato di avere un'infanzia felice, con una mamma migliore e il mio caro papà,avrei voluto continuare a vivere a New York,seguire il mio corso di teatro e stare con il mio migliore amico Mike,diventare un'attrice e avere successo,continuare gli studi e laurearmi, trovare l'uomo della mia vita e sposarmi,viaggiare e scoprire luoghi nuovi,avere figli,essere chiamata 'mamma', invecchiare con la mia famiglia e morire felice.
Avrei voluto essere l'orgoglio di mio padre, la figlia esemplare,una buona moglie, una buona madre.
Avrei preferito anche non conoscere mai Antony, non arrivare mai a Miami, e nemmeno abbondanare il teatro.
Ma purtroppo questo era solo un sogno.
Non sempre i sogni si avverano.
O forse siamo noi che non vogliamo? insomma, è stata colpa mia se mio padre è morto,no?
Ho smesso di credere ai sogni.
L'unica cosa in cui credo adesso, è mio padre.
Chissà dove sarà.
Con chi sarà.
Cosa starà facendo.
Spero che lui possa continuare a sognare, al contrario di me.
 
  
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