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Autore: ivi87    26/02/2013    12 recensioni
Seguito di "Seriously?"
Kate e i suoi tre ragazzi.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Quasi tutti, Richard Castle
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Questa ff è il seguito di “Seriously?” Seriously?

Super Family

Un borbottio lontano mi costringe ad aprire di pochissimo gli occhi.

Mi sveglio lentamente, indugiando tra le coperte.

“Gagagaga”.

Eccolo ancora, il borbottio che tanto mi fa sorridere.

Mi volto verso il comodino e sorrido felice al baby monitor.

Logan sta facendo i suoi gorgheggi mattutini.

“Shhhhh non così forte Logan” sento una voce adulta che ben conosco “Lo so che sei felice ma così sveglierai la mamma e poi sai con chi si arrabbierà?”.

Forse dire che è adulto è un filo esagerato.

“Totatiii” gli risponde però, Lucas.

“Esatto, sgriderà me, non certo voi!” si lamenta Rick.

Scuoto la testa e sorrido nuovamente tra le lenzuola.

Adoro origliare i miei ragazzi quando fanno una delle loro “riunioni”, come le chiama Rick.

Ancora non mi sembra vero che quel... sogno premonitore, o qualunque cosa fosse, si sia realizzato.

Sembra ieri che, impacciata, invitavo Castle alla festa di compleanno di mio padre, dove tutto è iniziato.

Sembra passato così poco tempo da quando è comparsa anche la seconda lineetta sul test di gravidanza.

Io ero preparata a questa evenienza. Il sogno mi aveva aiutata e indirizzata su questa strada.

Non si può certo dire di Rick, invece. Quando la mia dottoressa ha confermato che il bambino in realtà erano due... beh, ho seriamente creduto che avesse smesso di respirare.

Per una settimana intera, a chiunque incontrasse, riusciva solo a balbettare “D-due”.

Fortunatamente si è ripreso presto dallo shock. Mi vedeva felice e questo è bastato a rassicurarlo.

Non gli ho ancora raccontato tutta la verità. però.

Forse non lo farò mai. Forse lo terrò come aneddoto da raccontare ai nostri nipotini, un giorno.

Ma durante la gravidanza, per colpa quasi sicuramente di uno sbalzo di ormoni e di umore, gli raccontai solo di aver sognato i nostri figli.

“Aallallala” il piccolo Logan mi riporta alla realtà.

“Allora, come ben sapete, oggi è una giorno speciale. Mamma ha preso un giorno di ferie dal lavoro, il che la dice lunga... insomma, la conoscete anche voi, no?”.

Sollevo gli occhi sospirando ma poi sorrido perché so già dove vuole arrivare.

Per niente al mondo mi sarei persa questa giornata.

“Ohhdada”

“Bababa”

A quanto pare, i miei figli confermano.

“Molto bene, visto che siamo tutti d’accordo, procediamo con le regole del giorno: niente ingozzamenti. Non tutto quello che vedete va messo in bocca. Evitiamo di finire al pronto soccorso, ok?”

“Prrrr” risponde Logan.

“Era una pernacchia quella?” Rick alza di un tono la voce con l’intento di sgridarlo ma quello che invece sento provenire dal baby monitor è una sonora risata.

Logan è tutto sua madre. Noi non ci lasciamo intimidire così facilmente.

“Mi ridi in faccia? Ah si? Chi te le insegna queste cose? Devo ringraziare la nonna vero?” cerca di restare serio, ma sento benissimo che si sta trattenendo dal ridere.

“Iiiiiiiii” ribatte Logan.

Nemmeno io ora mi trattengo perché quell’urletto sa tanto di un si.

“Si? Hai detto si?” esclama sorpreso.

Sono alla porta della loro cameretta ora. Non resistevo più ad ascoltare solamente.

Rick è seduto in terra tra i due lettini con una mano infilata tra le sbarre di legno della sponda di Logan e l’altra in quella di Lucas.

Si volta verso Lucas e domanda anche a lui “Ha detto si secondo te?”.

Il piccolo gli risponde mandandogli tanti bacini con la manina premuta sulla bocca.

Ecco se Logan è la mia copia del mio carattere, Lucas è tenero e coccoloso come Rick.

“Amore di papà. Tanti bacini anche a te” si mette anche lui la mano alla bocca e lo imita.

Mi avvicino e mi siedo dietro di lui, cingendogli la vita “Allora, passiamo alla regola numero due o no?”.

Rick posa le sue braccia sulle mie e le stringe “Ohhh guardate chi è arrivata?”.

I piccoli si agitano sbattendo le manine e i piedini.

Ci basta un’occhiata per decidere di prenderli imbraccio.

Io il mio pupillo e lui il suo.

“Mamma è sveglia e ha bisogno di tante coccole” annuncio prima di assalirli entrambi.

Rick alza un sopracciglio furbetto “E a me?”.

“Tu hai già avuto un’ampia dose di coccole ieri sera!” rispondo dirigendomi con Logan verso il fasciatoio.

Mentre li laviamo, puliamo e vestiamo, Rick prosegue con le regole del giorno.

“Niente liti tra fratelli, intesi? Tu hai più dolci.. io ne ho di meno.. tu stai sempre in braccio, io odio il girello... e via dicendo. Oggi sarà impegnativo per tutti e ognuno deve fare la sua parte” Rick sistema il mantello rosso a Lucas e non riusciamo a non ridere.

“Foto. Ora.” Posa in terra Lucas e recupera uno dei nostri telefoni.

“Sorridi baby Superman” lo incita Rick.

Il piccolo non solo non sorride, ma decide di testare con mano quella strana cosa che gli sta davanti.

“Non si tocca. Altra regola di oggi.. vale sempre in realtà... non si toccano i cellulari di mamma e papà” Lucas corruccia la bocca all’ingiù “No ti prego, non ti sto sgridando. Fai un sorrisino al tuo papà, sì?”.

Io e Logan ci guardiamo con la coda dell’occhio ed è impressionante quanto già mi sembra di riconoscere in lui le mie espressioni facciali.

Il mio piccolo Baby Batman che mi guarda con i miei stessi occhi verdi.

Lo sollevo e lo poso vicino a Lucas.

Ora ho quattro splendidi occhi verdi che mi fissano.

“Coraggio, un bel sorrisone a mamma e papà!!” dico allargando la bocca più che posso.

Rick fa lo stesso.

Se sorridiamo ancora un po’ rischiamo la paralisi.

Ma alla fine funziona.

Anche se credo stiano ridendo di noi piuttosto che sorridere per la foto.

“Fatta!” esclami vittorioso.

“Ok, ora tocca ai grandi prepararsi” leviamo i piccoli sopra le nostre teste e li facciamo fluttuare fino in salotto, fino a farli atterrare nel box.

“Uiiiiiiiiiii” gridano i piccoli.

Martha sorseggia un caffè sul divano “Oh cielo, due supereroi che volano in salotto” recita, fingendosi sorpresa.

“Metto a scaldare il latte, tu comincia pure a cambiarti” mi dice Rick.

“Buon giorno Martha” la saluto e la abbraccio, prima di sparire in camera.

Non sto più nella pelle.

Il nostro primo Halloween come famiglia.

Ho supplicato in quattro lingue la Gates di avere il giorno libero e dopo avermi fatto penare per due settimane finalmente ha accettato.

So che il 31 ottobre è sempre un delirio al distretto, ma la mia famiglia ora viene prima.

Voglio solo andare in giro per il quartiere facendo dolcetto o scherzetto con il mio compagno e i miei figli.

Per oggi tutto il resto può aspettare.

Pulita e profumata mi infilo un paio di jeans, una maglia a maniche lunghe e sopra la mia fantastica maglietta a mezze maniche di Wonder Woman.

Mi faccio una treccia veloce e sono pronta.

“Ti do il cambio!” mi avvicino a Rick e gli sfilo di mano i due biberon, pronti per finire in pasto alle mie due pesti fameliche.

Adoro il nostro ritmo. Siamo super collaudati ormai.

“Wow Kate, speravo che scegliessi di mettere quella maglietta!” sussurra baciandomi per poi filare anche lui a cambiarsi.

In quale altro giorno potrei metterla?

Scuoto la testa e raggiungo i due stomaci brontolanti.

Io e Martha li prendiamo e ci mettiamo sul divano con loro in braccio.

Questa volta io tengo Lucas. Devo convincerlo a passare dal mio lato per essere in tre contro Rick.

“Riescono già a tenere in mano da soli il biberon” commenta Martha “Sono già cresciuti tanto”.

“No, non dirlo!” sussurro abbassando la testa su Lucas, abbracciandolo di più.

Martha sorride comprensiva “Tutto ad un tratto non è più Richard il genitore iperprotettivo, eh?”.

Ricordo di averlo pensato varie volte, quando c’era solo Alexis.

Ma ora è tutto diverso e la prima ad essere cambiata sono io.

Sento una manina toccarmi la guancia “Dadatata” e poi praticamente mi ritrovo con il suo piccolo indice ciccottoso nel naso.

“Lucas che fai!” rido e gli sposto la manina. Lui indica sua nonna.

“Oh certo, te lo avrei insegnato io vero? Ti sei accorta che incolpano sempre me? È vostro padre che vi insegna così bene?”

I piccoli se la ridono, quasi avessero realmente capito.

E io.. beh non stento a credere che Rick possa aizzarli contro la loro nonna.

“Eccomi famiglia, tutto lindo e pinto!” Rick appare in salotto, anche lui in jeans ma con la sua adorata maglietta di Lanterna Verde.

Si avvicina al divano ma invece di sedersi con noi, si china per baciarmi.

Purtroppo c’è qualcuno che non è d’accordo con le intenzioni di Rick.

Logan lascia la nonna per gattonare addosso a me e insieme a Lucas spingono via il loro papà.

“Ehi! Ancora con questa storia! Papà deve baciare mamma, ne abbiamo già parlato e credevo fossimo tutti d’accordo!”

“Nononono” ribatte Logan mentre Lucas è completamente abbarbicato a me.

“Hai capito i tuoi figli, Kate!”.

“Dato che è Halloween mi verrebbe da risponderti muahahahah ma sono una persona seria e quindi evito” rispondo fiera.

Martha si alza e posa il biberon “Su su bambini grandi e bambini piccoli, i dolcetti vi aspettano”.

Automaticamente ci alziamo prendendo i bambini in braccio.

“Ma non è presto uscire ora? Abbiamo tutto il giorno per fare dolcetto o scherzetto” le domando mentre ci spinge verso l’ingresso.

“Per una volta che sei in ferie, uscite e andate al parco se proprio non volete cominciare subito il giro delle case” mi risponde, prontamente.

“Sbaglio o mia madre ci sta cacciando di casa?” mi mormora Rick, insospettito “Aspetta un po’! Hai per caso organizzato una festa con le tue amiche ubriacone?”.

“Smettila di dire sciocchezze e godetevi la bella giornata che vi è stata regalata”.

Ci da appena il tempo di coprire bene i bambini e di sistemarli nei passeggini.

Poi siamo gentilmente sbalzati fuori casa.

Ok, ha decisamente organizzato un party.

Scendiamo in strada e cominciamo a spingere i passeggini.

Ci sono già molti bambini in strada.

Alcuni hanno sicuramente saltato la scuola, altri invece sono con i loro genitori o fratelli maggiori.

I gemelli battono allegramente le manine guardandosi intorno estasiati da tutti quei colori e costumi variopinti.

E così cominciamo, casa dopo casa, dolcetto dopo dolcetto.

Rick e Logan se la intendono bene solo ad Halloween.

Stanno praticamente svaligiando le case senza il minimo sforza.

Logan conquista subito chiunque mentre Rick con la sua parlantina si lavora i genitori più restii.

Risultato? A metà mattinata non so più dove mettere le caramelle.

Io e Lucas invece ce ne stiamo in fondo ai vialetti esaminando, di volta in volta, il bottino della casa precedente. Noi siamo più selettivi.

Soprattutto Lucas, anche il sapore della carta che la avvolge è importante, non solo la caramella in sé.

Dopo avergliene tolte di bocca almeno una decina, ci dirigiamo verso Central Park.

Dal porta oggetti di uno dei passeggini estraggo una coperta azzurra e la stendo a terra.

Rick slega i bambini e tutti e quattro ci sdraiamo a pancia in su.

Lucas e Logan indicano subito il cielo.

“Dadapupila” e “Nanabibi” sono i commenti più gettonati.

Ma il meglio arriva quando ascoltiamo le canzoni con il cellulare.

Abbiamo generato due piccoli talenti canori.

Lievemente acuti in certi punti, ma senza dubbio dei talenti.

Dopo un paio di performance però si calmano. Lucas si addormenta come sempre.

“Pisolo, se mi provochi così...” sussurra Rick con fare diabolico.

Lo gira delicatamente, di poco, su un fianco. Gli alza il braccino verso l’alto e sistema bene il mantello rosso.

“Seriously Rick?” commento sarcastica.

Prende il cellulare e si cimenta in un'altra foto “Non è perfetto?” esclama gongolante.

Logan si sente escluso e reclama le attenzioni del padre.

“Non ti preoccupare, ce n’è anche per te Batman!”.

Seguendo i gesti di Rick, Logan si sdraia a pancia in giù e lascia che il suo papà gli sistemi bene i pugnetti chiusi e la gambetta all’insù.

Scatta un’altra foto “Abbiamo creato i gemelli volanti!”.

Li guardo beata e sorrido.

Non c’è giorno che non mi facciano sorridere.

Anche disperare, per carità. Ma in un modo o nell’altro poi si fanno sempre perdonare tutto.

Un sms mi riscuote dai miei pensieri.

È Lanie. È nei dintorni e ci vuole raggiungere.

“Arriva la zia Lanie” dico, dopo aver risposto al messaggio.

“Iiiiiii” esulta Logan.

Rick si avvicina di scatto “Sentito? Uiii vuol dire si, sono quasi sicuro!”.

Copro gli occhi di Logan e velocemente lo bacio.

“Ahhhh è così che dobbiamo fare allora” sussurra con malizia.

Logan lo spinge lontano con la manina.

Rick finge di azzannarla “Te la mangio questa manina!”.

“Gelosoni!” esclamo divertita.

Zia Lanie arriva salutandoci con un urlo che sveglia Lucas.

“Scusa piccolino, non intendevo svegliarti” Lanie lo avvolge completamente e Lucas si accoccola completamente contro il suo petto.

“Gaganana” mormora il piccolo, con la testa affondata in quei due cuscini morbidi.

“Credo abbia detto che sta molto comodo” traduce Rick.

Gli tiro un leggero scappellotto mentre Lanie si alza.

“Su seguitemi, nel venire qui ho visto che hanno allestito un gazebo bellissimo” ci dice, tenendosi stretta Lucas.

Incuriositi ci incamminiamo.

Per par condicio anche Logan ha voluto venire in braccio e a Rick tocca spingere i due passeggini vuoti.

In un’altra zona di Central Park arriviamo davanti ad una grande struttura bianca.

“Oh mio Dio, Lanie è davvero bellissimo!” esclamo meravigliata tanto che anche Logan dice “Ohhhh”.

Lucas non molla le tette di Lanie, invece. Al gazebo non è minimamente interessato.

I lati e il soffitto sono ornati da piccole rose rosse sparse e mentre ci avviciniamo scorgiamo un piccolo banchetto all’interno.

Ad un cenno di Lanie le persone all’interno del gazebo si voltano.

Ci sono tutti: Ryan, Jenny, Esposito, Martha e Alexis.

Rick fa un passo avanti “Quello è un prete?” indica un’altra figura accanto a loro.

Guardo bene anche io. Si, dal collarino bianco si direbbe proprio un prete.

Che mi venisse un colpo.

Afferro Lanie per un braccio “Tu e Javi finalmente vi siete decisi?” esclamo, quasi urlando per l’emozione.

Espo mi si avvicina e mi toglie Logan dalle braccia.

“Mhpf? Beckett ma cosa dici?” tossicchia imbarazzato. Anche Lanie è parecchio accalorata ora.

“Padre Morris è qui per un’altra coppia in realtà” riconosco immediatamente la voce e, da un lato del gazebo, spunta mio padre.

“Ehm.. Kate” sussurra Rick “...mi sa tanto di imboscata...”.

Pure a me.

Martha prende le nostre mani “Scusate per stamattina, ma dovevo cambiarmi e prepararmi e non potevo farlo con voi in casa” ci spiega con il sorriso.

Alexis spunta alle sue spalle e va ad abbracciare Rick “Parlate spesso di sposarvi, ma poi per un motivo o per l’altro la cosa passa in secondo piano. Sappiamo che state bene anche così. Vi amate prescindere di un anello al dito o la firma su di un certificato...”.

“... e dato che prima o poi l’avreste fatto comunque... perché non oggi?” conclude Ryan.

Dire che siamo senza parole e un pallido eufemismo.

Mio padre mi passa un braccio attorno alle spalle “Se vi state chiedendo perché proprio oggi, è presto detto. Innanzitutto il fatto che tu abbia insistito per avere questo giorno di ferie ha parecchio influito” spiga divertito “Poi quando ci avete parlato della vostra idea di vestirvi tutti da supereroi abbiamo pensato che non c’erano altri costumi adatti a voi. Ognuno a modo vostro è un super eroe. Rick ha salvato Kate dal muro solitudine che si stava costruendo attorno. Kate ha salvato Rick da una vita vuota fatta solo di lustrini e false amicizie. E i miei due piccolini... bè hanno salvato un po’ tutti. Ci hanno unito ancora di più. Credo che tutti noi siamo una famiglia niente male. Davvero Super!”.

Non trattengo più le lacrime e lo abbraccio.

Rick fa lo stesso con sua madre e sua figlia.

“Grazie a tutti... davvero...” balbetto commossa.

“Poche chiacchiere volete sposarvi oppure no?” ci incita Espo.

Io e Rick ci guardiamo per un secondo.

“Lo vogliamo” rispondiamo all’unisono.



 

Angolo dell’autrice:

Anche stavolta ringraziate il post gigabnorme che mi ha lasciato Ludo in bacheca e le pressioni di Marta xD

Ma non fateci l’abitudineeeee ok?


Baci e buona 5x16!! *-*-*-*

Ivi87



   
 
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