Anime & Manga > Full Metal Alchemist
Ricorda la storia  |      
Autore: TwitchAndSpaz    13/09/2007    5 recensioni
Winry decide di vendicarsi dell'assassino dei suoi genitori, ma il risultato sarà quello che lei e Roy si aspettano? Una RoyxWinry basata sull'anime e tradotta da Lyla.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Roy Mustang, Winry Rockbell
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Disclaimer: Fullmetal Alchemist non mi appartiene

Disclaimer: Fullmetal Alchemist non mi appartiene!

NdA: Ciao a tutti! Adoro la coppia RoyXWinry, presenta così tante possibilità! Vi avverto che la fic è un po’ dark all’inizio, soprattutto il personaggio di Winry. Ditemi cosa ne pensate, leggete e commentate! Comunque, in questa fic, Edward e Winry hanno sedici anni.

Scarred Reality

Fic di TwitchAndSpaz

Tradotta da Lyla per EFP

Link storia originale:

http://www.fanfiction.net/s/2782645/1/Scarred_Reality

 

Dal punto di vista di Winry:

"Sicura che starai bene?" mi chiese Al in tono preoccupato.

"Certo, non preoccuparti. E comunque torno a Central City con il tenente Hawkeye e Mustang. Non mi accadrà niente," replicai, sorridendo alla sua natura premurosa.

"Perchè torni indietro a Central City, Winry? Perchè non prendi il treno che porta dritto a casa, invece?" s’informò l’alchimista d’Acciaio.

E’ fin troppo perspicace, pensai con amarezza.

Gli sorrisi con gioia, senza lasciare che la frustrazione mi apparisse evidente in volto.

"Ci vuole meno tempo per prendere il treno a Central City, che per aspettare il prossimo per Resembool," risposi prontamente.

Le cose stanno andando esattamente come avevo previsto’ pensai, con l’alchimista di Fuoco nel punto esatto in cui volevo che fosse. La familiare sensazione di odio bruciante mi strinse il petto mentre pensavo all’uomo che mi aveva portato via i miei genitori.

Erano passati cinque mesi da quando i ragazzi di Ishbal mi avevano detto la verità sull’assassino di mio padre e mia madre.

Roy Mustang, l’alchimista di Fuoco. L’uomo che aveva osato entrare a casa mia, la casa dei Rockbell, e ridicolizzare Ed. Rabbia inesplicabile mi scorreva nelle vene, quasi incrinando il mio normale aspetto esteriore.

Quel giorno fingevo con Ed e Al che andasse tutto bene, che tutto fosse perfettamente normale.

‘Forse l’hanno sempre saputo e non credevano avrei potuto sostenerlo. Me l’avrebbero detto, se l’avessero saputo? Per loro, Roy è una specie di mentore…’ lo sospettavo, mi rendeva frustrata, ma la cosa non mi mandava in collera.

No, il mio odio è diretto soltanto sull’arrogante alchimista di fuoco.

E’ molto più semplice dare la colpa al soldato e non alla guerra…adesso, riesco a immaginare il volto di chi ha premuto il grilletto contro miei genitori’.

Ci sono tanti motivi per cui odio Roy Mustang, il fatto che non mi abbia detto niente o abbia cercato di farlo, o che non mi abbia chiesto scusa…anche se non sarebbe mai abbastanza. La perdita di una persona amata è troppo grande; non ci sono parole che mi permetterebbero di sentire di nuovo le loro voci. Ero così giovane quando morirono, che riesco a malapena ricordare i loro volti…la loro personalità. Lui se l’era portati via.

Se ne andava in giro come se niente fosse con quell’atteggiamento compiaciuto e riceveva promozioni a destra e a sinistra. Ma avevo notato un dettaglio vitale; non mi aveva mai guardato negli occhi una sola volta.

Avevo in mente con chiarezza un piano che avevo progettato nei mesi scorsi.

Volevo vendicarmi dell’assassino dei miei genitori.

Vivevano secondo il principio dello Scambio Equivalente no? Le vite dei miei genitori per la sua patetica esistenza.

E’ davvero questo quello che voglio?’ il dubbio si attardò nella mia mente mentre accarezzavo con un dito l’affilata lama metallica sepolta nella tasca del mio lungo prendisole azzurro.

"Sei sicura di stare bene, Winry? Sembri sconvolta," l’armatura di metallo mi girò intorno, distogliendomi dai miei pensieri.

"Non preoccuparti, starà con noi per tutto il tempo," rispose Hawkeye all’improvviso, comparendo al mio fianco.

Raccolse le mie pesanti borse che contenevano tutte le nuove parti meccaniche che Ed mi aveva gentilmente comprato insieme ad alcune cose necessarie. Aggrottò le sopracciglia di fronte alla loro pesantezza, ma le porse senza problemi agli uomini che caricavano le valigie sul treno.

Si udì un fischio lungo e acuto; la gente si affrettò a salire sul treno. Sorrisi agli Elric sapendo che mi sarebbero mancati molto.

"Edward! Abbi cura del tuo auto-mail, finisci sempre per farlo arrugginire o danneggiarlo! Ci lavoro sodo su quelle parti, sai!" dissi con una finta occhiata feroce.

"Sì, certo, come vuoi Winry!" rispose Ed distratto, ma il sorriso sulle sue labbra mi diceva il contrario.

"A più tardi, ragazzi!"

Li abbracciai velocemente entrambi, li salutai con la mano e salii frettolosa sul treno dopo Hawkeye.

Seguii il soldato lungo lo stretto corridoio tappezzato di rosso fino alla nostra cabina. Si trovava sul primo vagone del treno, quello più ricco e confortevole.

"Bè, sono militari, è ovvio che viaggino in prima classe, pensai, ringraziando mentalmente Ed per avermi comprato il biglietto. Sapevo per certo che non sarei riuscita a pagarlo. Mi strinsi nelle spalle, era giusto viste tutte le riparazioni che facevo per il suo auto-mail.

Riza aprì la porta alla nostra destra, rivelando il nemico. Il cuore mi battè più velocemente mentre stringevo i pugni, ribollendo dentro. Niente di tutto questo faceva parte del mio piano, pensavo con un sorriso sul volto.

"Salve," dissi amabile, "spero di non essere un’intrusa…"

"Niente affatto," mormorò lui con un’espressione stoica sui lineamenti scuri.

I suoi occhi scivolarono sul finestrino.

Hawkeye si sedette accanto a Mustang, e io presi posto davanti a lui. Il treno cominciò a muoversi, mentre lo fissavo con la coda dell’occhio.

Indossava la solita uniforme blu scura dell’esercito, completa dei guanti alchemici che sprizzavano scintille nell’aria.

"Hmm…sarei capace di procurargli anche solo un’ammaccatura?" pensai senza curarmi di ascoltare la conversazione tra Hawkeye e Mustang.

Ho dalla mia l’elemento sorpresa’ conclusi, soppesando le mie possibilità.

Doveva pagarla, in qualche modo. Non gliel’avrei fatta passare, non se sarei riuscita a evitarlo.

Devo solo aspettare il momento più opportuno…sono arrivata fin qui, giusto?

Un’ora trascorse lentamente, e io mi divertii osservando la campagna che scorreva al di fuori del finestrino e parlando con Hawkeye, soprattutto degli Elric e di quanti guai sembrassero attirare.

"Torno subito. Vado a chiedere quando il cibo sarà servito, visto che siamo tutti un po’ affamati," dichiarò Hawkeye, lasciandoci soli mentre Mustang annuiva.

Il cuore mi rimbombò pesantemente nel petto.

Era ora o mai più…

Era tempo di vendicare la morte dei miei genitori.

………………………….

Dal punto di vista di Roy Mustang:

Vidi arrivare il colpo a malapena, afferrandole il polso mentre il coltello s’immergeva nella mia pelle. Il sangue gocciolò dalla ferita. Mi tirai subito indietro, l’allarme e il mio istinto di soldato che mi spingevano a stringere il polso che reggeva la lama, facendola cadere sul pavimento.

Notai che il coltello era lungo circa dieci centimetri, grato del fatto che la ferita non era abbastanza profonda da danneggiare i miei organi vitali.

Le afferrai l’altro polso con uno strattone, i miei occhi che si restringevano mentre lei lottava contro la mia stretta, standomi praticamente addosso.

"Smetti di muoverti!" dissi in un ringhio.

"Lasciami andare, schifoso assassino!" gridò lei, dimenandosi mentre mantenevo la mia stretta ferrea sui suoi polsi.

Lo sa…’ il pensiero mi riecheggiò nella mente, lasciandomi stordito.

I miei occhi incontrarono quelli di cristallo di lei per la prima volta. Mi sentii attraversare da una fitta acuta, il solito rimorso che tornava in superficie ogni volta che guardavo la giovane Rockbell.

…Somigliava tantissimo alla madre. I due dottori che avevo ucciso a Ishbal…avevo memorizzato i loro volti perchè li rivedevo quasi ogni notte nei miei incubi.

Ero disgustato da me stesso, ‘le hai portato via l’infanzia, entrambi i genitori…non meriti nemmeno di guardarla.’

Quello di Ishbal era stato un massacro. Non si era trattato veramente di una ribellione, soltanto di un dissennato sterminio dovuto al fatto che l’escercito aveva paura di una sommossa. Entrato da poco nell’esercito, avevo imparato in fretta il vero significato del detto ‘cane dell’esercito’. Seguivo gli ordini, uccidevo tanta gente con esplosioni di fuoco, riducendo mezza città in rovine. Le persone che uccidevo non avevano mai preso in mano un’arma, nella loro breve vita. Donne, uomini, bambini…nessuno era stato risparmiato. E i genitori di questa ragazza, medici che non stavano dalla parte di nessuno, volevano solo salvare più vite che potevano.

La guerra fa emergere la vera, oscura natura di un uomo. L’istinto di sopravvivenza mostra il lato peggiore della gente. Io avevo fronteggiato il mio, disgustato da ciò che ero diventato. Il mondo non era come la gente pensava che fosse, era crudele, buio, e in preda al caos.

Volevo togliermi la vita. Mi odiavo più di ogni altra cosa.

Ma la cosa peggiore è che io sono davvero un codardo.

Avevo troppa paura di premere il grilletto contro me stesso così come avevo fatto con molti altri.

Avevo tentato il suicidio molte volte, fino a quando non giunsi a una soluzione.

Il mio obiettivo ora è diventare Comandante Supremo. Cambierò l’esercito, così, forse, le cose andranno in modo diverso, in futuro.

"Basta…mi stai facendo male!" disse la bionda in un mezzo sussurro, distogliendo lo sguardo.

Mi resi conto che la stavo stringendo con troppa forza.

Con un sospiro, lasciai andare la presa sui suoi polsi. Sollevai un sopracciglio, osservando la nostra posizione. Mi stava sulle ginocchia, il suo petto sotto i miei occhi. Non poteva muoversi perchè le tenevo le mani addosso. Avvertendo un’ondata di calore, distolsi lo sguardo. Non era il momento adatto, nè il luogo, nè la persona per i pensieri che mi si agitavano nella mente.

"Ascolta, Winry," quella era probabilmente la prima volta che pronunciavo il suo nome, suonava strano, detto da me. "Prima che cerchi di nuovo di uccidermi, ascolta quello che ho da dire."

I suoi occhi brillarono di rabbia indomita…credo avessi peggiorato la situazione.

"Come osi dirmi una cosa simile! Ascoltarti! Quello che hai da dire non cambierà niente! Tu…! Arrogante, stupido, idiota di un figlio di puttana!!" i miei occhi si spalancarono, mentre insulti che nemmeno un marinaio aveva mai sentito dire, scorrevano sulla lingua di una ragazza dall’aria così innocente.

Andò avanti in questo modo per un po’, agitando le braccia e rendendomi difficile l’intento di tenerla al suo posto.

‘Che ragazza violenta…’ pensai.

Non è affatto come immaginavo.

E’ una persona gentile, oltre che un genio della meccanica.

Potevo capirlo dal modo in cui si adoperava con le riparazioni degli auto-mail di Acciaio, e dal modo in cui guardava i fratelli quando sapeva che stavano per partire per qualche missione pericolosa. Si preoccupava per loro costantemente.

Ma era anche vero che aveva un lato ambiguo, e ne avevo avuto un assaggio giusto oggi. Non pensavo fosse capace di fare quello che aveva appena cercato di fare.

E’ piena di sorprese’, pensavo, fissando la meccanica.

"…lasciami andare immediatamente!" la sua tirata fini lì, lasciandola con il respiro affannoso per l’aver gridato a voce così alta. Mi chiedevo se l’intero treno non avesse sentito la sua prospettiva della mia orribile personalità.

"Hai finito?" le chiesi calmo, facendola infuriare ancora di più. Questa volta decise di limitarsi a fissarmi con odio.

Sospirai a voce alta, preparandomi mentalmente.

Questa scena (forse non le circostanze esatte) mi si era ripetuta nella testa molte volte, mentre cercavo di capire cosa avrei potuto dirle se avesse mai scoperto la verità. Tutto scomparve dalla mia mente.

"I tuoi genitori…" notai che si irrigidiva, "mi fu ordinato di ucciderli perchè stavano aiutando il nemico."

"E questo risolve tutto? Solo perchè ti era stato ordinato di farlo non saresti colpevole?" sussurrò, gli occhi azzurri che le si riempivano di lacrime.

Mi sentii soffocare da un’altra fitta di rimorso.

La vista di lei che piangeva per causa mia mi uccideva.

"No, non è così. Sono del tutto da biasimare per la morte dei tuoi genitori, sono morti per mano mia. Ma questo non significa neanche che ti lascerò uccidermi," continuai, guardandola negli occhi.

Avvertii una fitta acuta al fianco. Stavo sanguinando velocemente. Mi sentivo la testa leggera, ma potevo farcela. Ero stato in situazioni peggiori, prima di allora; non era un problema così grosso.

"Non ti senti minimamente in colpa? Non ti dispiace nemmeno?" il tono della sua voce mi fece stringere dolorosamente lo stomaco. Chinò la testa, le lacrime che le scorrevano lungo le guance.

La scossi delicatamente, i suoi occhi che incontravano nuovamente i miei, in preda allo stupore. Lasciai che alcune emozioni salissero in superficie.

"…penso a Ishibal…e a quello che ho fatto ogni giorno. Non passa un minuto senza che io non pensi di non avere il diritto di vivere dopo tutte le cose che ho fatto," con mio grande fastidio, la voce mi suonava incerta. Inspirai profondamente, cercando in qualche modo di calmarmi.

Vidi la confusione brillare nei suoi occhi di cristallo. Non riuscivo a fissarli, e mi concentrai sulle sue rosee labbra, che mi stavano confondendo la vista. Mi maledii mentalmente, costringendo i miei occhi a sollevarsi fino a incontrare ancora una volta i suoi.

"Winry…mi dispiace,"

………………..

Dal punto di vista di Winry

Questo non è il Roy Mustang che conosco. Dov’è finito quel giovane arrogante, spavaldo e sicuro di sè?

Davanti a me, adesso c’era solo l’ombra dell’uomo a cui somigliava. I suoi occhi scuri erano sfiniti dallo stress dovuto a emozioni conflittuali, mostravano debolezza, immensurabile vergogna e un rimorso tale da farmi sussultare. La rara vulnerabilità nelle sue parole mi strinse il cuore.

No, scusarsi non è sufficiente,’ mi ribellai, senza gradire il fatto che la mia rabbia stesse lentamente scomparendo. ‘Non è l’uomo che credevo che fosse,’ rimasi stordita, provando un’intensa sensazione di gelo.

Mi accorsi di quanto i nostri volti fossero vicini. Potevo letteralmente sentire il suo respiro sulle labbra. Fu allora che capii di non sapere niente del vero Roy Mustang.

Probabilmente sono una delle poche persone ad aver visto questo lato della sua personalità.

Mi sentii stanca, stanca di avercela con lui.

Le sue parole non mi avrebbero mai permesso di perdonarlo per quello che aveva fatto, ma sentire l’orgoglioso alchimista di Fuoco scusarsi mi colpì profondamente.

Sapevo cosa sarebbe successo. Mi conoscevo abbastanza bene.

No, non l’avrei perdonato allora – mi faceva ancora troppo male.

Ma…forse sarebbe stato possibile in futuro…un giorno.

Mi mossi, cominciando a rendermi dolorosamente conto della posizione in cui ci trovavamo, e lui emise un grugnito, imprecando. Sussultai dalla sorpresa. Avevo del tutto dimenticato la ferita che gli avevo inferto. Guardai in basso; il sangue gli macchiava la divisa blu scuro, così come la sua giacca.

Ferito com’era, continuava a tenermi stretta.

Una fitta di rimorso mi attraversò come un’onda.

‘…Forse…’ pensai sonnolenta.

Emisi un sospiro, sentendomi stanca per la prima volta dopo tempo. Era come se un grosso peso mi fosse stato tolto dalle spalle, qualcosa con cui ero stata a contatto per mesi. Ero rimasta sveglia per giorni, per settimane per pianificare questo momento, ma era tutto finito in un modo che non mi sarei mai aspettata.

Tutto quello che volevo ora, era dormire…

La stanchezza mi impediva di tenere gli occhi aperti.

‘Roy Mustang…’

"Winry?" disse la sua voce profonda, ma io ero troppo assonnata per rispondergli.

Caddi in avanti, scontrandomi con il suo petto, e il suo volto, il suo bellissimo volto, fu l’ultima cosa che vidi prima di essere avvolta dall’oscurità.

"Forse…" dissi in un sussurro.

……………………….

Dal punto di vista di Roy Mustang

‘Dev’essere svenuta,’ pensai, notando i cerchi scuri intorno ai suoi occhi chiusi. La tenni stretta d’istinto.

Cosa intendeva dire, con quel"forse"?’

Sospirai di nuovo, sfregandomi la fronte in preda alla frustrazione.

Winry Rockbell è un mistero che nessun uomo è in grado di comprendere.

Le circondai la vita con le mani, apprezzando la sensazione che mi dava l’avere il suo corpo contro il mio.

Campanelli d’allarme mi suonavano nella testa, ma non ci feci attenzione.

Hughes e Hawkeye erano i soli in grado di frenarmi, ma in quel momento nessuno dei due era lì con me.

Fissai il suo volto innocente e addormentato. Il giorno che avevo tanto sognato era finalmente arrivato, senza rivelarsi quello che mi sarei aspettato. Ma allora, cosa pensavo sarebbe successo?

Bè, di certo non un tentativo di omicidio,’ pensai divertito.

Winry Rockbell…’

Riza Hawkeye aprì la porta con la solita aria seria e professionale, per poi restare senza fiato davanti alla scena…compromettente che si trovava davanti. Winry mi stava dormendo addosso, la testa che mi riposava comodamente sulla spalla.

Questa non se l’aspettava,’ pensai, con un lieve sorriso.

"M… Mustang! Che… che cosa sta facendo!" gridò, gli occhi che le si restringevano pericolosamente.

"…"

Ottima domanda.

Guardai la bella ragazza che mi dormiva in grembo.

Erano successe così tante cose tra di noi…una porta si era aperta, e una barriera si era dissolta.

Le cose non andavano bene, ma almeno non male come prima.

Eravamo ancora lontani ma…

Forse, un giorno…

 

Fine.

A/N:

Grazie a tutti quelli che hanno letto la mia one-shot! Spero che vi sia piaciuta almeno tanto quanto io mi sono divertita a scriverla nell’ora di religione!

Per favore commentate!

NdTraduttrice:

Ciao a tutti! Ho deciso di tradurre questa one-shot perchè adoro FMA e il pairing RoyxWinry mi affascina, nonostante io sia una Royai convinta…inoltre sto cercando di tenermi in esercizio con l’inglese!

Farò pervenire i vostri commenti all’autrice!

Lyla

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Full Metal Alchemist / Vai alla pagina dell'autore: TwitchAndSpaz