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Autore: xingchan    26/02/2013    3 recensioni
Un drago, un ragazzo ed un demone donna.
La compagnia di Nerima coinvolta in un rito centenario.
In Cina.
Dove nessuno di loro avrebbe voluto tornare.
(Post manga)
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Nuovo personaggio, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Il Pugnale'
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C'era una particolarità nella natura selvaggia di quei luoghi: le nuvole minacciavano sempre un diluvio che poi non si verificava o si presentava molto più innocuo di quel che sembrava. Ad Akane non piacque molto inizialmente, ma durante quei pochi giorni riuscì perfino ad amarla.

Avevano cominciato il viaggio, nel quale avevano consigliato di portare tutto ciò che era proprio perché non sapevano come sarebbe finita.

In testa a quella che sembrava una vera e propria fila c'erano Xiao Mei e Ling, l'una che guardava in cagnesco il giovane al suo fianco e l'altro con aria spavalda. Subito dietro di loro c'erano Ranma-chan, Akane, Shan Pu, Mousse, Konatsu e Ukyo, in seguito Ryoga e Akari, e per chiudere Obaba, Sasuke e Tatewaki. Su di loro aleggiava un inquietante silenzio come se fossero tutti propensi a mettere in atto un tacito accordo.

Gli uomini del gruppo, Ling escluso, erano davvero in ansia per ciò che avrebbero dovuto fare una volta arrivati nella caverna del drago rosso.

Al tramonto il cinese disse loro che si sarebbero fermati. Erano già nelle vicinanze ma una buona riposata non poteva proprio mancare.

Ling sembrò perdere tutta la sua caparbietà, perchè si avvicinò a ciascuno mormorando di prendere congedo. -Dovrete dare il tempo a Yang di duellare con ciascuna di voi.-.

-Perchè non lo attacchiamo tutti insieme? Così avremo la vittoria in pugno e...-. Ma il cinese interruppe Ranma fulminandolo con lo sguardo.

-Un vostro attacco combinato potrebbe esservi fatale.-

-Perchè?-.

-Yang, non avendo altra scelta, potrebbe sputare fuoco ininterrottamente per tutta la caverna. Senza contare che solitamente combatte con le fiamme essendo un drago. E poi, sapete dirmi come potreste uscire vivi da una situazione simile?!- puntualizzò il ragazzo dai capelli scuri con una nota ironica appuntata sull'ultima frase.

Per quanto potesse essere un artista marziale provetto, il ragazzo con il codino non era in grado di sapere le tecniche di combattimento tipiche di un lucertolone rosso che vantava secoli di vita. E dovette, seppur a malincuore, tener fede ai preziosi consigli del suo interlocutore che, non aggiungendo oltre, si rintanò in solitudine sotto lo sguardo compassionevole di Akane e di Ukyo. L'una perchè ora sapeva ciò che lo turbava, l'altra per la semplice ragione che lo vedeva triste e talvolta anche più spaesato di loro.

Chissà a cosa pensa quando non è occupato a fare lo sbruffone

, si chiedeva la cuoca di okonomiyaki, mentre se ne stava seduta ai piedi di uno degli innumerevoli arbusti che delimitavano, circondavano e riempivano la foresta.

Finchè decise di parlargli. Non sapeva nulla della forza che la spingeva ad avvicinarsi a colui che l'aveva strappata dal suo caro locale. -Perchè sei qui?- chiese innocentemente avanzando verso di lui e allacciandosi le mani dietro la schiena, come se quel gesto avesse il potere di minimizzare la sua domanda.

-Non sono affari che ti riguardano...- disse, atono.

-Ah, ma che antipatico...- ribattè lei con aria divertita e noncurante, sedendosi vicino a lui.

Ling non protestò davanti all'esuberanza e ai modi spavaldi della ragazza, semmai ne era quasi confortato, segretamente.

Nel frattempo tutti erano più o meno appisolati tranne Akane che non faceva altro che pensare al fatidico momento dell'incontro con Yang.

Che sarebbe successo se lei non ne usciva viva?

Che avrebbero fatto suo padre e le sue sorelle?

Prese a tremare senza accorgersene. Si era sempre sentita sicura di sé e ora stava cadendo nel baratro della paura, tanto che le lacrime rotolavano sulle sue guance rosee copiosamente. Si strinse nelle sue gambe cercando di incoraggiare se stessa.

Tutto questo non poté sfuggire all'occhio indagatore di Ranma. Il ragazzo tentò di scoprire il viso di Akane quasi prepotentemente. -Che hai, Akane?- disse con un tono che la fece calmare per un secondo. Alzò gli occhi colmi di lacrime, fissando le sue iridi blu in modo tale da trasmettergli tutta la sua angoscia così da poter trarne consolazione.

-Ho paura, Ranma...-.

-Non ti succederà niente, te lo prometto. Io sono qui a proteggerti...-.

-Ho paura per me, sì, e mi sento un verme sapendo che provo un timore maggiore per me stessa...- e prese a piangere più forte.

-No! Sei la persona più altruista che io conosca, è impossibile! E poi, tu non hai mai paura!-.

-E invece ti dico di sì- continuò lei singhiozzando.

Non riuscì più a replicare. Non l'aveva mai vista in quelle condizioni.

E se davvero stessero per morire?

Ranma scosse la testa, rifiutandosi di soccombere a ciò. Era un essere umano, questo era vero, ma avrebbe fatto qualsiasi cosa per i suoi amici. E per Akane.

Voleva tirarle su il morale ma quel poco che disse successivamente era davvero troppo.

-Ci riuscirai! In fondo, sei o non sei un gorilla?-.

Sciaff!!

Uno schiaffo. Ora Akane era livida di rabbia.

Come si poteva prendere la libertà di prenderla in giro anche in una situazione così sconvolgente?!

-Sono proprio una scema! E tu con me! Io mi sto confidando e tu mi offendi!- disse poi lei incollerita.

-Riprenditi! Ti ho già detto che non hai motivo di aver paura, tutto qui!-.

Ling ed Ukyo erano ormai immersi in una conversazione di piacere. Proseguendo però, Ling le aveva chiesto dei dettagli su Ranma e Akane. Aveva notato che quei due litigavano spesso, ed anche pesantemente, ma per un motivo o per l'altro erano sempre insieme.

-Beh, loro sono così. Non c'è una maniera per definirli. Sono fatti per stare insieme, anche se questo comporterà la perdita del mio amato...-.

-Vedo che ora si sono tranquillizzati...-.

Ukyo sorrise, facendo no con il capo. -Aspetta, sta a vedere...- l'avvisò, mentre il dialogo fra i due stava degenerando sempre di più.

-Tre, due, uno...-.

Improvvisamente si sentì rimbombare nell'aria una parola.

 

-BAKA!!-.

 

La cuoca rise, mentre Ling rimase senza parole.

 

-Ecco, che ti avevo detto?!-.

 

***

 

Erano alle porte della caverna, fatta prevalentemente di roccia come avevano previsto. Le pareti erano completamente nere e il giovane con la treccia si ricordò del sogno che aveva fatto quelche tempo prima, ma non ci fece caso.

 

Era intento piuttosto a trasformarsi in una ragazza per potersi presentare con le altre al cospetto di Yang.

Kuno era a dir poco terrorizzato, intestardendosi comunque di rimanere lì a rischiare la vita per le sue due ragazze, il kunoichi e il ninja si prepararono a qualsiasi cosa, mentre Ryoga era davvero in pena per tutti e Mousse, accanto ad Obaba, era pronto a scattare.

Improvvisamente, per effetto di qualcosa che somigliava molto a un incantesimo, le labbra di Akane si mossero da sole, dando vita ad un canto cinese di cui ignorava l'origine.

 

Ling afferrò il pugnale dalle dita di lei, rilucente di un rosso splendente, per poterlo accostare alla roccia.

E gli altri invece erano troppo presi dalla melodia per riuscire a capire cosa stesse succedendo.

Non avevano mai sentito Akane cantare in cinese.

Sembrava che lo sapesse alla perfezione.

 

Ranma-chan, dal canto suo, non si era mai aspettato che qualcuno facesse breccia nel suo cuore, era stato difficile anche per lei ammetterlo. Ma quella voce che non aveva quasi mai sentito ora l' aveva letteralmente rapita.

La voce più eterea che avesse mai avuto la fortuna di udire.

Il cinese la incitò ad andare avanti, avendo le altre quattro ragazze come seguito.

Poi, un rumore sordo.

E all'improvviso, apparvero due occhi fiammeggianti in direzione di quello che doveva essere il soffitto della tana.

Piano piano l'essere uscì dall'ombra, e, muovendosi un po' impacciato, il drago fece la sua comparsa.

Era rosso, come il fuoco.

E inoltre, era gigantesco. Due zampe posteriori e due zampe anteriori dalla muscolatura possente e invincibile, le cui dita erano provviste di artigli acuminati come falci, il muso allungato, sul quale facevano capolino due narici fumanti. Gli occhi di un bel taglio animalesco e arrogante. Man mano che si mostrava, le sue ali si mossero sventolandosi. E i suoi ruggiti, inizialmente sommessi, alzavano di volume alla vista di ogni ragazza, come se le stesse contando una per una. Parve infastidito dagli altri rimasti indietro che osservavano allibiti la scena dinanzi a loro, come le giovani pronte ad affrontarlo.

La voce di Akane continuava a cantare sempre più forte finchè, con un acuto verso della creatura, cessò quella canzone. Quei denti, lunghi almeno trenta centimetri, terrorizzarono tutti.

Si coprirono le orecchie, strizzando gli occhi.

Ma era ora di combattere.

Shan Pu fu la prima a destarsi da quello stato suggerendo alle altre di separarsi, cosa che fecero senza espedienti.

La caverna era dotata di alcune sporgenze che distavano anche metri da terra, così le giovani poterono utilizzare quegli appigli per evitare le sferzate del drago.

Akane ed Ukyo si diressero verso sinistra, mentre Akari e Shan Pu dalla parte opposta. Ranma-chan invece volle caricare verso di lui frontalmente. Avrebbe dovuto tener ferma la testa del mostro e possibilmente ucciderlo, così, aveva detto Ling, tutto si sarebbe concluso.

Si aggrappò al naso, tentando di scavalcarlo, ma Yang scuoteva il capo molto energicamente e riuscì a togliersi la ragazzina rossa di mezzo, facendola quasi sbattere a terra.

Ukyo afferrò un'ala; nel frattempo Akane cercò di spezzargliela, ma senza risultati soddisfacenti. Si lasciarono cadere per terra, per poi arrampicarsi sulle pietre per assalirlo dall'alto. L'allevatrice di suini si era avvinghiata ad una zampa anteriore in modo tale da tenerla immobilizzata e Shan Pu era impegnata a schivare la sua coda.

-Non ci riusciremo mai!- esclamò Ukyo disperata. Digrignò i denti, non mollando l'ennesima presa che le riuscì, tenendolo stretto.

-Dobbiamo!- ruggì Akane, quando scoprì un oggetto lucente dentro una piccola nicchia scavata nella roccia. Aguzzando la vista si rese conto che era una gabbia, ed all'interno c'era qualcuno!

Esasperata, la piccola Tendo ad un certo punto prese il pugnale e Yang cominciò a tacere non appena lo vide.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Naturalmente non è finita! Sarebbe stato troppo lungo se avessi continuato, e poi non vorrei che dopo tutto questo 'ambaradan' XD concludessi la scena del drago con un solo capitolo.

E poi ci saranno tante altre cose... muahahahahahaha!! :P

   
 
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