Con Fabio era diverso.
Le sentivo, muoversi nello stomaco, quelle maledette farfalle ogni volta che mi rivolgeva un sorriso o un semplice sguardo.
E ogni volta mi ripetevo che no, non poteva essere, che quello che mi succedeva nello stomaco non era collegato al ragazzo che adesso mi stava abbracciando e che stava aspettando una risposta.