Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: kannuki    26/02/2013    2 recensioni
Se Google non riesce a rintracciarti, per il mondo, tu non esisti.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sta scherzando?”

No.”

Debra poggia le braccia sul tavolo e si sporge un poco, aggrottando la fronte. “Dobbiamo rivedere il suo concetto di sicurezza.” Se la finisce di masticare quel boccone che lo fa assomigliare ad un criceto, forse riesce anche ad arrabbiarsi. Ma quanti anni ha? Che lavoro fa? Perché uno così fissato con la sicurezza se ne va in giro a fare jogging nel parco, alla mercé di qualsiasi ladro/stupratore/assassino?

Non sta mangiando.”

Sto pensando a che punizione impartirle” borbotta lasciando andare la schiena contro la sedia. “Non va bene, Mark...”

E' nei guai, se lo chiama col nome di battesimo. “Se non si fida, venga con me. I giorni dispari sono dedicati al fitness.”

I giorni dispari sono sempre dedicati al fitness. “D'accordo.”

Mark Framboise la guarda ancora da sopra la tazza di caffè e poi osserva la fronte che ospita una cascata di riccioli. “Perché li ha tagliati? Per lavoro?”

E' una fashion addict, non ha alcuna scusa. Debra sorride. La prossima domanda sarà...

Una delusione?”

Come volevasi dimostrare. “E' più intelligente di così. Provi ancora.”

Mark Framboise la scruta da capo a piedi, si sofferma sulle mani ben curate e sorride. “La risposta non può essere così semplice.”

Le risposte semplici sono sempre le più giuste.”

Ma lei è una donna, e le donne sono contorte...”

Vuole che le faccia ingoiare a forza quella bomba calorica?” sussurra indicando graziosamente la tortina avanzata.

Li ha tagliati perché le piacevano così, perché l'ha visto su qualche rivista di moda. Non centra un uomo. Non fa nulla per piacere ad un uomo. E' timida e il nostro rapporto la mette a disagio” spara a raffica facendo svanire il suo sorriso. “Sta stritolando il bicchiere.”

Non se n'è accorta. Debra umetta il labbro inferiore e osserva il bicchiere cartonato piegato su se stesso. “Un brutto vizio.”

Non è un vizio, è tensione sessuale.”

La donna solleva un sopracciglio e gli getta in faccia uno sguardo sorpreso.

I muscoli delle guance di Mark Framboise guizzano impazziti. “Lo faccio anche io, dopo ogni sua visita... con... la carta scoppiettina. Sembra che il mondo viaggi avvolto da carta scoppiettina e poliestere gommoso... non so perché ne ho sempre così tanta, in ufficio.”

Per allentare la tensione.”

Mark Framboise chiude i pugni e li riapre, passando le mani sulle cosce. “Mh...”

Debra lo segue con lo sguardo, attonita. “Sono le sette e un quarto, signore.”

Potrebbe attendermi giù, per favore?”

Debra schizza dalla sedia verso l'ascensore, batte il palmo contro la pulsantiera e si volta verso lo specchio. Poi preme il pulsante d'arresto e la sirena silenziosa accende una spia rossa nella pannello di controllo della reception. Le ci vorranno più di due minuti per riprendersi.

***

>Il cliente ha versato metà della somma e nessun cliente versa l'annualità sull'unghia in un unico assegno!<

Il suo rapporto con Deburgh si svolge telefonicamente, all'ora di cena, sempre di fronte ad un alimento di scongelare. Debra estrae la vaschetta di gelato al pistacchio e crema dal frigorifero del supermarket e sospira.

>Hai avuto una brutta giornata, bambina? Il tuo bello ti ha tirato il pacco? Il cliente ti ha maltrattato?<

No.”

>Capricci femminili?<

Istinto di sopravvivenza. “Lascia stare, era una semplice domanda.” Debra fruga nelle tasche, il cellulare incastrato contro la spalla. Deve imparare a collegare il bluetooth. Raccoglie lo scontrino del gelato, il resto e si avvia per la strada. E' venerdì sera e squadroni di amici riempiono i locali in cerca di divertimento. Le coppiette si tengono per mano ed entrano in ristoranti alla moda. E' venerdì, giorno dispari. Sono le sette di sera. Indossa un vestito corto che mette in mostra le gambe e il clima è così strano che le consente di sbarazzarsi delle calze. Due volte a settimana indossa tacchi alti per ricordarsi che non vive di solo lavoro, e per portare a spasso quelle meraviglie che giacciono quasi inutilizzate nell'armadio. Il tacco e il plateau aggiungono dieci centimetri alla sua modesta altezza stimata sul metro e settanta, ad occhio nudo. Una corta giacchetta dal taglio vivo smorza il tono romantico del vestito. Il gelato non si squaglierà, ma quando raggiungerà la destinazione sarà morbido al punto giusto.

***

L'ascensore si arresta con sibilo. Appena mette piede nel salotto, ode della musica provenire dalla stanza attigua. E' dura, frastornante, arrabbiata. Debra si ferma accanto al dipinto di arte contemporanea che non riconosce.

La borsa della palestra giace aperta vicino la porta della stanza da letto. Ha appena finito gli allenamenti ma non sembra averne avuto abbastanza. Forse la tensione era troppa. Forse lassù si sono ricordati di lei. E' un fascio di muscoli mentre flette le braccia. Le flessioni con la destra sono buoni tutti a farli. E' la sinistra che... beh, non ha problemi neanche col sinistro, pensa sentendo la bocca asciugarsi, lo sguardo catturato dal quadrato di luce che lo taglia a metà. Tutta quella fatica e lei sta per tentarlo con un barattolo di colesterolo gusto misto.

Mark Framboise la nota con la coda dell'occhio e reagisce con un gemito di sorpresa. Salta di un buon mezzo metro e la guarda, spaventato ed imbarazzato. “Sept, questo non è nel contratto!” rantola con voce ansiosa, imbarazzato fino alla cima dei capelli.

E' passato molto tempo da quando Debra ha visto un adulto arrossire in quel modo. “Speravo in un sistema di telecamere interne ma sono rimasta delusa anche stavolta” annuncia con voce ferma. “Dove trovo le ciotole e i cucchiaini?”

Non si presenti mai più in casa mia senza...”

Mi licenzi.” Debra posa il gelato sul tavolo della cucina e lo guarda con le palpebre socchiuse. “Avanti. Chiami l'agenzia e si riprenda l'anticipo. E' già capitato in passato. Vuole più pistacchio o più crema?”

Ha sentito una parola di quel che ho detto?!”

E' isterico. Per un momento, Debra rabbrividisce e si chiede se qualcuno l'ha mai visto discinto. Non può usare un'altra parola. E' nudo nel vero senso del termine, anche se ha una maglietta e un paio di pantaloncini. Succhia il pollice sporco di gelato e spinge la ciotola nella sua direzione. “Non conta sulla tabella calorica della settimana.”

Mark Framboise stringe i pugni e li passa sui fianchi. Sembra stia facendo uno sforzo enorme per riacquistare il controllo. “Entra sempre senza farsi annunciare?”

Il pinguino in livrea non svolge il suo lavoro. Mi ha lasciato passare senza fare domande e, a quanto vedo, non si è preoccupato di avvisarla.”

Bateman sa che lavora per me.”

Ma noi non sappiamo per chi lavora lui” sussurra leccando il cucchiaio che ha usato per le porzioni. Debra chiude la vaschetta e la infila nel freezer, occupata solo da una bottiglia di vodka ghiacciata. Lo guarda, stupita.

Per gli ospiti” si giustifica a bassa voce.

Alle ospiti si offre vino o champagne, signore.”

Ha sempre l'ultima parola, vero?”

Quasi sempre” risponde estraendo la bottiglia e svitandone il tappo. Quei bicchierini le danno l'idea di essere lì per bellezza. Debra li osserva con occhio critico prima di riempirli di un ditale di vodka. “In genere preferisco non bere, ma è venerdì sera e ho fatto irruzione in casa di un cliente indossando una gonna.”

Ed è seduta sul suo tavolo con le gambe accavallate. I tacchi sparano nel vuoto come coltelli acuminati. Mark Framboise la scansiona a settori, partendo dalle caviglie nude. Inghiotte e le sopracciglia tremano al centro della fronte. L'aria, in quell'appartamento, è sempre troppo poca e le maledette finestre non si aprono. Finestre che non si aprono! Trappole per topi evoluti. La sbircia mentre analizza la cucina. La segue fisicamente quando scansiona tutto l'appartamento. Solo di fronte alla sua stanza privata, chiede il permesso di entrare. Fa un cenno con la mano e la precede. “Perdoni il disordine.”

Ci sono persone che sudano come cavalli e altre che perdono acqua. Il suo cliente riesce ad essere piacevolmente asettico anche dopo ore di allenamento. “Faremo solo dei piccoli aggiustamenti, nulla di complicato. La squadra lavorerà mentre è fuori. Non avrà alcun fastidio, signore.”

Le finestre non si aprono.”

Apriranno quelle benedette finestre dopo averle dotare di vetri antiproiettile, antisfondamento, etc. Debra memorizza i punti mentalmente. “Sistemeremo qualche telecamera. Lì, lì e lì” annuncia camminando velocemente verso il salotto. “Cambi disposizione al portiere o la sorprenderò nel sonno, una notte di queste.”

Mark Framboise la segue fino all'ascensore, gli occhi inchiodati sull'orlo del vestito. “Sì, signora.”

Non mangi tutto il gelato.”

Sì, signora.”

E non mi prenda in giro.”

Debra alza le sopracciglia e spinge il pulsante di discesa. Appena le porte si chiudono, si lascia andare all'indietro. Dove sono i bicchieri di Starbucks da stritolare, quando ne ha bisogno?

***

E' lunedì, giorno di paga. Debra fa l'estratto conto alla banca e ringrazia gli dei per aver spedito sul suo cammino Mark Framboise. Cammina distrattamente fino alla limo, urta un passante e si scusa a bassa voce. Sta facendo i calcoli quell'anticipo che dovrà versare per la pasticceria, ma ha bisogno di una calcolatrice. La giacca tira un po' in vita e le scarpe nuove sono ancora strette. È una giornataccia, fra l'umidità e quell'agenda che non vuole saperne di far combaciare tutti i suoi appuntamenti.

Solo le sei e mezza, zucchero.”

Messina ha preso l'abitudine di chiamarla 'zucchero' dopo aver visto un blockbuster politicamente scorretto. “Mh” risponde, succhiando dalla cannuccia il frappè al cioccolato. Come tutti gli esseri umani, anche lei odia il lunedì. Il lunedì è troppo lontano dal we. “E allora?”

Messina allarga le braccia.

Oh, il cliente! Debra spalanca gli occhi e getta via il frappè. “Parti, che aspetti?!”

Calma, zucchero. Entra in macchina... senza sbattere la portiera” sospira trasalendo al tonfo e

posando le mani sul volante. “Ti dai troppe ansie per quell'uomo.”

Ci paga profumatamente per essere in anticipo e svegli!”

Ma non ti ha detto di saltare la colazione.”

Mangerò appena sarà al sicuro nel suo ufficio.”

Messina ha il contegno di un lord inglese, il cognome italiano e una madre che si è data molto da fare per trovargli un padre, quando era piccolo. Ha visto parecchio e ha un'opinione e un giudizio su tutto e tutti. “Ti piace, eh?”

Mi piace leggere l'estratto conto della banca tutti i mesi.”

Mh...”

Sta zitto” sussurra sperando di non arrivare in ritardo.

***

Ha visto gli operai appena uscita dall'ascensore e non ha neppure procurato la colazione. Perché la gente confonde le sei del mattino con le sette del mattino?! E' la volta buona che la licenzia. “Buongiorno, signore. Ha passato un piacevole fine settimana?”

E' scuro, e non si tratta della sindrome del lunedì. “Eccellente, Sept. Nessuna visita improvvisa nel cuore della notte.”

E gliela sta rinfilando. “Credo di aver comunicato l'orario sbagliato al caposquadra, signore. Le porgo le mie più sentite scuse. Non si ripeterà più.”

Mark Framboise non risponde, l'aggira raggiungendo l'ascensore e Debra volta su se stessa con un minuscolo sospiro. Tiene le braccia dietro la schiena e il mento alto. A metà della discesa, il cliente pigia il pulsante di arresto e la donna lo guarda. L'aria si fa irrespirabile in meno di un tre secondi.

La limo è all'entrata?”

Sì, signore.”

Si è mai resa conto della distanza che percorre tutti i giorni?”

Farebbe prima a piedi, pensa guardando la pulsantiera e la sua aria persa. “Vuole fare una passeggiata, signore?”

Mi piacerebbe molto, Sept.”

Sa che non posso permetterlo.”

Non mi aspettavo nulla di diverso” sussurra spingendo nuovamente il tasto di discesa. “Il suo compenso proviene dai fondi monetari della Società per cui lavoro.”

Tecnicamente appartengo a loro.”

Tecnicamente, sta prestando un servizio alla Società” annuncia sorpassando la reception e facendo appena un cenno al portiere. “Capisce qualcosa di finanza?”

> Stiamo uscendo< Ma che ha da correre in quel modo? “Tengo i risparmi sotto il materasso, signore.”

Messina apre la portiera con un sorriso elegante e rispettoso. Il cliente lo nota appena e si infila in macchina. Debra lancia occhiate tutto attorno a se e apre la portiera dall'altro lato. Appena dentro, Framboise l'aggredisce con una nuova domanda.

Si è mai chiesta come funzionano i test di affinità dei siti internet di incontri?”

No.”

Le risposte vocali delle applicazioni nei cellulari con tecnologia Android?”

So a malapena accendere il bluetooth.”

Sono un teorico finanziario, Deb. Prevedo gli andamenti del mercato studiando gli algoritmi...” Un'occhiata in tralice lo ferma dal proseguire nella spiegazione. “Il lavoro mi costringe a vivere nell'ombra, Sept. La società paga fior di milioni perché resti vivo e serva un unico padrone.”

Clausole vessatorie in caso di uscita forzata?”

L'unica uscita forzata prevista è il decesso, Sept.”

Mh. Quindi loro la possiedono e la comandano a bacchetta” mormora un po' spaventata dalla confessione. “Democratico.”

Le persone reagiscono diversamente, quando sono obbligate ed indirizzate. La scelta non è mai un bene, la scelta è malvagia. Il cinquanta per cento delle volte, una persona opta per la soluzione peggiore in piena consapevolezza. Noi diciamo loro cosa fare e tutti ne traggono beneficio.”

Sta affermando che le persone si auto-puniscono...”

Siamo certi di meritare il peggio che il mondo ha da offrire, per l'assurdo e ridondante pensiero che l'uomo deve soffrire per elevarsi.”

Non mi sento elevata quando faccio qualcosa che non mi piace.”

Eppure crede di doverne sopportare il giogo, per raggiungere la meta.”

A volte è necessario...”

Stronzate.”

Sta seguendo lo schema che tanto disprezza, signore.”

Loro mi danno quello che voglio, in cambio chiedono un servizio. La rispettiva volontà è appagata.”

E questo la rende felice, signore?”

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: kannuki