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Autore: JenniferMeryl    27/02/2013    1 recensioni
[Dal Capitolo 1]

Jennifer Meryl,dal distretto 12,viene sorteggiata alla mietitura.Nessun volontario.E il distretto 12 crede già di aver perso la sua migliore rivendita di fragole,pesce e selvaggina fresca.Tutto sembra crollare sotto il peso di questi giochi,e questa cosa a Jennifer non va bene.Per niente.Ecco perchè si impegnerà a vincere:per portare avanti qualcosa che un giorno smuoverà il mondo.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO I--MIETITURA

 Mietitura.Il giorno più triste dell'anno.C'è un caldo terribile,lì fuori.Forse questo è uno dei motivi per cui sono solo in biancheria intima.Ma non ho molto tempo per pensarci,perchè ho delle cose da fare,e sono tante.Mibutto giù dal letto,gettando un'occhiata distratta al gran pezzo di vetro che sarebbe lo specchio.I capelli biondi sono perfettamente in ordine,chissà come.Forse anche loro anno paura della mietitura.Infilo un paio di pantaloni neri,una maglia in tinta a mezze maniche e gli scarponi da caccia,afferro un ssacco di iuta e mi avvio a quella che tecnicamente dovrebbe essere la recinzione elettrificata 24 h su 24,ma che invece è silenziosissima.Mi ci infilo sotto,pasando per uno dei tanti-troppi-punti deboli nel filo metallico e mi ritrovo nel prato coperto di erde  e denti di leone.Sono Jennifer,Jennifer Meryl.Ho quattordici Anni.Vivo nel distretto 12,dove si muore di fame,ci si conosce tutti e nemmeno tu sai di chi ti puoi fidare.Il distretto 12 si trova nella regione di Panem,che c'è al posto di quello che una volta chiamavano ''Nord America''.Ci sono 12 Distretti in tutto,e Capitol City è una sottospecie di grande capo onnipotente che ci governa tutti.Tutti odiano Capitol City,tranne il distretto 2 e il distretto 1,che sono i leccapiedi della grande città.Questo è quanto,per la lezione di storia odierna.Tanto a nessuno importa,della storia di Panem.Sospiro,prendo il secchio di legno nascosto nella cavità di un albero,riempendolo di denti di leone.Con questi ci verrà una buonissima zuppa.Vado un po' più avanti,dirigendomi verso la foresta.Lì vicino,c'è un pezzettino di erba dove,chissà come,crescono ciliegie e fragole.Ne infilo una bella manciata nel secchio e faccio dietrofront.Mi sto avvicinando troppo al bosco,a mio parere.Sono una fifona,ebbene sì.Sono di nuovo alla recinione e,con un po' di difficoltà riesco a tornare al sicuro.Entro in casa,e trovo i miei genitori e mio fratello John già belli puliti e in ordine.Quanto tempo sono stata via?
''Tesoro,ci hai messo due ore!Devi fare attenzione,se ti prendono i pacificatori sono guai!''
Dice mia madre,in tono stridulo.Sbuffo,per poi andare in ''bagno'':una piccola stanzetta con una gigantesca tinozza a mo' di vasca da bagno.Ora è riembita di acqua calda.So' che è per me.Mi spoglio e ci entro dentro,strofinandomi per bene.Oddio,odio,odio il giorno della mietitura,Trovo idiota il fatto che bisogna mettersi in ghingheri per firmare la propria condanna a morte.Che senso ha?Dopo una ventina di minuti,esco dalla ''vasca'' e mi avvolgo in un telo di cotone preso al Forno,ma non assorbe per nulla.Almeno copre.In camera mia,c'è a attendermi un bel vestitino bianco con una fascia nera in vita.Molto carino.
''Sai,ce l'ho dai tempi della pasticceria,quello''
La voce di mia madre mi fa sobbalzare.Mi volto,incrociando il suo sguardo triste.
''E' per me?''
La mia risposta è atona,la mia espressione indecifrabile.
''Sì.Fai in fretta a metterlo,così poi possiamo andare.''
Con queste parole termina la conversazione ed esce.Sospiro,mentre infilo il vestito.E' carino,bianco latte,con dele spalline spesse e una fascia nera appena sotto  il seno.Trovo anche delle scarpetto nere,vicino al letto.Le infilo e i sciolgo i capelli sulla schiena.La ragazza nello specchio,è decisamente più carina di me.Perchè non sono io.Io sono in vacanza nel prato,nascosta su un albero aspettando che la mietitura finisca.Usciamo tutti in silenzio.io mia madre e mio fratello,e raggiungiamo la piazza,dove la tensione è così densa che la si potrebbe tagliare con un coltello,e forse non sarebbe nemmeno utile un coltello.Una scure andrebbe meglio.Sono in schiacciata in mezzo ad alcune ragazze della mia età,mentre aspettiamo di sapere chi sono i due sfortunati che verranno gettati da qualche parte ad uccidersi.Guardo dall'altro latom della piazza,e i miei occhi si fissano sulla capigliatura castana di Ian.Lui si volta e mi sorride.Il mio migliore amico è lì con me,e mi protegge dallo scempio che Capitol City chiama Hunger Games.Una figura alta e magra con una parruca rosso fuoco,un rossetto in tinta e un tubino arancione fa la sua comparsa.E' disgustosa.Ian la pensa allo stesso modo,perchè finge di vomitare.Ridacchio sotto i baffi,cercando di non farmi scoprire.La donna dice di chiamarsi Trilly,che è felicissima di essere lì e poi ci parla degli Hunger Games.Come se non la conoscessimo tutti la storia.Più di sett'antanni fa regnava la pace(o almeno così dicono) e un gruppo di pazzoidi si rivoltò contro Capitol City,però persero,purtroppo.12 distretti assoggettati e 1 distretto distrutto.Capitol City decise che,come pegno per i distretti,ognuno avrebbe dovuto offrire cpme tributo un ragazzo e una ragazza tra i dodici e i diciotto anni,che sarebbe stato gettato in un'arena a combattere fino alla morte.Letteralmente.I bambini lì dentro morivano.Tutti tranne uno,che veniva ricoperto di gloria e ricchezza.
''Vediamo un po' chi è il giovane uomo dell'anno!''
Questa è la voce squillante di Trilly che infila la mano nella boccia di vetro a sinistra.Ho paura che sia il nome di John ad essere scelto.Inizio a pregare per lui.Spero con tutte le mie forze che venga risparmiato.Ma il nome sulla strisciolina di carta sorteggiato da trilli non riporta il nome ''John Meryl''.Riporta quello di ''Ian Briel''

  
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