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Autore: ProngsPadfoot    27/02/2013    2 recensioni
E in quella notte capimmo che l'amore, ogni giorno, era sempre di più.
E, mentre un altro tuono squarciò per la seconda volta l'aria, brillarono nell'oscurità due anelli d'oro, infilati nelle nostre dita intrecciate.
"Riccardo e Beatrice"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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In una notte di mezzo inverno.
 
A te, Riks...
TI AMO!

Mi stiracchiai leggermente e strusciai i piedi infreddoliti contro i tuoi caldi.
Faceva freddino quella notte, fuori il tempo infuriava e non bastava un piumone e un coperta appoggiata sopra per farmi smettere di tremare.
Ti girasti verso di me, abbracciandomi stretta e infondendomi tutto il calore necessario, quello che c'era sempre stato per far crescere il nostro amore, giorno dopo giorno.
Ti guardai negli occhi e vidi tutto quello che avevo sempre sognato; il tuo viso appoggiato al cuscino che odorava di te, il profumo più buono del mondo,il sorriso furbetto e sfacciato e gli occhi che splendevano nella notte color ebano.
Mi spostasti quella ciocca di capelli per accarezzarmi lievemente la guancia e rabbrividii senza ragione.
Mi abbracciasti ancor di più, spingendomi sempre di più verso di te, accarezzandomi tutta, baciandomi l'incavo del collo che profumava solo di te, da anni ormai.
Un fulmine squarciò l'aria malsana dall'esterno e passetti felpati risuonarono nel corridoio della casa.
"Tac, tac, tac" come il suono della nostra vita insieme, scandiva il passo dell'ora, dei minuti, dei secondi, di quanto ancora dovevamo vivere, vivere assieme.
Un rumore sordo fece scricchiolare il letto.
Ci girammo piano perché sapevamo, oh se sapevamo... il temporale l'aveva sempre spaventato a morte...
"P-apà" un suono confuso, allo stesso tempo chiaro e limpido, fece alzare finalmente il tuo viso e lo fissasti verso quella figurina piccola, impacciata ma allo stesso tempo sicura di sé...
Ti adorava, e così era stato da quel giorno in cui tu lo presi in braccio per la prima volta, il tuo sorriso, la nostra emozione...
Eri il suo eroe, il suo modello da seguire e da imitare, ogni volta che la mamma si arrabbiava e non sapeva cosa fare e il papà lo aiutava.
Ogni volta che faceva una marachella delle sue e con il tuo aiuto riusciva sempre a farla franca.
Lo presi in braccio e lo misi bene sotto le coperte, al caldo.
Tu mi guardasti negli occhi e, dopo aver scoccato un bacio sulla guancia al nostro bimbo, mi diedi un semplice bacio sulle labbra.
"Ti amo" mi dissi, così sempre guardandomi negli occhi e ridendo, ridendo come l'uomo più felice del mondo.
E in quella notte capimmo che l'amore, ogni giorno, era sempre di più.
E, mentre un altro tuono squarciò per la seconda volta l'aria, brillarono nell'oscurità due anelli d'oro, infilati nelle nostre dita intrecciate.
"Riccardo e Beatrice"
   
 
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