Anime & Manga > Pokemon
Ricorda la storia  |      
Autore: f9v5    27/02/2013    5 recensioni
[Sommeliershipping, Spighetto x Burgundy] [post anime]
-Che posso dire, Burgundy: hai saputo miscelare la giusta dose di forza e reattività per creare un incontro dal sapore forte e piacevole, un miscuglio di sapori preparati nel modo giusto e ben serviti.-
Avrebbe dovuto sentirsi soddisfatta nel sentirgli dire quelle parole; stava riconoscendo il suo valore, la stava reputando al suo stesso livello.
Allora perché ogni sua parola gli faceva male?
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Spighetto
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Coraggio Darmanitan, MARTELPUGNO!-
All’ordine dell’allenatrice il pokemon che ricordava una bambola daruma agì prontamente; circondò il pugno e lo abbatté violentemente sulla scimmietta verde, scagliandola a terra.
La ragazza dai capelli viola trattenne a fatica un gesto d’esultanza: forse quella sarebbe stata la volta buona, forse avrebbe finalmente battuto il suo odiato rivale, forse avrebbe finalmente smesso di considerarla solo come intenditrice di pokemon e avrebbe cominciato a guardarla con occhi diversi.
Un attimo? Quell’ultimo pensiero che diavolo voleva dire?
Agitò rapidamente la testa per scacciarlo via.
Non le importava niente di come la guardava lui, voleva solo sconfiggerlo.
-E’ il momento del colpo di grazia: Darmanitan, LANCIAFIAMME!-
Il pokemon obbedì all’istante, scagliando un’immensa quantità di fiamme a alta temperatura verso la scimmietta, ancora a terra dopo il colpo precedentemente subito.
Considerato lo svantaggio del tipo, quella mossa avrebbe potuto rivelarsi fatale.
Il ragazzo tuttavia continuava a sorridere tranquillo(quel sorriso aveva il grande effetto di mandarla in bestia), come se si fosse aspettato quella mossa.
-Pansage, FOSSA!- e così il pokemon d’erba sparì rapido sotto terra, mandando a vuoto l’attacco dell’avversario.
Ma non era una stupida, sapeva come rispondere a una tale azione.
-Darmanitan, MARTELPUGNO SUL TERRENO!-
Era fin troppo facile, stava pensando, che non si aspettasse davvero questa sua mossa?
Il rimbombo dei pugni del pokemon di fuoco causò una scossa talmente potente da scagliare Pansage fuori dal terreno e lanciarlo in aria.
Spighetto si lasciò andare ad un sorrisetto di soddisfazione, era andata come previsto.
-Pansage, SOLARRAGGIO!- ecco cosa mirava di fare: la forza dell’attacco del suo pokemon lo aveva scagliato così in alto da permettergli di assorbire molta più luce solare, così il suo attacco sarebbe stato più potente.
Certo, era poco efficace su un tipo fuoco come Darmanitan, ma anche lui era stremato, quindi avrebbe potuto crollare se colpito.
Non l’avrebbe permesso -Darmanitan, FUOCOPUGNO!-
Il pokemon daruma infiammò il pugno destro e saltò all’altezza di Pansage.
Darmanitan sferrò il pugno, Pansage scagliò il raggio.


KA-BOOM!


Entrambi i contendenti dovettero coprirsi gli occhi per non restare abbagliati dalla luce dell’esplosione.
Dal polverone sollevatosi in aria ne uscirono, in caduta, entrambi i pokemon, i quali cadevano verso il terreno a gran velocità…era un pareggio?
No!
Darmanitan riaprì gli occhi, si stabilizzò e atterrò in piedi, discorso diverso per Pansage, che si schiantò al suolo.
La scimmietta verde non si rialzava, voleva dire solo una cosa.
-Pansage non può più combattere. L’incontro viene vinto dalla sfidante Burgundy!- annunciò Chicco, il fratello di Spighetto, che aveva fatto da arbitro; il terzo fratello, Maisello, si limitò ad annuire soddisfatto per il bello spettacolo a cui aveva assistito.
Ovvio dire che Burgundy fu la più contenta di tutti lì; la ragazza corse ad abbracciare il suo Darmanitan e a complimentarsi con lui per la vittoria.
Finalmente aveva raggiunto il suo obbiettivo: aveva battuto Spighetto ad una battaglia.
Ora il verde avrebbe provato la rabbia che lei stessa aveva provato in passato, quando l’aveva umiliata più volte.
-Allora Spighetto, non hai niente da dire?- ritirò il suo pokemon nella sfera e si voltò ghignante verso il suo rivale, che a sua volta aveva ritirato il suo Pansage, non prima di averlo ringraziato per l’impegno, che di certo non era mancato.
Si avvicinò a lei sorridente(la cosa avrebbe dovuto darle fastidio, eppure non ci badò).
-Che posso dire, Burgundy: hai saputo miscelare la giusta dose di forza e reattività per creare un incontro dal sapore forte e piacevole, un miscuglio di sapori preparati nel modo giusto e ben serviti.-
Avrebbe dovuto sentirsi soddisfatta nel sentirgli dire quelle parole; stava riconoscendo il suo valore, la stava reputando al suo stesso livello.
Allora perché ogni sua parola gli faceva male?
-Bisogna riconoscerlo, sei destinata a fare strada come intenditrice di pokemon!- il verde diede inconsapevolmente il colpo di grazia.
Intenditrice.
Intenditrice di pokemon.
Solo in quel modo riusciva a vederla? Un’intenditrice che voleva migliorare il suo potenziale giudiziario?
-Intenditrice di pokemon…SOLO QUESTO SONO PER TE?!-  gli urlò contro tutto il suo rancore.
Poteva essere un bravo intenditore, tutto quello che gli pareva, ma sapeva anche rivelarsi crudele.
Senza dargli il tempo di chiedere spiegazioni, la ragazza gli voltò le spalle, uscendo di corsa dalla palestra.
Lui restò pietrificato a fissare la porta da cui era uscita.
L’aveva ferita, solo in quel momento se ne rese conto; no, non poteva averlo permesso, era l’ultima cosa che avrebbe voluto.
Sarebbe rimasto fermo per ore a sentirsi in colpa, ma venne ridestato dai fratelli, che gli poggiarono una mano sulla spalla a testa.
-Fratello, l’hai fatta grossa!- annunciò Chicco, col tono di chi ti fa una predica ma ti sta anche consolando.
-Dai, valle a parlare, cerca solo di non compromettere ulteriormente le cose.- lo incoraggiò Maisello dandogli una leggera spinta.
 
 
Non aveva dovuto faticare molto per trovarla, anzi dovette solo uscire dalla palestra che la trovò appoggiata al muro con le braccia incrociate e un’espressione che dire accigliata sarebbe sembrato riduttivo.
Le si avvicinò sorridente, ma venne completamente ignorato.
-Tutto a posto?- uno sbuffo da parte di lei, nient’altro.
-Immagino che tu sia arrabbiata con me ora; cioè, più del solito sarebbe giusto dire.- le disse mettendosi una mano dietro il collo, lievemente imbarazzato.
Lei gli voltò le spalle.
La solita testarda, pensò, non che si aspettasse che lei gli avrebbe reso le cose facili.
-Sai, tutto questo mi fa tornare in mente la prima volta che ci siamo incontrati.- annunciò lui, lo sguardo più spensierato e atto a rivangare il passato.
Non poteva capirlo dato che gli stava voltando le spalle, ma aveva destato il suo interesse, ma non gli avrebbe dato la soddisfazione di vederla.
-Anche quella volta la situazione era più o meno la stessa, la differenza è che stavolta hai vinto tu e non io.- ridacchiò leggermente nel notare quel dettaglio, all’apparenza così importante e invece tanto superfluo. -In entrambi i casi, però, in te è scattato qualcosa a causa delle mie parole, però voglio confessarti una cosa: non mi pento di averti giudicato in quel modo quella volta.-
Oh, fortuna che era voltata, o avrebbe visto la furia cieca nel suo viso.
Con che coraggio le veniva a dire quelle parole, per di più con tanta naturalezza?
Ci penso lui stesso a spiegarsi, prima che lei potesse saltargli addosso -Voglio dire, mi dispiace per il modo in cui ti ho giudicato, credo di essere stato troppo duro e ti chiedo scusa; certo non so quanto possano interessarti dopo tutti questi anni, eheh. Comunque, analizzando le cose, sono contento perché così…ho avuto modo di rincontrarti.- ammise leggermente titubante, spiazzandola.
Come sempre, lei dovette ringraziare l’essere di spalle, perché temeva di essere arrossita a quella confessione.
-Se tu avessi vinto, avresti proseguito il viaggio come allenatrice e non ci saremmo più rivisti e confesso che ne avrei sofferto. Non immagini quanto fui contento di scoprire che eri diventata un’intenditrice di pokemon, le nostre strade erano collegate, seppur dal tuo sporadico desiderio di vendetta nei miei confronti. Ho sempre pensato che tu avessi un grande potenziale, che fossi speciale. Da cosa l’ho capito? Dai nostri incontri passati; ogni volta ho potuto notare che ti fortificavi, eri in grado di miscelare sempre più precisamente gli ingredienti del tuo essere, arrivando a creare un impasto armonioso e saporito; ti sei sempre migliorata per arrivare al tuo obbiettivo, ne è la prova il fatto che oggi, dopo tutti i tuoi sforzi, sei riuscita a battermi. E non pensare che poco fa mi riferissi solo alle tue abilità di intenditrice, che comunque sono notevolmente migliorate; ho detto che avresti fatto strada perché sono fermamente convinto che tu ne abbia le capacità, ma è di come sei migliorata in tutta te stessa che sono veramente felice!-
Un discorso sincero e fatto col cuore, Spighetto aveva cercato di essere il più chiaro possibile, non voleva che lei fraintendesse qualcosa.
Eppure lei continuava a dargli le spalle, non accennava a rispondere o a fare movimenti.
Per un attimo temette che non gli avesse creduto.
-Ah, certo adesso dici così, ma è tutto un siparietto che stai tirando su per nascondere l’amaro sapore della sconfitta.- recitò lei in tono arrogante, fintamente arrogante.
Finalmente si rivoltò per guardarlo e gli puntò il dito contro, in tono di sfida -Quello di oggi, mio caro Spighetto, era solo un assaggio! La prossima volta ti umilierò a tal punto che mi implorerai in ginocchio di avere pietà di te. Bè, che posso aggiungere, Au Revoir!-
Mentre osservava la viola che si allontanava, il verde non trattenne un sorriso.
“La solita Burgundy. Sta tranquilla, ti aspetterò!” pensò, osservando la sagoma di lei che si allontanava.
“Sei uno stupido Spighetto…sei il mio stupido!” pensò, senza riuscire a trattenere un sorriso.
Lei sarebbe tornata, lui l’avrebbe aspettata. 
  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: f9v5