La sera prima avevo litigato con mio fratello , Isaac , e visto che come ogni sera avremmo dovuto subirci i maltrattamenti di nostro padre avrei avuto bisogno di lui e questo mi dava noia quindi decisi di andare a dormire da una mia amica.
Feci la solita routine solo non in casa mia e senza qualche livido in più.
Il padre di Amy ci accompagnò a scuola. Passò tutto liscio , giornata semplice e veloce.
Salutai Amy all’uscita di scuola e rientrai dentro , percorsi i lunghi corridoi della mia scuola arrivando in biblioteca dove mi fermai a fare i compiti, nostro padre voleva che io e Isaac tornassimo a casa insieme quindi dovevo aspettare che lui finisse gli allenamenti di lacrosse. Passò una mezz’oretta circa e mi sentii toccare alla spalla , erano due agenti della polizia … COSA VOLEVANO DUE AGENTI DELLA POLIZIA DA ME?
X:Sia dovresti venire in centrale con noi , dobbiamo interrogarvi!
IO: Ehm … si okkey ; cosa è successo?
X: Non lo sai?
IO: Cosa dovrei sapere?
X: No niente te lo dirà tuo fratello , sai dirci dov’è?
IO: Si , al campo ad’allenarsi.
X: Va bene , seguici.
Li seguii, mi fecero entrare in macchina mentre andarono a prendere mio fratello.
Quando entrò presi gli auricolari e ascoltai la musica, non gli rivolsi parola.
X: Isaac perché non glielo dici tu a tua sorella?
Isaac: Non qui.
X: Come preferisci.
*parlano Scott e Stiles *
Scott :E’ lui il licantropo.
Stiles: cosa? Ma oggi c’è il plenilunio ?
Scott: Stiles,dobbiamo fare in modo che esca.
Stiles: Esatto , te la fai tutta facile…
*parla Sia*
Arrivammo alla centrale e fecero entrare prima me. Mi chiesero dove ero ieri sera e tutte altre domande di questo genere , mi dissero che come alibi stava in piedi ma che dovevano sentire le testimonianze dei genitori di Amy. Entrò Isaac e dopo ci portarono in cella.
Isaac: Che potreste metterla in una cella differente dalla mia , o direttamente in un'altra stanza o anche proprio portarla in un’altra stazione di polizia?
X: Non ci chiedere troppo, accontentatevi di condividerla.
Isaac entrò e si sedette, io mi misi dall’altra parte.
IO: Insomma cosa mi dovevi dire?
Isaac: Vuoi una cosa risposta semplice e diretta o ti devo spiegare tutto?
IO: Fai un cosa semplice e diretta.
Isaac: Si , allora … non è facile da dire però! Insomma nostro padre è morto.
Io lo guardai con una faccia perplessa e spaesata , Isaac mi disse di andare da lui e io feci ciò che disse. Mi abbraccio forte forte e io ricambiai. Dopotutto non riuscirò mai a essere arrabbiata con lui, era come un fratello per me , ormai da quando avevo 4 anni mi avevano adottata e tutti i momenti peggiori gli ho passati con lui , le botte , le sere insonni e le punizione. Isaac si girà verso di me.
Isaac: Dobbiamo trovare il modo di farti cambiare cella, il più lontano dalla mia , non voglio farti del male ma di sicuro perderò il controllo e potrei anche ucciderti.