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Autore: stylesvojce    27/02/2013    2 recensioni
Si erano trovati per caso, all’improvviso. Nessuno dei due si sarebbe aspettato di arrivare a provare sentimenti così forti per l’altro. E chi se lo sarebbe mai aspettato che anime così diverse si assomigliassero profondamente?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Justin, basta!” urlò la ragazza, cercando di sfuggire al ragazzo che la teneva stretta al suo petto. Riuscì nel suo intento e si allontanò da lui. Prima di girarsi lo guardò trattenendo le lacrime, prima di afferrare la maniglia della porta. Ma non riuscì ad aprirla e percepì il petto del suo ragazzo toccarle la schiena. Sentiva il suo respiro pesante sfiorale leggermente  il collo, provocandole brividi che crescevano lungo la schiena. Il possente braccio del ragazzo provò a voltarla, ma lei lo prese per le spalle e lo spinse via, così da aumentare la distanza fra di loro.
 
Si erano trovati per caso, all’improvviso. Nessuno dei due si sarebbe aspettato di arrivare a provare sentimenti così forti per l’altro. Ma ora si appartenevano. Entrambi avevano donato all’altro tutto quello che possedevano. Si completavano a vicenda, creando un strano rapporto tra amore e odio, che era unico. E chi se lo sarebbe mai aspettato che anime così diverse si assomigliassero profondamente?
 
Lui la afferrò saldamente per i polsi, facendo uscire un sospiro dalle labbra della ragazza, per quanto forte fu la sua presa. Poi fece aderire velocemente i loro corpi. “Tu non vai da nessuna parte.” Disse Justin, facendo incontrare i suoi occhi color nocciola con quelli celesti della ragazza. Ellis ora lo guardava senza capire cosa l’attirasse di quel ragazzo. Non riusciva capirlo perché non c’era qualcosa in particolare. Non c’era un motivo, un perché. Lei lo amava e così doveva essere. 
“Justin..” mormorò la ragazza guardando a terra, quando sentì una piccola lacrima rigarle il volto, ormai stravolto da quella situazione.
“ Sono un coglione, lo sai.” sussurrò asciugandole la lacrima con il pollice. Cercò la mano di lei, ma quest’ultima la allontanò non volendo avere nessun tipo di contatto. Non voleva perché sapeva che sennò si sarebbe distrutta quella barriera che la aiutava a fingere di avere forza in quel momento.
 “Ti prego, io…io ho bisogno di te.” pronunciò piano il ragazzo mentre la sua voce si affievoliva sempre più sino a scomparire. 
“Mi hai tradita! Ti ho visto baciare quella ragazza!” gridò la ragazza raccogliendo tutta la sua dignità, staccandosi da lui.
“Mi è saltata addosso, hai visto anche te!” disse cercando di calmare quella che sperava fosse ancora la sua ragazza. Provò a toccarle i capelli che tanto amava, ma lei per la prima volta da quando stava  con lui, fu abbastanza veloce da bloccargli la mano.
 “ Ciao, io me ne vado.” disse secca la ragazza che desiderava uscire al più presto da quella casa e dimenticarsi tutto ciò che riguardava il ragazzo.  Allora sollevò la borsa che aveva lasciato cadere quando Justin le aveva stretto i polsi, fino a frale quasi male; poi si diresse per la seconda volta verso l’uscita della stanza. Ma lui la bloccò ancora attirandola a sé, premendo sulla parte bassa della sua schiena per tenerla vicina e non permetterle di scappare.
 
Aveva un atteggiamento ossessivo nei confronti di Ellis. Si poteva considerare un aspetto positivo perché lei si sentiva amata da lui. Ma è inutile dire che era maledettamente geloso di qualunque ragazzo tentasse di avvicinarsi a lei. Era sua. Solo lui aveva il diritto di baciarla, tenerla fra le sue braccia, fare l’amore con lei, guardarla o semplicemente pensarla. Era tutto quello di cui aveva bisogno. Lei era la sua parte più bella, lo rendeva migliore. Gli aveva insegnato tutti i modi in cui si poteva amare una persona. E adesso capiva che a loro due non si poteva paragonare nessun altro.
 
“ Lasciami andare.” ribattè lei scandendo le parole. Non era mai stata così ‘dura’ con lui; di solito era lei quella che si sentiva debole e inferiore se comparata al suo ragazzo.
“Tu non te ne andrai.” ordinò con voce bassa, segno che ora si stava arrabbiando. Lo si intendeva dai suoi occhi che si erano raffreddati. Non trasmettevano più quello che ci aveva sempre trovato Ellis.
“Non rendere la situazione peggiore, di quello che è già.” trillò la ragazza che ormai faticava a trattenere le lacrime, intanto che gli occhi le bruciavano dal dolore e dalla rabbia.
“Ellis.” le soffiò dietro l’orecchio, prima di lasciarle un bacio su quel punto sensibile.
“Smettila  Justin, per favore.” Supplicò la ragazza mentre allontanò il ragazzo costringendolo a sollevarsi da lei. Non aveva mai reagito in quel modo con lui, che era la cosa migliore della sua vita, ma anche la peggiore.
 
E lei ,invece, era così timida, così bella, così semplice, così innocente. Certe volte aveva timore di sfiorarlo perché aveva paura di quello che avrebbe potuto provare, sentendolo così suo. Non si capacitava di quanto lui ora fosse importante per lei. E non voleva farlo. Non voleva ammettere quella verità che tanto la faceva stare male. Perché a lui ci teneva fino a stare male. Lui era il suo ossigeno. L’aveva aiutato ad amarla senza nemmeno accorgersene.
 
“Te lo ripeto per l’ultima volta.” disse il ragazzo, mentre faceva in modo che svanisse la distanza che li divideva.
“Tu resti qui, con me. Non te ne vai adesso e non te ne andrai mai. “ continuò e lei si rese conto ancora una volta di quanto fosse possessivo.  Non sapeva bene che cosa fosse scattato in lei, ma aveva perso tutte le ragioni che aveva per rimanere lì ad ascoltarlo. Così, tutto in un momento si staccò da lui.
“Basta, io non ci riesco.” sussurrò. Finalmente scoppiò a piangere, dopo essersi trattenuta per tutti quei minuti che le erano apparsi un’eternità. Scese le scale correndo, con la vista appannata.
“Dove cazzo stai andando?” sentì urlare da sopra Justin, che ora temeva seriamente che lei scappasse da lui. Ellis udiva l’avvicinarsi rapido dei passi di quello che non sapeva se era ancora il suo ragazzo. In quella ricerca disperata del loro amore si sentivano entrambi tristi, stanchi, vuoti.
Quando lui le fu abbastanza vicino, la strattonò per un braccio in modo da farla voltare nella sua direzione. Quel gesto fece gemere Ellis , che ancora tentava di nascondere il dolore che la stava invadendo.
“Cosa vuoi?” le urlò lei, adesso che era così vicina ad allontanarsi da lui.
  “Porca puttana Ellis!” e adesso anche lui che per tutto quel tempo aveva cercato di mantenersi tranquillo per lei, iniziò a fra notare cosa realmente stesse provando.
 “ Cosa fai? Ora mi urli anche  contro?” chiese lei che si sentiva ancora più umiliata e insignificante. Lui si accorse di quello che stava facendo con l’unica donna che aveva davvero amato.  Lui non voleva farla soffrire.  E lei sapeva benissimo che era l’ultima cosa che avrebbefatto.
 “I-io non volevo, m-mi dispiace. “ mormorò sapendo quanto fosse fragile la ragazza.
“Perché l’hai fatto?” dopo quella domanda lui alzò gli occhi verso di lei, sperando di incontrarla nei suoi. Le si avvicinò e questa volta non venne respinto; ma per accertarsene le sfiorò la guancia.
“Scusami, sono  una testa di cazzo.” ma lui sapeva di scusarsi per una cosa che non aveva fatto. Era stata solamente colpa di quella ragazza che l’aveva baciato. Se lei fosse stata lì ora, Justin non avrebbe esitato a gridarle contro quanto stesse male, solamente per colpa sua. Continuò a sussurrarle all’orecchio che gli dispiaceva, che lui non voleva. Dopo di che fece intrecciare le loro mani. Ellis abbassò Il viso mentre provava a respingere le lacrime che minacciavano di uscire. Lui se ne rese conto. Non avrebbe mai voluto far stare male una ragazza, tanto meno la sua ragazza.
“Tu sai di essere l’unica per me.” mormorò pianocontro la pelle della ragazza. Appoggiò delicatamente la sua fronte su quella di lei. Voleva sentirla vicina.
 "Perché l’hai baciata?” gli chiese timidamente, accarezzandogli il dorso della mano.
“ Quando mi ha baciato non ho provato nulla.” disse facendo sentire lei un po’ più sollevata. Ma non riuscì a parlare, perché lui ricominciò.
“ Pensavo a te, a quello che avresti potuto pensare vedendomi con quella. Perché  il pensiero di perderti mi distr..” non completò la frase perché la sua voce era rotta da silenziosi singhiozzi.
Quella ragazza gli aveva fatto vedere il mondo in maniera differente. Era la sua luce. Nessuno era mai stato così con lui. Ellis era dolce e si prendeva cura di lui, rispetto a quello che avevano fatto tutti gli altri. Justin aveva sempre temuto di perderla, ma mai come in quel momento. Perderla significava smettere di essere quello che eradiventato, solo grazie a lei.
 
La ragazza gli accarezzò lentamente una guancia, cercando di calmarlo. Si era accorta di quanto lui fosse essenziale  per lei.  Avevano avuto paura di non appartenersi  più.
“ T-tu non mi p-perderai.” balbettò  la ragazza alzando il capo per guardarlo negli occhi.  Justin non resistette e la strinse tra le sue braccia, mentre lei gli avvolgeva il torace più forte che poteva. Le lacrime della ragazza bagnarono la sua maglietta. Lui le accarezzò dolcemente i capelli, stringendolo il bacino provando a rassicurarla. La ragazza strinse le dita nella pelle del ragazzo, da sopra il tessuto del suo indumento.
“Calma, piccola.”  disseconvincendo più sé stesso che Ellis.
“ Non succederà  mai più, te lo prometto.” soffiò sui suoi capelli, prima di baciarle la fronte. Ma nonostante quell’abbraccio così intimo, Justin aveva paura che la ragazza non fosse più sua. Prese il suo viso tra le mani, baciando le lacrime che segnavano il suo volto così bello. Lei accennò un sorriso.
“Sei ancora la mia ragazza, vero?”  chiese il ragazzo che dopo deglutì  rumorosamente, temendo la risposta. Lei era rimasta spiazzata. Aveva sentito un vuoto allo stomaco capendo tutta la sofferenza che c’erano in quelle parole. Lei non voleva farlo stare male. Annuì fissandolo negli occhi, che si illuminarono, dopo aver inteso la risposta. La avvolse di nuovo tra le sue braccia, questa volta con molta più forza perché ora sapeva che era ancora sua.
“Posso baciarti?” chiese poi. Aspettava il momento di baciarla, lo attendeva con ansia.
“Si.” fu la flebile risposta di Ellis. Justin non se lo lasciò ripetere due volte e la attirò a sé, stringendole la vita. Poi le sfiorò le labbra con le sue come a chiedere il permesso. Fu lei che agganciò le mani intorno al collo di lui e lo tirò a sé premendo le labbra sulle sue. Lui sorrise sulla bocca di Ellis. Approfondirono il bacio ritrovandosi dopo tutto quei minuti di interminabile angoscia.
 
Ora erano ancora l’uno nell’altra. I loro corpi combaciavano perfettamente.
 
“Nessuno e niente ti porterà via da me.” sussurrò lui sulle labbra della ragazza prima di lasciarvi un dolce  bacio.
“Sei mia.” riprese. Ellis gli sfiorò la guancia con la punta del naso, prima di lasciarvi un lungo bacio.
“Sono tua.” disse lei sorridendo. Lui ricambiò il gesto.
“Ti amo.” sussurrarono insieme, una sulle labbra dell’altro.
  
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