Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: thecinu    27/02/2013    3 recensioni
“Ti è mai capitato di fare promesse, a volte, quasi impossibili, e poi magari realizzarle?
Magari, nel momento in cui prometti una cosa, è un momento di gioia e totale euforia per distinguere una cosa dal possibile all’impossibile.
Ma tu la fai comunque.
Cerchi in ogni modo di mantenerla e alla fine, la realizzi veramente, nonostante i numerosi sacrifici.
Infatti, sono qui, Eddie. A Los Angeles. Da te.”
Disse Marzia immersa nel color cioccolato degli occhi del ragazzo, che le stava accanto.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Distance

-Meeting

Ciao a tutti!
Ok, questa è la mia prima storia che pubblico qui su efp.
Non so nemmeno io come diamine la mia mente abbia partorito una cosa del genere, ma la mia fantasticolosa BETA ( :3 ) Tomoko_chan   (sì, esatto. Quella ragazza che scrive delle bellissime storie su Naruto) ha tradotto questa “cosa” e questo è il risultato. Ora vorrei tanto sentire una vostra opinione sulla storia, bella o brutta :)
Ti devo ringraziare di cuore, Cla, per tutto!
Bene, ora devo partire con la premessa vera e propria.
 
Da come avete letto dalla descrizione, Marzia parte dall’Italia per Los Angeles.
E’ una ragazza che parla benissimo l’inglese e quando aveva quindici anni, si iscrive in un social (Tumblr, per chi lo conoscesse) e fa amicizia con due ragazzi in particolare: Gabryan e Edward. Loro sono americani e vivono a Los Angeles.
Dopo vari avvenimenti, che verranno citati nei prossimi capitoli, capirete come la loro amicizia sia profonda, nonostante la lontananza.
Marzia fa loro la promessa che un giorno sarebbe andata e lì a trovarli e fu proprio così, grazie soprattutto al progetto intercultura.
Edward decide di ospitarla in casa sua e il fantastico sogno di Marzia, finalmente si realizza!
Vi lascio alla storia, Buona lettura!
 

<< Dannazione! >> disse facendosi largo tra la folla venutasi a creare in quell’aeroporto.
La gente correva qua e là, trainando una, due o tre valigie ciascuno.
C’era sempre qualche bambino che piangeva, oppure qualche persona che urlava.
Urlava dalla rabbia, magari perché i bagagli erano stati smarriti, oppure urlava dalla gioia, mentre correva a saltare addosso ad altre persone.
Amici, coppie, parenti, figli ….
Uomini e donne provenienti da chissà quali paesi. Tutti accalcati lì, spingendosi l’uno con l’altro per poter spostarsi senza dover chiedere “permesso” in chissà quale lingua per potersi fare capire dalle altre persone.
La gente spintonava e basta, cosa che faceva innervosire tanto la ragazza che guardava l’uomo che le era appena passato accanto, spingendola non dolcemente, sbuffando.
Doveva aspettarselo, però.
Infondo si trovava a Los Angeles.
Già, la fantastica città dagli altissimi grattacieli, dei vip,  dalle milioni e milioni di luci …
In Italia se lo poteva sognare tutto questo.
E poi, lei viveva in un piccolo paesino dove tutti si conoscevano.
Non poteva e non riusciva nemmeno lei ad immaginare cosa le stesse aspettando da lì a poco.
Uscita da tutta quella marea di persone, prese un respiro, cominciando a vagare, trascinando con sé due valigie.
Si fermò, lasciando lo sguardo a vagare al posto delle sue gambe.
I grandi occhi verdi si spostavano velocemente da una parte all’altra, alla ricerca di una persona che aveva visto solamente tramite foto.
Questo non significava, però, che non lo conoscesse!
Lo aveva conosciuto attraverso il web.
Un sito, un social d’artisti.
Quando aveva quindici anni.
Ora, lei ne aveva diciotto e lui doveva avere intorno ai ventuno anni.
Continuava a cercarlo con lo sguardo, senza nessuna riuscita.
Sperava con tutto il cuore che lui non si fosse dimenticato di venirla a prendere all’aeroporto.
 
Era in terribile ritardo.
Fortunatamente, era riuscito ad evitare il traffico provocato da un incidente, prendendo una scorciatoia.
Ora si trovava a sbattere contro le spalle di alcuni cinesi intenti a fotografare l’interno dell’aeroporto, per poter raggiungere il luogo in cui doveva trovarsi Marzia.
Che poi, cosa c’era di tanto bello in quell’aeroporto da immortalare?
Sentì uno di loro lamentarsi in cinese, mentre lui si allontanava dal gruppo degli asiatici per raggiungere la sala degli arrivi.
Raggiunta, vide molte persone andare a destra e a sinistra… tranne lei.
Si guardava intorno, agitato.
Che le fosse successo qualcosa? Che si fosse persa?
Cominciò a muovere il capo da una parte all’altra per cercarla molto più velocemente, agitato.
Era scosso. Non sapeva come si sarebbe dovuto comportare con lei, una volta incontrata.
Avevano parlato sempre dietro uno schermo. Ora non sapeva come si sarebbe sentito, non appena l’avrebbe vista.
Si soffermava sulle chiome ricce, che subito dopo si rivelavano non essere suoi.
Ad un certo punto, però, vide una ragazza guardarsi intorno agitata.
Aveva i capelli ricci e castani.
E’ sicuramente lei, pensò.
La vide voltarsi nella sua direzione, come se si sentisse osservata.
Era lei.
Perse un battito quando incontrò il suo sguardo.
 
Lei lo notò immediatamente.
Restò a guardarlo e basta, finalmente, in carne ed ossa.
Si guardarono negli occhi, entrambi sorpresi, agitati, ma soprattutto imbarazzati.
Marzia non voleva staccare i suoi occhi da lui e a quanto pare, anche lui non voleva questo.
Prese un forte respiro e accennò ad un sorriso, non distogliendo lo sguardo da lui.
Prese le valigie e cominciò a correre nella sua direzione, raggiungendolo.
Non voleva abbracciarlo, non le sembrava il caso, dato che fino ad ora avevano parlato solo via internet.
Lo raggiunse e si mise di fronte a lui, guardandolo negli occhi.
Non sapeva che fare, veramente.
-Ciao Edward!- o -Ehi, Eddie- ?
No… decisamente.
<< Sei più bella dal vivo, sai? >>
Lei spalancò gli occhi, arrossendo leggermente per il complimento ricevuto.
<< Edward … >>
<< Edward? E tutta questa formalità >> disse il ragazzo ridendo, grattandosi la nuca.
Sapeva che Marzia era imbarazzata. Era meglio sciogliere la tensione, pensò.
Lei sorrise, abbassando lo sguardo, facendo ritornare le guance al colore normale della pelle.
<< E’ bello … vederti …! >>
Edward sorrise dolcemente, non appena sentì quelle parole.
Anche per lui era la stessa cosa. Era fantastico, poterla vedere.
Poi, prese le valigie dalle sue mani, delicatamente.
<< Le porto io, queste. >>
<< Non ce n’è bisogno, Edward! >>
Lui le fece l’occhiolino, cominciando a camminare verso l’uscita.
<< Non ti preoccupare. >> disse sorridendo << Andiamo? >>
Lei sospirò, sorridendo, poi annuì, seguendolo.
 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: thecinu