Era un sabato sera e come al solito ero "rinchiusa" nella mia camera,non uscivo come facevano tutti gli adolescenti della mia età,non andavo alle feste,non bevevo,non mi drogavo,non uscivo con ragazzi fighi e altre stronzate. Ero sempre nel mio mondo,e pensavo ai fatti miei, non mi importava delle persone. A scuola non ero così popolare,stavo all'ultimo banco e non mi piaceva parlare con nessuno,praticamente il contrario di quelle finte stronze bionde che frequentavano le lezioni con me. Ma io ero stufa di tutto questo,volevo provare a divertirmi ad uscire, anche per una sola notte. Erano le 23:00 circa, a casa mia dormivano tutti,così mi infilai un vestitino e scesi lentamente le scale cercando di non fare nessun rumore. Andai verso la discoteca che il sabato sera frequentavano quelli della mia scuola,entrai e mi sedetti al bar a prendere un cocktail,così per distrarmi un pò...accanto a me c'erano dei ragazzi che facevano parte della squadra di rugby sempre della mia scuola,erano dei bei ragazzi,alti,mori,spalle larghe e cosa più importante erano ubriachi, uno di loro si avvicinò lentamente a me e disse: -"Vuoi ballare" -"CERTO" risposi io. Non avevo nulla da fare,ed molto meglio che rimanere sola. Mi lasciai andare,era divertente...mi fece bere,bere,bere,non ne potevo più.. Mi diressi verso il bagno,avevo un nodo allo stomaco,stavo davvero male,volevo solo andare a casa,ma non avevo le forze,non riuscivo nemmeno a fare un passo..uscì dal bagno e andai nella terrazza di sopra a prendere un pò d'aria,non c'era nessuna luce,nessun rumore c'era solo una vista a dir poco fantastica. Così mi appoggiai alla ringhiera per vedere meglio.. -"EHI,COSA FAI?" Gridò qualcuno dietro di me, e continuò ancora, -"hai intenzione di buttarti per caso?" -"Chi sei? E poi non voglio mica buttarmi" dissi io. Non si vedeva nulla,non avevo l'idea di chi fosse o cosa volesse,all'inizio avevo paura,credevo fosse qualche ubriacone fuori di testa e così presi le scale e scesi nella pista da ballo dove ero prima. Incontrai di nuovo il ragazzo della squadra di rugby e cominciai a ballare con lui un altra volta.. -"mi chiamo kyle" disse -"piacere,il mio nome è emma" risposi. Parlare era difficile,il volume della musica era davvero alto ed era molto fastidioso. Kyle mi disse di uscire fuori,mi face strada e io lo seguì.. Andammo fuori,lui tirò fuori dalla tasca delle sigarette e me ne offrì una,io non avevo mai fumato e così rifiutai. Parlammo del più e del meno,lui si avvicinava sempre di più a me,era ubriaco..e tentò di baciarmi,ma io lo spinsi e lui cercò in tutti i modi di afferrarmi....cominciai a gridare mi faceva davvero paura. Un ragazzo aveva sentito le mie urla e si diresse da me, -"Cosa vuoi fare? Lasciala subito" Disse -"Perchè cosa mi farai altrimenti" ribatté Kyle. -"Io non voglio fare niente,devi solo lasciarla stare" -"vabbene come vuoi,non ho tempo da perdere con questa ragazza noiosa,non ha voglia di fare nulla,te la puoi tenere,amico"! Sapevo che non dovevo uscire,non volevo finire in queste situazioni,e decisi di andare a casa.. Il ragazzo accanto a me,mentre vide che mi allontanai,si offrì di darmi un passaggio in auto. Come poter rifiutare? non riuscivo a reggermi in piedi e dopo tutto mi aveva salvata da Kyle,così accettai. Salimmo in macchina,ero in imbarazzo,ma lo ringraziai e gli chiesi scusa per la situazione in cui l'avevo messo. -"non fa niente,comunque dovresti ringraziarmi due volte". disse -"e per cosa" risposi io" -"prima nel terrazzo.....ti volevi buttare no"? continuò a dire. -"allora eri tu......e comunque sappi che non avevo intenzione di buttarmi,c'era una vista grandiosa e mi ero solo affacciata alla ringhiera,niente di più" ribbattè io. Lui stesse in silenzio e continuò a guidare. Devo aggiungere che non era così male,era davvero molto affascinante,aveva dei capelli biondi non molto corti,E DEGLI OCCHI COLOR NOCCIOLA...che erano davvero bellissimi,per non parlare del suo sorriso che era la fine del mondo. Passarono dieci minuti,dieci minuti di totale silenzio...lo guardavo spesso fisso negli occhi,e lui faceva lo stesso con me. Vabbè,ero arrivata a casa,scesi dall'auto e mi diressi in casa mia lentamente senza rischiare di farmi sentire dai miei genitori. Mi misi il pigiama,mi stesi sul letto...provavo qualcosa di strano,non lo saprei spiegare,ma continuavo a pensare a lui,non conoscevo neppure il suo nome ma credo che quello strano ragazzo avesse attirato la mia attenzione......