Sei mia.
Non guardarmi negli occhi.
Leccami i piedi ed alzati.
Lo sai quanto ti amo?
Analfabeta.
Non importa.
Per te sono soltanto una capace di
istruirti in questo oscuro mondo.
Ti piace troppo sentirti umiliata.
Io detesto invece farti sentire bene.
Quindi meriti la sofferenza più grande.
Ti lascio, sei un inutile schiava.
Ne esistono tante come te.
Invece di me, esisto soltanto io.
Non capisci la differenza, dopo tutto
questo tempo, tra una padrona qualunque e me?
Non piangere ed ubbidiscimi, ne troverai
tante altre.
Vuoi godere ancora un po’?
E io quando godo?
Io sono la priorità.
Ps:ringrazio chi ha commentato Cento parole: ego me stesso ed io, Disdan_ e comunque chi l’ha letta