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Autore: berserker eagle    27/02/2013    2 recensioni
Lucinda ha un'influenza. Un brutta influenza.
è quando i genitori sono fuori casa, i parenti spariti in qualche angolo sperduto della terra e nemmeno il pronto soccorso è pronto ad occuparsi della nostra giovane allenatrice chi è l'unica persona volenterosa che aiuterà la nostra giovane allenatrice?
Nessuno, se non fosse che Paul ha una giornata libera.....
(Dedicata ad una certa persona)
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucinda, Paul
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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-La tua stanza è veramente disordinata- Constatò Paul, con una nota di sarcasmo talmente labile che molti non l'avrebbero notata.
-Perché devo essere proprio l'unica a capire il tuo strano senso dell'umorismo? Il tuo tono è più piatto di un morto- Rispose con tono esasperato un fagotto di coperte stropicciate, sotto il quale ci sarebbe dovuta essere, a conti i fatti, Lucinda.
-Perché sono il tuo fidanzato e quantomeno in qualche modo devo pur averti fatto ridere per averti conquistata- Ribatté tranquillo il ragazzo,per poi concludere - Al centro pokemon non mi sembra ti sia dispiaciuto poi cosi tanto "conoscermi"-
Intato Paul diede un'occhiata alla stanza, notando che essa poteva essere definita tutto tranne che ordinata.
Senza considerare il vero e proprio esercito di scatole di fazzoletti linde e pulite e pronte ad essere usate al primo segno di starnuto, disseminate nella stanza come un battaglione di soldati in fuga, cosa che era relativamente normale nella stanza di un malato.
Status di malato che non giustificava la masnada di cose che stavano a terra come poveri civili innocenti, falciati senza pietà da quell'amore di ragazza che Paul chiamava soavemente "La sua fidanzata": fra i caduti si potevano annoverare da un peluche ricordante le fattezze di un Piplup grandezza uomo ad un paio di vestiti, eleganti e non, che Paul non avrebbe disdegnato vedere addosso alla sua dolce metà.
-Ti lancerei qualcosa se avessi la forza- Disse la ragazza, la quale, nonostante fosse sotto le coperte, non si era fatta scappare lo sguardo del ragazzo mentre visionava con occhi critico tutto il suo intero vestiario, il quale era pressapoco la cosa più sacra, nonchè imbarazzante, che ci fosse in quella stanza per l'allenatrice.
Solo allora Paul si accorse che il tono di Lucinda era strano, vaneggiante, molto più simile a quello di un'ubriaco che di una persona sveglia, preoccupato stava per dire qualcosa, ma la ragazza lo interruppe, continuando a parlare, imperterrita.
-Non ci mancava solo questa maledetta febbre! No! Doveva capitarmi proprio il giorno prima del.....prima....-
Lucinda si fermò un secondo, per poi cambiare continuamente discorso.
Il giorno prima del mio compleanno
Si disse Paul, iniziando a capire perché la camera era ridotta in quello stato pietoso: Lucinda diventava l'incarnazione della furia quando le cose a cui teneva sul serio andavano male: i graffi sulla pelle del ragazzo erano la testimonianza di quanto, raramente ma non per questo meno violentemente, potesse fare male l'allenatrice ed i suoi sbalzi d'umore.
-Comunque! Adesso tu....tu! Ti vuoi anche mangiare la mia torta alla crema?! Rubare cibo ad un malato..non ti vergogni! Esclamò la giovane adolescente, indicando prima il suo enorme Piplup di peluche, poi Paul; quasi a rimarcare il concetto.
L'allenatore rimase spiazziato per un secondo, poi inizio a preoccuparsi.
-Lu, quando ti sei misurata la febbre?
Il braccio di Lucinda, uscì nuovamente dalle coperte, rivolgendosi stavolta verso un comodino blu quadrato accanto a lei: li sopra stava un termometro, uno di quelli graduato a mercurio, dove la temperatura rimaneva visibile per un bel po' dopo la misurazione.
-è di....5 minuti fa-
Paul schizzò verso il mobile come un velocista alla sua prima finale delle Olimpiadi, prendendo al volo il termometro, nonché rischiando di andare a sfracellarsi addosso a quello stupendo muro color cobalto che racchiudeva la camera di Lucinda.
La colonnina di mercurio blu scuro, tendente al nero, si era fermata, stabile, sui 40 e mezzo.
-Lu! Devi prendere qualcosa subito!Levati le coperte, prendo delle medicine-
L'unica risposta che ricevette fu un bisbiglio incomprensibile, il quale, Paul ne era sicuro, equivaleva ad un no.
-Lu...
-Sono brutta- Ribattè una delirante Lucinda, rifiutandosi di levarsi le coperte di dosso.
Paul sbuffò, conosceva l'idiozia di Lucinda, ma evidentemente non aveva mai fatto i conti con l'idiozia di Lucinda a 40 gradi,un cocktail il quale, agitato e non mescolato, poteva risultare letale per qualcuno meno preparato dell'allenatore li presente
Paul sbuffò di nuovo, seccato, certo anche preoccupato a morte, ma non pur sempre molto seccato.
 
 
 
 
-Mi hai portato di sotto a forza!  L'unico motivo che spingeva Lucinda a non urlare era il fatto che a malapena riusciva a parlare.
-Le coperte, mai dimenticarsi le coperte- Ribatté Paul, ormai rilassato.
Lucinda invece stava seduta su di una sedia, ricoperta di lenzuoli e piumini dalla punta dei piedi fino al collo, lasciandole scoperta solo la testa.
Sul tavolo in legno di mogano davanti a lei invece stava un bicchiere di vetro, ormai vuoto della medicina che Paul vi aveva sciolto insieme all'acqua.
A testiomianza di questo stava il viso di Lucinda, adesso un po' meno pallido rispetto a quando Paul l'aveva sollevata di colpo per portarla li sotto.
Lo stesso Paul che adesso la squadrava con occhi critico.
-Non sei brutta, sai- Se ne usci a freddo l'allenatore, mentre sorseggiava una tazza di cioccolato caldo con fare stoico.
Lucinda sbuffo, iniziando a ribattere appassionatamente, iniziando da capelli, completamente sporchi e privi di capigliatura a suo dire, e gli occhi lucidi, per poi concludere, dopo un'arringa degna di un politicante, con una secca descrizione del suo pigiama verde.
-Non devi dirlo per farmi un favore- Disse infine la ragazza, guardando fisso il tavolo davanti a lei.
-Non sei brutta- Tagliò corto Paul, stroncando il discorso della ragazza prima che il ciarlare della sua dolce metà facesse peggiorare il mal di testa che, già da un qualche minuto gli tormentava il capo. -Sei...-
Questa volta fu Paul a tacere, osservando Lucinda emulare con particolare efficacia L'urlo di Munch, per poi diventare rossa, impresa notevole considerando il suo colorito quasi cadaverico.
-La...la torta! hai visto il mio peluche!-
Paul fece un piccolo sorriso, alzandosi dalla sedia per togliere il bicchiere, ormai vuoto, dalla traiettoria di Lucida, già immaginandosi cosa sarebbe successo.
-E non ho visto solo quello,sai, certi vestiti li dovresti tenere nell'armadio- ribattè spiritoso.
Lucinda, se possibile, divenne ancora più rossa, per poi saltare addosso all'allenatore, scavalcando il tavolo con un solo balzo e cadendo nelle braccia di Paul, trascinandolo a terra.
il ragazzo, notando che le loro labbra quasi si toccavano, sorrise, scherzando.
-Cosi mi ammalerò-
Lucinda lo zittì con un bacio.
-Prendila come un punizione- rispose la ragazza una volta che le loro labbra si furono staccate -E poi sto male....mi sembri una bellissima torta-
Paul rivolse lo sguardo al termometro che Lucinda aveva usato qualche minuto fa, dopo essersi ristabilità.
La colonnina di mercurio segnava i 37
-sei una spudorata bugiarda- disse il ragazzo sorridendo, prima di ricominciare a baciare la sua dolce metà.

Si, penosa, orrenda, gramaticalmente scorretta e quel che voleve, avete completamente ragione.ç_ç
Vi chiedo scusa, ma Dovevo pubblicarla oggi.
Tanto che ho scritto il tutto senza interruzioni.^^
Comunque sia fatemi notare qualsivoglia errore, lo correggerò volentieri e non mi offenderò,quindi non preoccupatevi non vi mangio!(a menoche non siete fatti di cioccolato o Nutella quindi scappate! Omini di Marzapane!^^)
(Penoso!Penoso!Penoso! Datti all'ippica! ndBuonsenso)
Hey!come ti permetti, Buonsenso del cavolo!*Bers insegue Buonsenso, furioso*
Ora...la parte più importate.

Dedicata ad una persona che sta male, di un dolore che pure io ho provato.
Spero che tu possa stare meglio presto, te lo meriti.
E nel mentre...Questa storia è tutta per te, spero ti piaccia e che ti possa tirare un po' su.^^

Con taaaaaaaaaaaanto pucciosità questo storia è dedicata a te.^^
(Grazie! ndBuonsenso)
Non te idiota!*Bers da un colpo sulla testa a Buonsenso*



E ultimo ma non ultimo! Grazie a tutti quelli che leggeranno questa storia e la recensiranno.
Il vostro dolce Berserker Eagle di quartiere.^^




  
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