Per
la prima volta…
Ancora una volta Naraku era scappato. Come al solito dopo un’estenuante ricerca che era durata settimane il gruppo d’InuYasha aveva trovato il covo di Naraku. Pensavano tutti che quel giorno la battaglia si sarebbe conclusa. Eppure era una speranza vana visti i precedenti.
Ed
anche quella volta Naraku era riuscito a fuggire.
Però
InuYasha e il resto del gruppo aveva da festeggiare. Infatti, durante quella
battaglia Naraku era stato ferito gravemente e Sagome grazie all’aiuto di
Scippo era riuscita ad ottenere un pezzo della sfera che Naraku aveva con se.
Durante
la lotta Naraku era stato colpito dalla folgorante Tessaiga e non era riuscito
a difendersi repentinamente probabilmente perché impegnato a ricercare il pezzo
trafugato dalla giovane sacerdotessa. E in quel momento Miroku aveva agito.
Proprio sulla ferita inferta da InuYasha scagliò un Fuda.
“quello
è un antico fuda di mio nonno. Se entra in contatto con il sangue viene
inglobato dal corpo ferito e non permette la riabilitazione per un periodo che
va da sette giorni a due mesi.” Aveva affermato sicuro il monaco.
“
ma…se la ferita non potrà essere rimarginata..allora, Naraku morirà!”
“Stupida
di una Kagome! Ti devo ricordare di chi stiamo parlando?! Come puoi credere che
quel mostro possa morire così facilmente!? Secondo te stiamo combattendo da
mesi e mesi contro qualcosa che un semplice fuda poteva distruggere come
nulla?!” urlò scocciato InuYasha alla ragazza che le stava curando la brutta
ferita aperta sul suo stomaco. Abbassò un po’ il tono e si rivolse al monaco
che intanto stava avvicinando la mano al sedere di Sango “e poi Miroku, ho come
la sensazione che quel Fuda non sia stato fatto per uccidere o sbaglio?”
Miroku
riportò l’attenzione al mezzo demone massaggionadosi la guancia, reduce da uno
schiaffo meritato^^. “ in effetti quel fuda non può uccidere ma ha la capacità
di portare al minimo le capacità curative del corpo che lo ospita. Naraku non
morirà ma per sette giorni non potrà nuocere. Per di più ho con me il fuda
gemello.”
Gli
altri lo guardarono in cerca di spiegazioni; soltanto Shippo era distratto e
guardava perso l’orizzonte insieme a Kirara.
“Questo
fuda” e indicò il pezzo di carta antica che portava su di se scritte antiche
quanto indecifrabili “ è in grado di ricondurci al suo gemello senza
sbagliare..”
“perciò,
non solo Naraku è ferito…” disse Kagome
“…ma
possiamo scovarlo senza problemi! Che cosa aspettiamo?! Su forza andiamo!!”
completò il mezzodemone alzandosi senza dar retta alle deboli proteste di Sango
che preoccupata guardava la ferita ancora gocciolante ed il viso d’InuYasha
impiastricciato di sangue rappreso. Il mezzodemone sembrava dimentico di aver
combattuto per ore senza sosta e di aver un buco nel costato.
Per
Fortuna c’era Miroku ed il suo bastone che finì immancabilmente sulla testa
dura di quel cagnolino feroce.
“Sapevo
che l’avresti detto, razza di sconsiderato.” Miroku lo guardava con la faccia
da so-tutto-io “puoi scordarti di andarlo a cercare in queste condizioni.
Avresti sicuramente tu la peggio.” Miroku continuò con espressione indifferente
per niente spaventato dal mezzodemone che digrignava i denti come un dannato
mentre si massaggiava la parte lesa.
“guarda
che ce la faccio benissimo! Non sono un debole essere u..coff!” non riuscì
nemmeno ad alzarsi in piedi di nuovo che Miroku gli aveva scagliato un gancio
proprio allo stomaco. Inu cadde a terra ma riuscì a trattenersi dal cadere di
faccia solo grazie alla forza di volontà. La vista gli si annebbiò e per un
istante divenne tutto buio.
“..pensi
di sfidarlo in queste misere condizioni?..” Sentire la voce di Miroku quasi
derisoria lo riportò alla realtà e con un grande sforzo si risollevò un po’. Lo
guardò con astio ma non disse nulla. Il monaco aveva ragione. Anche se Naraku
era ferito non poteva certo combattere in quello stato!
“..e
poi, il Fuda ha effetto poco a poco perciò il settimo giorno sarà abbastanza
debole per l’attacco decisivo.” Ghignò il monaco. “perciò ora abbiamo tutto il
tempo per riprenderci!” e dentro di se pensava “donne donne sta arrivando il
principe degli stalloni!!!” peccato che gli si leggesse in faccia grazie
all’espressione di pura malizia che gli aleggiava nel viso. Per la sua poca
capacità d’attore ricevette un altro schiaffo dalla bella quanto gelosa Sanzo.
Sagome
guardava in silenzio l’espressione scocciata sul volto di InuYasha ma nascose
la sua preoccupazione ancora arrabbiata per il trattamento ricevuto poco prima
“che
hai da guardare?”
“niente!”
“Allora
perché mi fissi?”
“Kagome…”
“Io
non ti stavo fissando!”
“Inu
Yasha…”
“si
che lo stavi facendo!! I tuoi occhi mi erano incollati addosso!”
“tu
sei completamente pazzo!”
“ragazzi..”
Shippo cercò ancora di interrompere i due litiganti ma senza troppo successo
“
sei tu che sei una stupida donna!!”
“InuYashaaaaa……A
CUCCIA!!!”
SBAM!
Mentre
InuYasha era spiaccicato a terra dietro a Kagome venne allegra e spaccona una
voce conosciuta
“ e
brava la mia Kagome! Sapevo che alla fine ti piacevo più io di quel
cagnaccio!!”
“Koga!!”
§§§§§§§§§§§§§
Era
sera e il gruppo di InuYasha alloggiava al villaggio della vecchia Kaede.
Tutti
al aperto festeggiavano la calma che avrebbero potuto assaporare per ancora
qualche giorno.
Erano
passati due giorni dal attacco a Naraku. Proprio quel giorno Sagome e InuYasha
avevano litigato tanto che il mezzodemone si era rifiutato categoricamente di
portare in spalla Kagome come faceva sempre.
“Fatti
portare dal lupastro visto che ti piace tanto!”
Koga
non si era di certo rifiutato e quando erano arrivati al villaggio aveva
aspettato l’arrivo del mezzodemone per sfotterlo.
Si
era stupito quando lo aveva visto così debole e mal concio in groppa a Kirara.
Koga
era nel villaggio che dava una mano agli abitanti a ricostruire i tetti
distrutti dall’ ultima tempesta, naturalmente perché glie lo aveva chiesto
Kagome, quando sentì la folata di vento che annunciava l’arrivo degli amici
della ragazza. Infatti, grazie alla sua improponibile velocità, lui era
arrivato per primo e contento poté passare un bel po’ di ore in compagnia della
ragazza dai capelli neri ed anche ad allenarsi per l’incontro imminente che lo
aspettava con il cagnaccio.
Erano
passate circa sette ore ma ora si sarebbe potuto batter con il cagnaccio fargli
finalmente vedere di chi era Kagome.
Senza
esitazione lasciò gli strumenti che un vecchio gli aveva lasciato per riparare
la casa e a gran velocità andò dove
sentiva l’odore di InuYasha. Gli sembrò strano non vederlo apparire dalla
foresta correndo a gran velocità. Stupito però segui il suo fiuto che lo portò
a guardare in alto dove la figura sinuosa di Kirara volava possente
avvicinandosi alla capanna della vecchia Kaede. Si ritrovò a correre inseguendo
il felino volante e l’odore che si portava a presso.
Arrivò
per primo. Rimase confuso vedendo la figura insanguinata del mezzo demone stesa
immobile sul dorso del grande gatto. Da dietro di lui comparve la vecchia
sacerdotessa che accortosi delle condizioni del ragazzo gli si avvicinò
preoccupata
Koga
guardava il suo avversario di sempre. Gli occhi ambrati erano chiusi e la
carnagione, di solito candida, era pericolosamente cinerea a parte i grumi di
sangue che coprivano il muso contratto in una smorfia di dolore. I lunghi
capelli erano imbrattati di rosso e le orecchie di solito sempre in posizione
d’allerta sembravano rilassate in modo innaturale.
“..zzo!”
“eh?”
solo quando la vecchia scotendolo dallo stato di trans in cui quel corpo inerme
lo aveva fatto cadere, si rese conto che stava parlando con lui.
“aiutami
a portarlo dentro! Ha bisogno di immediate cure!” il tono non sembrava
accettare repliche
per
un attimo per la mente di Koga passò un pensiero di sdegno ma poi, dando una
nuova veloce occhiata al ferito dietro di se, il suo corpo agì senza che lui
potesse opporsi.
Con
delicatezza, che non pensava avrebbe mai usato, prese in braccio il corpo di
InuYasha meno pesante di quanto pensava. Il mezzodemone svenuto appoggiò
inconsciamente la testa sul petto del demone.
^quando
glie lo dirò si maledirà da solo!!^ ma
non fece in tempo a ghignare per il pensiero vendicativo che dalla sua
schiena salì un brivido. In verità quel brivido era salito da un’altra
postazione. Precisamente vicino al suo collo dove il mezzodemone lasciava
passare il suo respiro tremolante ed appena percettibile. Koga portò lo sguardo in basso. Si scontrò con
gli occhi ambra. Fu un attimo. E subito quelli si richiusero stanchi.
Koga
sentì il cuore battergli al impazzata mentre ogni parte del suo corpo in
contatto con quella del mezzodemone bruciava come mai.
Fu
tremendamente felice quando la vecchia Kaede lo congedò.
In
quel momento aveva il bisogno impellente di scappare. Lontano da quel cagnaccio
che lo aveva fatto rabbrividire! Lontano da quel corpo che lo aveva fatto bruciare!
Correndo
si ritrovò in un bosco abbastanza vecchio. Gli alberi erano alti e le fronde
oscuravano la vista. Le foglie facevano filtrare una bella luce soffice e
calda. Koga smise di correre e si sentì rilassato in quel luogo tranquillo.
Era
meglio calmarsi. In fondo non era accaduto nulla. Si era soltanto stupito per
le condizioni di InuYasha. “Niente di che” si disse. Ed accantonò il problema
optando per un pisolino sotto i rami di uno dei grandi alberi secolari. Si
addormentò senza pensieri.
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come avevo promesso ecco il mio esperimento!
Una KogaInuyasha!
È azzardata come ipotesi ma volevo provare a scrivere di questa coppia di cui su questo sito non ho mai letto!
Spero commenterete in molti^^
Se non vi piace il genere yaoi non sprecatevi nemmeno a recensire con frasi tipo che schifo o altro.
Grazie ed ancora recensite! ^___________________________________________^