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Autore: Ehyca    28/02/2013    1 recensioni
Kris ha qualche problema a rimanere dello stesso sesso.
Chiamiamola una rivisitazione di Ranma 1/2
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kris, Kris, Lu Han, Lu Han, Tao, Tao
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Come al solito il mio cervellino bacato non è in grado di pensare a una storia mia, quindi vi propongo la traduzione di questa FF molto carina scritta da Lunestia_Estina (http://lunestia-estina.livejournal.com/18680.html). Spero vi piaccia tanto quanto è piaciuta a me ^^







Drama (1/12)

Qualche volta, Kris si sentiva come se fosse la star di un incredibile drama incasinato. Chiudendo le braccia intorno al petto corse a nascondersi dietro un muro, guardando il cielo e scuotendo la testa. Aveva sperato di riuscire ad arrivare a casa prima che cominciasse a piovere, ma non aveva avuto tale fortuna. Per le persone normali non sarebbe stato un problema, ma Kris era speciale. Per ragioni a lui ignote, quando entrava in contatto con dell’acqua fredda si trasformava in una ragazza. Poteva tornare normale solo dopo essersi bagnato con acqua quasi bollente, e in tutta onestà, lo odiava.

Ora, quando diventava una ragazza era una completa trasformazione. La sua voce cambiava, si abbassava,  gli crescevano le tette, e il suo pene veniva rimpiazzato da una vagina. Aveva reso la sua vita interessante e ormai, all’età di ventidue anni si era abituato, ma continuava a non piacergli. Rivolgendo un ultimo sguardo al cielo, si guardò. Sicuramente ora i suoi pantaloni avrebbero strisciato a terra e le sue scarpe sarebbero state enormi. Per non parlare di come fosse scomodo avere il seno.

Sbirciando da dietro l’angolo, nessuno sembrava aver notato niente e ringraziò il cielo, avrebbe odiato se le persone avessero pensato di essere pazze. Stringendo le braccia al petto tornò indietro, lo strisciare dei suoi piedi nelle scarpe gli faceva venire voglia di calciare qualcosa (ma avrebbe probabilmente perso una scarpa, e camminare per la città a piedi nudi era disgustoso.). Abbassando la testa contro la pioggia, sollevato dal fatto che non aveva più capelli con cui combattere, riprese il tragitto verso casa.

Il vuoto del suo appartamento gli ricordò che aveva bisogno di un coinquilino o qualcosa del genere. Lanciando le chiavi sul tavolo, si diresse direttamente in bagno per prendere un asciugamano. Mentre si asciugava i capelli, il suo telefono cominciò a squillare. La suoneria familiare era di Luhan e sospirò. Premendo il pulsante di chiamata, si portò il telefono all’orecchio. “Hey.”

Il breve silenzio sull’altra linea gli fece alzare gli occhi al cielo. “Lo sai che sono io Luhan, non so perchè sei sempre così sorpreso quando rispondo così.” Disse, ignorando quanto fosse femminile la sua voce. Luhan tossicchiò a disagio per un momento, e Kris tornò ad asciugarsi i capelli. “Che succede?” chiese. “Potrei averti trovato un coinquilino.”
“Okay, allora perchè stai parlando come se stessi per dirmi che il mio cane è morto?” chiese Kris. Luhan si schiarì la voce a disagio. “Dovrebbe essere lì a momenti.” Kris desiderò poter prendere a pugni l’altro ragazzo, qualcuno lassù doveva odiarlo, perchè qualcuno bussò alla porta facendogli digrignare i denti. “Dopo parliamo.” Scattò, e gettando il telefono sul divano andò in bagno e aprì la doccia. Incrociando le dita perchè la persona alla porta non se ne andasse, o che Luhan dicesse al ragazzo di aspettare, Kris controllò la temperatura dell’acqua.

Tra tutte le prime impressioni che poteva fare, era sicuro che aprire la porta fradicio e ancora vestito non fosse la migliore. Lo sguardo sorpreso e gli occhi sgranati gli fecero capire che aveva ragione. Un balbettio disastroso di quello che riconobbe come Mandarino fuoriuscì dalle labbra del ragazzo, e Kris sospirò. “Ti ha mandato Luhan vero?” chiese in Inglese, perchè forse non far sapere al ragazzo che parlava Mandarino era una buona idea. “S-sì.” Biascicò il ragazzo, “Sei Kris vero?”

Kris annuì facendosi da parte e aprendo completamente la porta. “Scusa se apro la porta così, ma ho avuto problemi con la doccia.” Mentì, ma il ragazzo annuì semplicemente. Una volta entrato, Kris chiuse la porta cautamente così da non lasciare nessuno dei due ancora più a disagio. La prossima volta che avrebbe visto Luhan, si ripromise Kris, lo avrebbe preso a pugni.


Concern (2/12)

“Ha solo diciassette anni, ed ancora alle superiori!” esclamò Kris, lanciando a Luhan lo sguardo più arrabbiato che riuscisse a fare. Luhan si limitò a scrollare le spalle e a punzecchiare il cibo che aveva nel piatto. “Sta incominciando l’ultimo anno, ed è stato emancipato dai genitori. Non devi preoccuparti di nessuna questione legale.” Disse il ragazzo di poco più grande. Grugnendo, Kris posò la testa sul tavolo. Ovviamente non aveva detto al ragazzo, il cui nome era Huang Zitao, no o qualcosa del genere. Solo che lo avrebbe chiamato quando avesse deciso.

“Dove l’hai incontrato comunque?” chiese Kris. Luhan alzò lo sguardo e gli sorrise. “In libreria, stavo cercando qualcosa per Sehun e lui era in un angolo, tutto triste.” Disse. Kris gli diede un piccolo calcio sotto il tavolo. “Mi hai mandato qualcuno come coinquilino perchè ti faceva pena.” Mormorò, guardando male Luhan ancora una volta. L’altro non era minimamente scosso, e tornò contento al suo cibo.

“Dannato te.” Disse Kris, ripescando il telefono dalla tasca. Aprendo la rubrica, selezionò il numero di Zitao e sospirò pesantemente prima di chiamare. “Pronto?” “Hey, sono Kris. Ci possiamo incontrare da qualche parte per parlare?” chiese. Per un momento ci fu silenzio, e giocherellò con il suo tovagliolo. “Um, penso di poterti vedere adesso.” Kris si guardò intorno confuso e individuò Zitao in piedi dall’altra parte della strada. “Avvicinati allora.” Mormorò, per poi riporre il telefono in tasca.

Lanciando a Luhan un’occhiataccia per sicurezza, si alzò e prese un’altra sedia per il giovane ragazzo. Zitao si inchinò leggermente prima di avvicinarsi a loro e Kris sospirò. “Siediti e basta, non essere così formale.” Mormorò, facendogli segno di sedersi. Luhan guardò improvvisamente il proprio polso prima alzarsi sbrigativamente. “Oh guardate l’ora, devo andare.” Disse, lasciando qualche banconota sul tavolo per pagare  la sua parte. “Non hai nemmeno un orologio.” Mormorò Kris, e Luhan gli sorrise prima di andarsene velocemente.

“Traditore.” Biascicò, rivolgendosi poi al ragazzo cercò di essere il più disponibile possibile. Zitao giocherellava nervoso con i suoi pantaloni ed evitava il contatto visivo. “Allora, puoi permetterti l’affitto?” chiese Kris. Un cenno affermativo. “Puoi andare a scuola da solo?” un altro cenno. Kris lo guardò per un momento prima di incrociare le braccia sul petto. “Hai la capacità di parlare?” mezzo cenno, e poi Zitao sollevò lo sguardo imbarazzato. “Scusa, ho solo bisogno di un posto in cui stare.” Mormorò, quasi a se stesso per quanto erano basse le sue parole.

“Cosa è successo al posto dove stavi prima?” chiese Kris. Zitao trasalì e spostò lo sguardo. “Le cose non hanno funzionato.” Disse. Sospirando, Kris si appoggiò allo schienale della sedia. “Va bene, ma cerca di stare fuori dai guai mentre vivi con me.” Disse, e Zitao praticamente si illuminò. “Grazie mille!” disse, e Kris sorrise al ragazzo. “Possiamo cominciare a portare la tua roba stanotte se vuoi.” Disse, e Zitao annuì entusiasta.

“Oh,” disse improvvisamente Zitao, “ho una domanda.” Kris gli fece cenno di continuare. “Di solito fai la doccia vestito?” 


Tense (3/12)

Kris sapeva che un giorno la sua fortuna sarebbe esaurita, solo che non sapeva che sarebbe riuscito a passare tre felici settimane sembrando un normale coinquilino. Era stato un suo errore, non sarebbe dovuto essere così disattento senza dirlo al ragazzo. Quindi quando Tao, solo Tao gli aveva detto, fece cadere un bicchiere d’acqua sulle gambe di Kris, sapeva di essere fregato. Non avrebbe avuto il tempo di coprirsi , non c’era modo, quindi non gli rimase che sperare che l’altro ragazzo non ne facesse una tragedia.

Non era mai molto fortunato, quindi quando Tao sembrava sul punto di svenire, Kris non rimase troppo sorpreso. “Tao, posso spiegare.” Disse. La risposta del giovane ragazzo fu un urlo terrorizzato, e Kris dovette fare del suo meglio per evitare che scappasse. “Per favore calmati Zitao!” disse, cercando di non digrignare i denti per l’irritazione. Tao si divincolava in ogni direzione cercando di sfuggire a Kris.

Con un’ondata di irritazione, Kris ritirò le braccia, facendo inciampare all’indietro il ragazzo prima di cadere. Incrociando le braccia, si appoggiò al bancone della cucina, voltando la testa. “La finisci ora?” scattò. Il silenzio riempì l’appartamento, ma non sentì Tao cercare di scappare.

“Sto diventando pazzo?” sussurrò Tao. Kris scosse la testa, una risatina sarcastica gli sfuggì dalle labbra. “Mi piacerebbe, ma non è così.” Disse. Il giovane ragazzo si alzò lentamente, avvicinandosi con cautela. Pochi secondo dopo, Kris schiaffeggiò Tao più forte che potè, rosso gli tingeva le guance e un braccio protettivo sul suo seno. “Perchè mi hai punzecchiato?!” gridò, e gli fece male alle orecchie quanto la sua voce fosse diventata stridula. Tao si limitò a guardarlo inespressivo, la bocca spalancata e un palmo contro la guancia.

“Non sono finte?” mormorò, più che altro a se stesso ma fece comunque indignare Kris. “Perchè dovrebbero essere finte?” chiese. Tao gesticolò con le mani. “Tu... sei un ragazzo!” esclamò. Kris sospirò fortemente, facendo scorrere le dita tra i capelli (ancora una volta grato che fossero della stessa lunghezza). “Sono ancora un ragazzo,” disse, Tao sembrava incredulo. “Lo sono, ma attualmente ho l’aspetto di una ragazza.”

Tao si poggiò al bancone, coprendosi il viso con le mani. “Cosa sta succedendo?” mormorò, la voce attutita dai palmi. Sospirando, Kris uscì dalla cucina e si buttò sul divano. Portando le gambe al petto, posò il mento sulle ginocchia e si guardò i piedi. “Non lo so perchè sono così ad essere onesti, ma lo sono sin da bambino.” Disse. Tao lo guardò per un momento prima di rinascondere il viso tra le mani.

Tirandosi pigramente i pantaloni, Kris continuò. “I miei genitori pensano che sia stato maledetto, ma io non so davvero come chiamarlo.” Avvicinando le gambe ancora di più al petto, premette il viso contro di esse, cercando di frenare le sue emozioni. “Qualsiasi cosa sia, ogni volta che entro in contatto con dell’acqua non troppo calda, divento una ragazza.” Disse. Il silenzio riempì la stanza ancora una volta, e Tao lentamente si sedette accanto a lui. Affondando pesantemente sul divano, l’altro ragazzo (o l’unico ragazzo attualmente) poggiò la testa sullo schienale.

“Quindi, questo cambia qualcos’altro oltre al tuo aspetto fisico?” domandò. Kris sbirciò con la coda dell’occhio. “Che vuoi dire?” chiese. Tao gesticolò nuovamente con le mani. “Cambia anche la tua mentalità?” chiese, a bassa voce. Kris ridacchiò e scosse la testa. “Stai cercando di chiedermi se in questo stato mi interessano i ragazzi?” mormorò.

“Forse.” Disse Tao. Alzando gli occhi al cielo, Kris si appoggiò allo schienale. “Sono sempre io, niente cambia se non il mio aspetto.” disse, “E poi io apprezzo chiunque, non importa il genere.” Quando Tao incontrò i suoi occhi, rabbrividì leggermente. Kris non sapeva che pensare dell’espressione che gli era stata data, e non era nemmeno sicuro di volerlo fare. “Non lo dirò a nessuno.” Disse Tao, e Kris si rilassò, sospirando sollevato.


Pretty (4/12)

Era sorprendente come si fosse adeguato Tao, specialmente dopo la sua reazione iniziale. Non che Kris avesse l’abitudine di andare in giro da ragazza. Cominciò persino a divertirsi con il ragazzo attorno, a volte gli mancava pure quando non c’era. Oggi non era uno di quei giorni. Stava per piovere, e questo metteva sempre Kris di malumore.

“Gege, puoi venirmi a prendere? Ho perso il pullman.” “Non puoi chiedere un passaggio a qualcun altro?” Scattò. “Mi dispiace, ho già chiesto. Se non puoi... posso sempre tornare a piedi.” Kris quasi riattaccò senza rispondere. Un profondo, rilassante respiro, e afferrò le chiavi. “Aspettami fuori.” Il tragitto fino a lì non lo rese più felice, sembrava potesse cominciare a piovere da un momento all’altro.

Il livello della sua rabbia crebbe quando arrivò a scuola, dato che Tao non era fuori come gli aveva chiesto (o meglio, comandato). Parcheggiando la macchina, abbastanza violentemente, Kris cercò di calmarsi. Sbattendo la portiera dietro di sè, si portò il telefono all’orecchio. Camminando verso l’entrata, aspettò impaziente che Tao rispondesse.

“Scusa! Sono dovuto andare in bagno! Arrivo subito.” Prima che Kris potesse replicare, Tao uscì di corsa dalla porta principale. Alzò lo sguardo e si immobilizzò, la bocca mezzo aperta per dire qualcosa. Kris sentì la macchina, quindi si girò solo per essere schizzato in faccia. Il gruppo di studenti rise e guidò via. Kris era pronto ad urlare ma delle mani gli afferrarono le spalle e lo voltarono.

Il suo lamento venne attutito dal petto di Tao quando venne tirato dal giovane ragazzo, e una giacca lo circondò. “Kris…” mormorò Tao. Abbassò lo sguardo su di lui preoccupato, e Kris si irrigidì rendendosi conto del perchè era stato tirato contro il ragazzo. Incapace di guardare Tao, si concentrò sulla sua spalla. La pioggia scelse quel momento per iniziare a cadere, e si afflosciò abbattuto contro Tao.

“Andiamo a casa.” Mormorò. Tao lo seguì senza dire una parola, lasciando la giacca attorno alle spalle di Kris. Il ritorno a casa fu silenzioso e Kris sperò che l’acqua non rovinasse i sedili. Arrivando per primo nell’appartamento, lasciò la porta aperta per Tao e si diresse in bagno. Guardando il suo riflesso mentre passava, prese un asciugamano dallo scaffale e tornò in salotto.

Gli ci volle qualche momento per accorgersi che Tao era ancora sull’uscio. Collassando sul divano, Kris sospirò pesantemente. “Non sono arrabbiato con te Tao, entra.” Disse. Lanciando l’asciugamano sul tavolino, si guardò i piedi. Sentì Tao chiudere la porta e lasciare le scarpe in un angolo.

Dei passi esitanti si avvicinarono, delle dita si chiusero attorno al suo mento bloccando ogni domanda che poteva avere. La sua testa venne sollevata fino a che non incrociò lo sguardo dell’altro ragazzo (o l’unico ragazzo dato il suo stato fisico). “Kris, sei carino.” Disse Tao, facendo bruciare il viso di Kris per l’imbarazzo. Prima che potesse rispondere con qualche affermazione irritata, Tao si chinò accarezzando le sue labbra con le proprie. “No,” sussurrò Tao, “Sei bellissimo.”

Kris potè solo osservare mentre il giovane ragazzo indietreggiò, dirigendosi in bagno. Toccandosi le labbra, Kris si portò le ginocchia al petto, nascondendo il viso. Non sapeva come si sentiva ad essere chiamato carino, probabilmente non sarebbe dovuto essere così imbarazzato. Aggrappandosi alle sue gambe, premette il viso contro le ginocchia. Faceva male, perchè Kris era sicuro che Tao lo pensasse solo per il suo aspetto attuale.

Per la prima volta in tanto tempo, Kris desiderò non essere maledetto. Non si mosse dal divano per tutta la notte, lasciando che la TV riempisse di rumore bianco la stanza. Accovacciato, non notò Tao fermarsi sulla porta per studiarlo. I suoi pensieri lo portarono a un ciclo di confusione, brama e disperazione. Non riposò molto quella notte.


Flexible (5/12)

Le lunghe giornate di lavoro erano sempre stancanti, e lavorare ad una scrivania significa che era pure noioso. Una lunga doccia bollente era tutto quello che voleva, ma non ottieni sempre quello che vuoi. Specialmente se sei un Cino-canadese ventiduenne maledetto chiamato Wu Fan. Entrando nel suo appartamento, l’ultima cosa che si aspettava di vedere era il suo coinquilino seduto sul pavimento, quasi in spaccata. Tossendo, si coprì la faccia prima di spostare lo sguardo imbarazzato.

“Cosa stai facendo?” chiese. Riportando lo sguardo, vide come Tao si chinò in avanti mantenendo dritta la schiena e poggiando i gomiti a terra. Sollevando il capo lo guardò, sbattendo innocentemente le palpebre. “Faccio stretching.” Disse, e Kris spostò lo sguardo ancora una volta. Facendo del suo meglio per non guardare l’altro ragazzo, si avviò in cucina. “Perchè?” chiese.

“Non lo facevo da molto, e ne avevo bisogno.” Disse Tao, “Ho bisogno di tenermi in forma.” Kris non potè fare a meno di lanciargli uno sguardo. Doveva ammettere, qualsiasi cosa Tao stesse facendo, stava funzionando. Scuotendo la testa, aprì il frigo e guardò dentro senza alcuno scopo preciso. Si immobilizzò quando sentì qualcuno dietro di sè. “Posso avere dell’acqua?” chiese Tao, e Kris deglutì a disagio. Prendendo una bottiglia d’acqua si rialzò e si voltò per passargliela, e Tao era molto più vicino di quanto si aspettasse.

Deglutendo a fatica, Kris sollevò la bottiglia verso di lui. “Ecco.” Mormorò. Delle dita si chiusero brevemente attorno alle sue prima che la bottiglia cambiasse proprietario. “Grazie.” Disse Tao, sorridendo smagliante. Kris annuì senza una parola, volendo sia che l’altro si allontanasse sia che rimanesse dov'era. Kris smise di respirare quando Tao all’improvviso si chinò, sfiorando la sua guancia con la propria, ma l’altro ragazzo prese solo uno yogurt prima di indietreggiare.

Voltandosi velocemente per guardare il contenuto del frigo, respirò piano. Il giovane ragazzo non avrebbe dovuto renderlo così imbarazzato, e si toccò le labbra senza pensare. “Stai bene?” chiese Tao, e Kris annuì. “Sicuro?” Kris si girò per fronteggiarlo, e annuì nuovamente. “Sono sicuro, solo un po’ stanco.” Disse. Tao annuì e affondò il cucchiaino nello yogurt.

Inerme, Kris lo guardò mentre si portava il cucchiaino alla bocca, prima di ritirarlo fuori senza il suo contenuto precedente. Kris si voltò rapidamente quando si accorse che Tao lo stava guardando. Imprecando sotto voce, si diresse velocemente in camera sua. Buttandosi di faccia sul letto grugnì, incerto su come si sentisse per l’improvvisa attrazione verso il suo coinquilino.

Per di più un coinquilino più piccolo, che ancora frequentava le superiori. Soffocandosi con il cuscino, si chiese per un momento quanto fosse flessibile Tao. Quasi gridando per la frustrazione, si sedette di scatto e corse fuori dalla camera, spaventando il ragazzo più giovane. Per un momento, quasi si diresse verso di lui, ma alla fine si incamminò in bagno. Immaginò fosse arrivato il momento della doccia, e se avesse avuto fortuna lo avrebbe aiutato a schiarirsi le idee prima che facesse qualcosa di stupido.

Naked (6/12)

Esaurire l’acqua calda prima di finire la doccia era una scocciatura, ancora di più se ti cambiava di sesso. Rabbrividendo per l’improvviso cambio di temperatura, chiuse rapidamente il getto. Sospirando pesantemente, si ricordò di non aver avuto il tempo di mettere asciugamani puliti in bagno. Guardando sconsolatamente lo scaffale vuoto, scosse l’eccesso di acqua dai capelli.

Incrociando le dita, sperò che Tao non fosse a casa così da poter correre in camera. Non ebbe tanta fortuna, e pochi secondi dopo essere uscito dal bagno si scontrò con un solido corpo. Tao lo afferrò automaticamente, prima che il suo viso diventasse rosso per l’imbarazzo. “Perchè sei nudo?” squittì, “Perchè sei nudo così?!”

Cercando di indietreggiare, ma con delle mani che lo tennero sul posto, Kris si coprì il seno e incrociò le gambe. “Ho dimenticato l’asciugamano.” Mormorò, guardando ovunque tranne che il viso del ragazzo. Potè sentire Tao deglutire, e lentamente sollevò la testa. Il giovane ragazzo lo stava guardando, e la sua pelle cominciò ad andare a fuoco. Era sicuro che il suo viso fosse tanto rosso quanto quello di Tao.

“Mi puoi lasciare?” chiese Kris, spingendo le spalle indietro nel tentativo di sfuggire alla presa di Tao. Tao deglutì ancora prima di leccarsi lentamente il labbro inferiore, studiando con un po’ troppa attenzione Kris che si mordeva il labbro. Quanto Tao si chinò in avanti, sapeva che probabilmente doveva spingerlo via, ma invece sollevò la testa abbastanza per premere le loro labbra insieme.

Per un momento, Kris era quasi felice di essere così basso, dato che Tao si rilassò contro di lui. Comunque, quando tirò il labbro del ragazzo con i denti ottenendo un piccolo gemito, si ritrasse. Cosa stava facendo? Tao lo guardò stordito, gli occhi socchiusi e Kris quasi rimase, ma con una scossa della testa si schiarì la mente. Correndo in camera, chiuse la porta dietro di sè.

Premendo la schiena contro la solida barriera, scivolò fino a sedersi sul pavimento. Afferrandosi i capelli, poggiò la testa sulle ginocchia. Fece numerosi respiri e serrò gli occhi. “Kris…” disse Tao, bussando piano alla porta, “Stai bene?” sollevò la testa e guardò il soffitto, deglutendo a fatica la sensazione che aveva in gola.

“Sto bene Tao.” Disse, e la sua voce suonava tremolante e incerta. Ci fu silenzio e si morse il labbro, aspettando. “Se ne sei sicuro.” Disse Tao. Kris voleva chiamare il giovane ragazzo, ma si bloccò. ‘È solo perchè sembri una ragazza.’ Si disse.


Hunger (7/12)

Kris solitamente non trovava attraenti le persone sudate, la maggior parte delle volte pensava che fosse abbastanza disgustoso a dire il vero, ma doveva ammettere che Tao era un’eccezione. Il giovane ragazzo era spaparanzato sul divano con lui, bevendo languidamente da una bottiglia d’acqua e guardando la TV con mezzo interesse. Era appena arrivato a casa, dalla lezione di Wushu aveva detto, e si era buttato affianco a lui circa quindici minuti fa.

Erano stati i quindici minuti più lunghi della sua vita, e dovette sforzarsi di non fissare Tao mentre si asciugava il viso con il retro della mano. Un altro sorso d’acqua e Kris si mosse a disagio al suo fianco. “Va tutto bene?” chiese Tao, inclinando la testa. Annuendo, Kris si alzò, aggiustandosi i pantaloni e avviandosi in cucina. Si appoggiò al bancone, cercando di schiarirsi le idee.

Delle mani tiepide si posarono sulle sue spalle e strinsero gentilmente. “Sei sicuro?” chiese, e Kris desiderò di poter affondare nel bancone. Non era sicuro cosa lo attraesse così tanto di Tao, ma era una tortura a questo punto. Certo, Tao aveva detto che era bellissimo ma questo quando era una ragazza. Si irrigidì quando le mani di Tao cominciarono a scivolare lentamente giù per la sua schiena, solo per essere tirate via ed essere posate sul bancone al suo fianco.

Ti voglio.” Sussurrò in Mandarino Tao. Kris si affogò con l’aria, prima di ricordarsi che non aveva mai detto a Tao di saper parlare Mandarino, e in un certo senso ne era felice. Voltando la testa, posò le mani su quelle di Tao. Tao ansimò sorpreso, e guardò Kris con gli occhi sgranati e confusi. Ignorandolo, Kris premette le labbra contro quelle di Tao. Il giovane ragazzo reagì con veloce entusiasmo, premendo Kris contro il bancone con forza.

Poteva sentire la presa di Tao sul bancone farsi più forte, e accarezzò le sue dita con il retro della mano. Tao grugnì e premette ancora di più, la durezza della sua erezione crescente che sfregava contro il bancone era dolorosa e si lamentò. Le mani sotto di lui si spostarono all’improvviso, e venne tirato via dal bancone per poi scontrarsi con il frigorifero.

Tao premette contro di lui, bisognoso, e quando tirò l’orecchio di Kris con i denti, delle mani afferrarono i suoi fianchi. Kris grugnì soddisfatto quando Tao roteò i fianchi, l’attrito dei pantaloni era quasi doloroso ma non gli importava. “Oh Dio, Zitao, ti prego.” Ansimò, parlando accidentalmente in Mandarino. Tao si ritrasse, gli occhi stretti. “Parli Mandarino?” chiese, e Kris annuì.

Tutto quello che voleva era che Zitao chiudesse il becco e continuasse. Delle mani gli afferrarono le spalle saldamente, e sussultò leggermente. “Kris è solo un soprannome vero?” chiese, e Kris annuì ancora. Cercò di avvicinare il più piccolo ma Tao poggiò entrambe la mani ai lati della sua testa. “Qual è il tuo vero nome?” chiese Tao, chinandosi in avanti e mordicchiando l’orecchio di Kris.

“È Wu Fan.” Mormorò Kris, inclinando la testa di lato e mostrando il collo all’altro ragazzo. Tao lasciò una scia di morsi sul suo collo, stuzzicando la pelle e Kris rabbrividì. “Wu Fan.” Sussurrò Tao, le sue labbra aleggiavano sopra quelle di Kris. “Mi vuoi Wu Fan?” Kris tremò, e gemette incontrando gli occhi dell’altro. “Oh Dio, oh Dio.” Disse, rafforzando la presa sui fianchi di Tao. “Si, si Zitao, ti voglio. Dio ti voglio.”

Un guizzo di divertimento balenò sul viso di Tao per il continuo passaggio dall’Inglese al Mandarino, ma il ragazzo gli fece compassione. Chiudendo ancora una volta lo spazio tra i due corpi, approfittò della bocca aperta di Kris, insinuando la lingua e giocando con la sua. La testa di Kris era offuscata e continuò a ruotare i fianchi contro quelli del più piccolo. Un altro suono patetico gli sfuggì quando Tao si ritrasse nuovamente.

Il ghigno che adornava il viso di Tao gli fece affondare lo stomaco, e l’altro premette la calde labbra contro il suo orecchio. “Che peccato.” Sussurrò Tao, mordicchiando un’ultima volta l’orecchio per poi allontanarsi. Kris potè solo guardare come Tao si allontanasse da lui, la mente tornò pian piano a fuoco. Quando alla fine Tao si diresse in bagno, Kris espirò pesantemente. Cosa era appena successo? 


Gentle (8/12)

Se Kris si aspettava che qualcosa cambiasse tra loro, si sbagliava di grosso. Niente era cambiato tra lui e il suo coinquilino, a parte il fatto che qualche volta Tao gli lanciava certi sguardi che gli facevano torcere lo stomaco. Beh, quello e l’improvvisa aggiunta del Mandarino nelle loro conversazioni quotidiane. Oggi era un altro di quei giorni piovosi, e come la maggior parte dei giorni piovosi il pene di Kris era andato a nascondersi.

Sdraiato sul divano faceva zapping tra i canali, Tao era tornato a casa solo qualche minuto fa e doveva ancora uscire dal bagno. Kris si stiracchiò sul divano, senza preoccuparsi di non raggiungere l’altro bracciolo nel suo stato attuale, e posò la testa sulle braccia. Non poteva fare a meno di sentirsi deluso che non fosse successo niente, ma almeno le cose non erano diventate imbarazzanti tra loro.
Sentì i gentili passi di Tao prima che l’altro ragazzo si sedesse per terra di fronte al divano. Voltando la testa, Kris passò le dita tra i capelli di Tao. “Qualcosa ti preoccupa?” chiese, e Tao gettò indietro la testa per guardarlo. “Non sei di malumore per una volta.” Disse Tao, e Kris si corrucciò. Colpendo il naso di Tao, sbuffò. “Non mi piace essere una ragazza okay.” Mormorò, premendo il viso contro le braccia. “Voglio solo essere normale.”

Wu Fan, non dire così.“ disse Tao, voltandosi e posando le mani sulla schiena di Kris. Le dita tracciavano gentili cerchi lungo la sua spina dorsale e sospirò. “Perchè no?” chiese Kris, le parole attutite. Quando Tao non rispose e le dita smisero di muoversi sulla sua schiena, alzò il viso leggermente per guardare il più piccolo. Gli occhi di Tao erano bassi, rivolti da qualche parte sul pavimento. “Zitao.” Disse Kris, accarezzando delicatamente il viso dell’altro.

“Non essere arrabbiato con me.” Disse Tao. Confuso, Kris annuì solamente, continuando ad accarezzare Tao. Il più piccolo si sporse al suo tocco, lasciando che gli occhi gli si chiudessero e prese un profondo respiro. “Mi dispiace di averti lasciato l’altro giorno.” Disse, spingendo un dito sulle labbra di Kris quando l’altro cercò di rispondere. “Non avevo mai fatto una cosa del genere a dire il vero.” Kris spinse via la mano di Tao, sedendosi per guardare meglio il ragazzo.

“Fatto niente del genere, in che senso?” chiese Kris, sospettoso. Tao si morse il labbro nervoso, incrociando finalmente lo sguardo le più grande. “Non avevo mai... mai nemmeno baciato qualcuno prima di te.” Mormorò, il viso diventò presto rosso. Kris lo osservò, senza parole e incredulo. “Come, questo è impossibile.” Disse, sedendosi completamente, e tirandosi giù la maglietta che era arrotolata fin sotto al suo seno. (Che strano dire una cosa così, anche se lui è una lei attualmente.)

“Non avevi mai baciato nessuno prima?” chiese, sperando che Tao negasse all’improvviso la confessione. Il giovane ragazzo si limitò ad annuire, stingendo e allentando i pugni sulle sue gambe. “Perchè io?” chiese Kris. Tao lo guardò confuso, inclinando la testa di lato teneramente. “Perchè no?” chiese. Kris indicò lo stato in cui era ora. “Um, questo.” biascicò.

“Sei bellissimo in entrambi i modi WuFan.” Mormorò Tao. Kris scosse la testa e incrociò le braccia sul petto. “È per questo quindi?” chiese, “Perchè sono di entrambi i sessi? Puoi avere una piena esperienza in una volta.” Tao si ritrasse scioccato, la bocca spalancata per l’incredulità. “No! Perchè pensi questo?” gridò, “WuFan, io ti voglio perchè sei tu.

Kris scosse la testa. “Non so nemmeno io chi sono.” Disse. Tao gli afferrò il mento, abbastanza forte per evitare che voltasse il viso ma non tanto da fargli male. “Tu sei WuFan, senti davvero il bisogno di definire chi sei?” chiese Tao, ma non diede a Kris la possibilità di rispondere. Delle labbra si posarono dolcemente contro le sue, diversamente dai precedenti baci che avevano condiviso, e Kris si sentiva la testa pesante. Aggrappandosi disperatamente alle spalle di Tao, sperò che il più piccolo non menzionasse le sue lacrime.


Sickness (9/12)

Kris non si ammalava spesso, non era sicuro se fosse perchè il suo sistema immunitario fosse molto forte o perchè cambiava genere così spesso. Anche se supponeva che cambiare sesso non aveva davvero niente a che fare con la sua salute. Quindi non si sorprese quando Tao non aveva idea di come affrontarlo ora che stava male. L’altro ragazzo esitava affianco al suo letto, torcendosi le dita preoccupato.

“Zitao, starò bene.” Disse, chiudendo delicatamente la mano su quella di Tao. “Ho solo bisogno di riposare.” Il più piccolo annuì lentamente, sembrando ancora troppo preoccupato per Kris. “C’è qualcosa che posso fare per te?” chiese Tao. Kris scosse la testa e affondò di più sul cuscino. “Sto bene per ora, non preoccuparti per me.” Disse. Un altro cenno di Tao e l’altro si alzò, fermandosi sulla porta e voltandosi.

“Vado a fare i compiti, se hai bisogno di qualcosa…” mormorò Tao. Kris annuì, e si tirò le coperte fin sopra la testa. Girandosi sospirò leggermente, imprecando sottovoce. “Tao!” chiamò. “Sì~” rispose Tao, ovviamente non troppo lontano dalla porta. “Pensi che magari…” mormorò. “Pensi che magari potresti fare i compiti qui?” non sentì niente per un momento e pensò che forse non l’aveva sentito.

Sprofondando nel letto, tirò ancora di più le coperte, non potendo fare a meno di sentirsi deluso. Il suono di passi strascicati lo fece sbirciare dalle coperte, e vide come Tao abbandonò la borsa accanto a lui. Il letto affondò mentre Tao si sedeva al suo fianco ancora una volta, e Kris si mosse fino a poggiare la testa sul fianco del ragazzo.

“Grazie.” Mormorò, e Tao gli sorrise. “Wu Fan, mi piaci.” disse, “Non sarebbe stato stupido se non fossi tornato?” Kris tirò le coperte fino a coprirsi il naso, sperando di nascondere in questo modo il suo viso rosso. “Immagino.” Mormorò. Delle dita gli accarezzarono brevemente la fronte prima che Tao tirasse fuori i libri, e il suono della penna contro il foglio riempì la stanza.

Il respiro regolare accanto a sè e il calore dell’altro corpo resero le palpebre di Kris pesanti. “Vai a dormire.” Sussurrò Tao, spostando i capelli dal suo viso. “Sarò qui quando ti servirà qualcosa.” Kris posò tentativamente una mano sulla coscia di Tao. “Anche se sei tu?” biascicò, premendo il viso contro il suo fianco per nascondere l’imbarazzo. “Specialmente se sono io.” Disse Tao, poggiando brevemente la mano sopra quella di Kris.

“Non sono così di solito, okay.” Mormorò Kris, lottando per stare sveglio. Tao rise, posando la mano sulla testa del ragazzo. “Lo so, non lo dirò a nessuno.” Disse. Kris si accoccolò più vicino a Tao, chiudendo gli occhi. “Bene, perchè odierei farmi piacere qualcuno che fa la spia su di me in questo modo.” Disse Kris. Il suono della risata di Tao fu l’ultima cosa che sentì prima di soccombere al bisogno di dormire.

Picture (10/12)

“Quindi state insieme?” chiese Luhan, giocherellando con la cannuccia e Kris osservò come puntini di colore apparissero e scomparissero dal bubble tea del ragazzo. “Non lo so.” Disse, le mani incollate alla sua bevanda (caffè dato che era esausto). Luhan gli diede un calcio sotto il tavolo, e Kris ricambiò il favore infantilmente. Questo era, ovviamente, quello che vide il più piccolo una volta arrivato.

 ”Um, sto interrompendo qualcosa?” chiese Tao, con un’espressione divertita. Luhan scosse la testa, sussultando quando Kris gli diede un altro calcio. “Voi due dovreste frequentarvi!” gridò Luhan. Cominciò a strillare quando Kris si buttò sul tavolo, cercando di strozzarlo. Tao rise, avvicinandosi e tirando via le braccia di Kris. “Pensavo lo stessimo già facendo.” Disse Tao, guardando Kris.

Kris balbettò e ricambiò lo sguardo di Tao, il viso rosso. “Quando è successo?” chiese. Tao sorrise e lasciò i suoi polsi. “Non è ancora ufficiale.” Disse Tao, occupando il posto vuoto accanto a Kris. “QuindiWuFan?” Kris scosse la testa, ricevendo un altro calcio dal più grande. “Da quando sei così timido?” chiese Luhan.

Guardando male il ragazzo, Kris lo colpì a sua volta e Tao rise per il comportamento dei due ragazzi più grandi. “WuFan, dovresti essere il mio ragazzo.” Disse Tao, appoggiandosi al ragazzo e sorridendogli. Kris si immobilizzò per un momento prima di cingere con un braccio le spalle di Tao. “Immagino di poterlo fare.” Tao si illuminò, stringendosi di più a lui e prendendogli l’altra mano.

Il flash di una macchina fotografica fece sobbalzare Kris, che si voltò per guardare Luhan. “Che diavolo?” chiese. Luhan sorrise e ondeggiò la macchina in mano. “Siete così carini insieme, e stavi sorridendo e tutto.” Lo prese in giro. Kris grugnì e strinse la spalla di Tao. “Tao, mi devi scusare.” Disse, “Ma devo uccidere il mio migliore amico.” Tao rise e Luhan fece un suono indifferente, riponendo la fotocamera nella borsa.

“Dammi un bacio prima.” Disse Tao, sporgendo il labbro inferiore in un mezzo broncio. Lottando per mantenere un’espressione seria, Kris si chinò dando un bacio al più piccolo. Luhan tubò ai due, per poi cominciare a strillare quando Kris si alzò. “Tao controlla la mia macchina fotografica per favore!” piagnucolò il più grande dei tre, già in piedi e cominciando a indietreggiare.

“Non fatevi troppo male.” Disse Tao. Kris prese la rincorsa, correndo attorno al tavolo e cercando di afferrare il più grande per la maglietta. La risata di Luhan si trasformò in un grido quando delle dita sfiorarono la sua schiena, e i due corsero via lasciando il più piccolo con le loro cose. Kris stava sorridendo, e Tao non poteva essere più felice.


Learn (11/12)

Kris non era abituato ad essere svegliato da qualcuno, specialmente quando era stato troppo pigro per ritornare del suo vero sesso. Kris non era davvero abituato ad essere svegliato con un bacio. Non che si lamentasse o cosa, anche se lo squittio che gli sfuggì dalle labbra quando Tao posò il peso sul suo petto era abbastanza patetico. Tao sorrise contro le sue labbra e Kris si ritrasse, per poi tirarlo in un altro bacio. Il più piccolo rise, sedendosi e sorridendogli.

“Buongiorno WuFan.” Disse Tao, e Kris era sicuro che non fosse sveglio da molto. Il modo in cui suonava la sua voce gli fece arricciare i piedi e tirò la maglietta di Tao. “Vieni qui giù.” Pregò, e Tao scosse la testa. “Costringimi.” Lo stuzzicò. Kris si sollevò, intrecciando le dita ai capelli di Tao e tirando il suo viso più vicino. Infastidiva Kris come il suo corpo fosse così iper sensibile, quando le mani di Tao accarezzarono i suoi fianchi, rabbrividì. Premendo le loro labbra insieme, Kris cercò di portare Tao sopra di sè.

Arrendendosi, Tao si buttò sull’altro, costringendo Kris ad aprire la bocca. Kris premette la lingua contro quella del più piccolo, rafforzando la presa sui capelli di Tao. Tremò ancora quando le mani di Tao scivolarono sotto la sua maglia, accarezzando subito sotto il suo seno (Dio, odiava averlo.). “Wu Fan.” Mormorò Tao contro le sue labbra, “Non voglio farlo come sei ora.”

Kris si lamentò per la perdita di calore corporeo quando Tao si sedette, ma non lo fermò. Sollevando lo sguardo sul più piccolo, sospirò pesantemente. “Non capisco.” Disse, portandosi le mani ai capelli. Tao passò lentamente le dita sul torso si Kris, e Kris rabbrividì quando le mani si bloccarono sull’elastico dei suoi pantaloni. “Ti voglio, ma non così.” Mormorò Tao, “Non la prima volta.”

Kris scosse la testa, sollevando lo sguardo confuso. Tao lo alzò in posizione seduta prima di scendere dal letto. Il più piccolo aprì le braccia e guardò Kris con aspettativa. Sospirando, scese da letto e si fermò davanti al ragazzo, posando un bacio sull’angolo della sua bocca. Tao girò il viso, chinandosi leggermente per catturare le labbra di Kris in un altro bacio. Il più piccolo rise quando Kris lo fece indietreggiare fino alla porta, premendolo contro di essa e mordicchiandogli il labbro.

“Wu Fan, ti prego?” mormorò Tao tra i baci. Grugnendo Kris si ritrasse e guardò il ragazzo. “Cosa vuoi?” chiese, giocherellando con l’orlo dei pantaloni. Tao gli diede una leggera spinta verso il bagno, e Kris sbattè le palpebre. “Vuoi davvero solo che torni normale?” chiese, piegando la testa di lato, confuso.

Tao annuì e Kris si chinò ancora una volta premendo brevemente le loro labbra insieme. “Perchè?” mormorò. “Voglio che tu sappia che non sono qui perchè puoi essere una ragazza, che sono qui per te.” Disse Tao, “Non mi importa di come appari.” Kris intrecciò le dita nei capelli di Tao, tirando il ragazzo verso di sè e incontrando le sue labbra. Il bacio era distratto, più uno scontrarsi di denti e di nasi del dovuto, ma Kris cercò disperatamente di riversare tutto quello che sentiva in esso.

Tao si ritrasse alla fine, premendo insieme le loro fronti. “WuFan…” sussurrò. Kris scosse la testa, lasciando la presa sui capelli di Tao per posare un dito sulle sue labbra. “Non dirmi che mi ami.” Disse, “Non penso di poterlo sopportare in questo preciso momento.” Tao annuì e gli prese il polso, tirandolo in bagno e aprendo l’acqua della doccia. Si appoggiò al muro quando Kris gli mordicchiò l’orecchio.

“Dio WuFan.” Mormorò, voltando il viso e venendo assalito da labbra fameliche. Delle mani presero la maglia di Tao, tirandola prima che Kris si ritraesse. “Alza le braccia.” Mormorò, e Tao acconsentì, permettendo al ragazzo di sfilargli la maglietta. Quando Kris afferrò la propria, il più piccolo si affrettò a bloccarlo, posando le mani su quelle di Kris.

Kris lo guardò confuso, e Tao scosse la testa. “Scusa, dammi solo un momento. Non ho mai…” mormorò e Kris lasciò la sua maglietta. “Visto una donna nuda giusto?” disse Kris, sospirando pesantemente. “Continuo a dimenticarlo.”  Tutto il viso di Tao divenne rosso quando Kris si punzecchiò il seno tristemente. “Ti farebbe sentire meglio se non mi togliessi i vestiti fino ad essere cambiato?” chiese.

Tao annuì lentamente, guardandosi i piedi. Kris sospirò ancora prima di controllare la temperatura dell’acqua ed entrare nella doccia. Era ancora strano vederlo per Tao , il cambiamento non era tanto acuto quanto sembrava. Eppure, era come se tutto quello che avesse fatto fosse sbattere le ciglia e Kris stava lì, in piedi come uomo. Avanzando, tirò il più grande vicino, inclinando la testa all’indietro e premendo le loro labbra insieme per quella che sembrava la milionesima volta.

“Insegnami cosa fare.” Mormorò Tao, afferrando la maglietta bagnata del ragazzo. Kris tirò Tao più vicino, e il più piccolo entrò nella vasca. “Dimmi cosa vuoi fare.” Disse Kris, sfilandosi la maglietta e facendola cadere sul pavimento con un ‘plop’. “Amarti.” Sussurrò Tao, baciando Kris prima che l’altro potesse obiettare. Delle mani gli afferrarono saldamente i fianchi e Kris si lasciò andare. Se Zitao lo voleva, allora lo avrebbe avuto.

Fortune (12/12)

“Da quanto dura?” chiese Luhan, facendo penzolare i piedi dal porticciolo. Kris si sdraiò, posando la testa sulle mani e osservando le nuvole nel cielo che si oscurava. “Tre anni ora.” Disse. Luhan rise e Kris potè sentire l’acqua muoversi mentre Luhan scalciava più forte. “Qualche rimpianto?” lo prese in giro.

Kris sentì gli altri due avvicinarsi, e reclinò la testa per vederli. Delle mani si posarono sul suo viso e una dolce risata arrivò da sopra di lui. “No, non credo di averne nessuno.” Disse Kris, “Per niente.” Un rumore confuso provenne dal proprietario delle mani, e Kris sollevò lo sguardo su Tao. “Non hai niente di cosa?” chiese il ragazzo, e Kris vide un qualcuno annuire dietro di lui.

“Rimpianti.” Rispose Luhan, e dell’acqua venne spruzzata in faccia a Kris mentre il più grande si nascondeva dietro al suo ragazzo. Sputacchiando, Kris si sedette, asciugandosi il viso e guardandolo male. “Te ne pentirai.” Scattò, e Tao rise al suo fianco. “Andiamo hyung.” Disse Sehun da davanti a Luhan, “Divertiamoci e basta.”

Kris scosse la testa e si alzò, assicurandosi di abbassarsi la maglietta e stringere il nodo dei pantaloni. “Dopo che ho finito di uccidere Luhan possiamo divertirci.” Disse Kris. Tao rise ancora più forte e strinse il ragazzo in un abbraccio. “Voi due avete un’amicizia omicida WuFan.” Disse, premendo un bacio sulla guancia del suo ragazzo. (Ragazza? Dato il suo aspetto dopo essere stato bagnato da Luhan.)

Sehun rise quando Luhan sbirciò da dietro di lui, facendogli una linguaccia. “Qualche volta mi sento come se fossimo noi due i più grandi qui.” Disse, e Tao annuì. Kris spinse leggermente il più piccolo, ottenendo solo un sorriso in risposta. “Penso che vi lasceremo soli.” Disse Luhan, cercando di correre via. Sehun non glielo permise, afferrandolo per le braccia e gettandolo dal porticciolo.

Luhan tornò in superficie sputacchiando acqua. “Sehun! Come hai potuto?” chiese, senza sembrare minimamente arrabbiato. Sehun sorrise e saltò a sua volta, lasciando Tao e Kris da soli. “Mi sto solo divertendo.” Disse, spingendo Luhan sott’acqua. Tao tirò Kris più vicino a sè, e posò un bacio sulla sua fronte. “Hey.” Disse. “Hey a te.” Rispose Kris, alzandosi sulle punte per baciare le labbra di Tao.

Tre anni, oggi.” Disse Tao, poggiando la fronte contro quella di Kris. “C’è qualcosa che vuoi dire?” Kris gli sorrise, intrecciando le dita tra i capelli del ragazzo. “Sono stai tre anni fantastici, spero che il prossimo sarà lo stesso.” Disse. Tao rise, il viso rosso per l’imbarazzo. Rimasero lì per un po’, guardandosi negli occhi. “Odi ancora essere maledetto?” chiese Tao. Kris scrollò le spalle e chiuse gli occhi, reclinando la testa per godersi il sole attraverso le palpebre.

“Penso mi vada bene.” Disse. Tao accarezzò il collo del ragazzo con le sue labbra, ottenendo un debole tremito. “Hey Zitao.” Mormorò Kis, aprendo lentamente gli occhi. Tao fece un piccolo suono, il viso ancora contro il collo del ragazzo. “Ti amo.” Sussurrò. Potè sentire il sorriso di Tao e non potè fare a meno di sorridere a sua volta. “Ti amo anche WuFan.”
“Dici davvero?”

Sì, e non smetterò mai di amarti WuFan.

Il suono dell’altra coppia che giocava e rideva si mischiò con gli insetti e i suoni della natura. Kris sollevò il viso e Tao si ritrasse per guardarlo negli occhi. Un altro momento passò, e Kris decise che forse poteva vivere la sua vita come un drama. Pensava che potesse viverla, fino a che Tao fosse rimasto al suo fianco.
  
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