L'amore uccide

Ho sentito dire che l’amore uccide. Se è così, io sto morendo.

Ho flirtato con parecchie ragazze, ma non mi sono mai sentito veramente male per una. Mi divertivo con loro, non prendevo niente sul serio; invece ora sono in ansia per una donna.

Mi rosicchio le unghie, in preda al panico. Non avevo mai provato nulla di serio per una ragazza, non avevo mai neanche pensato di poterlo fare. Io mi mettevo in mostra, cercando di farmi bello ai loro occhi, mostrandomi come un super uomo, quando invece ero un semplice ragazzo che aveva voglia di divertirsi.

Ed è strano che io mi sia accorto così tardi di lei, dell’unica ragazza che mi sia arrivata dritta al cuore. L’ho sempre avuta vicino, anche se la sua era una presenza silenziosa. Lei non ha fatto nulla per pressarmi, e credo che mai lo farà. Ed è per questo che io l’amo.

O almeno credo, perché penso sia il cuore a dettarmi tutte queste azioni inaspettate.

L’ansia mi sta uccidendo. Forse non morirò d’amore come temevo, ma questa paura è comunque causata da lei. La guardo, così bella, con il volto chinato. Non riesco a leggere la sua espressione perché i capelli le coprono il viso, e questo mi manda fuori di testa.

Come si fa ad aspettare così tanto, quando il terrore ti divora dentro? Come hanno fatto, tutti gli altri?

Stento a riconoscermi: inginocchiato, in pena per una donna. Non è da me!

Le mie mani si arricciano tra loro, mentre ripenso ai bellissimi momenti passati con lei; le passeggiate, le gite, i picnic…

Tutti ricordi sensazionali, che mi danno una carica mostruosa. Ma neanche quella riesce a tirarmi via l’agitazione.

La guardo implorante, ma lei non si decide ad alzare la testa.

La mia mente continua a girare vorticosamente, mostrandomi molte immagini di noi due insieme.

Ora quei ricordi non mi aiutano più, ma anzi mi lacerano se penso che tutto potrebbe finire nel giro di un attimo.

Continuo a stare zitto, e mi volto a guardare le persone che ci circondano e che mi guardano con aria interrogativa.

Forse le sto mettendo fretta, quando non dovrei. Allora mi alzo, pronto ad allontanarmi almeno un po’ da lei, quando una sua mano mi blocca.

Oddio, non avrà mica pensato che la volessi lasciare, vero?

Mi accuccio di nuovo di fronte a lei, e finalmente alza lo sguardo.

Con sorpresa e ulteriore preoccupazione vedo che i suoi occhi sono pieni di lacrime. Poi vedo un bellissimo sorriso che le illumina il viso.

Sta per darmi una risposta alla proposta che qualche secondo fa le ho fatto. Tiene l’anello al dito, in bella mostra, e lo osserva, facendolo brillare alla luce del sole.

Poi mi guarda, con il suo solito sguardo dolce.

- Si… - mormora, poi mi butta le braccia al collo, circondandomi in un abbraccio stretto. Io ricambio, un po’ imbarazzato.

- Marron…- le sussurro, per chiamarla. – Allora io e te… - non riesco a finire la frase, per la felicità che mi provoca quel momento. Ma lei la finisce per me.

- Si, Goten… - sussurra, sciogliendo l’abbraccio per darmi un bacio. – Ci sposiamo… -