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Autore: Faraday92    28/02/2013    0 recensioni
Tratto dal terzo manifesto del Partito del Supremo Cane, Roma, anno 2067.
Genere: Parodia, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tratto da  "Terzo Manifesto del Partito del Supremo Cane", Roma, anno 2067. 
 

“ […] Fratelli, vi esorto sin da ora affinchè nulla delle seguenti parole sfugga al vostro intelletto, illuminato dalla via canina, fulgida stella nel mare di tenebre generato dall’uomo; il quale viziato dalla sua malvagità, perse contatto con il supremo vincolo di unità che legò sempre la superiore razza dei Cani, alla nostra meschina natura umana. Ora, nonostante sappiate quale fosse il nostro oscuro passato, devo rammentare a voi tutti che è necessario il conoscere  i dettagli di quella che è stata la rivoluzione benevola la quale portò noi verso il sentiero del nostro Dio Cane, e per far ciò, pongo innanzi una breve descrizione delle tappe che portarono a tanta gloriosa ascesa del genere umano. La consapevolezza di esser razza inferiore è sempre esistita nell’uomo, in alcuni periodi fu leggera e latente, in altri più marcata; ma fu solo intorno all’anno duemila, che in alcuni illuminati precursori di quello che dopo divenne il Partito del Supremo Cane (da ora PSC) si manifestò la all’epoca ardita consapevolezza di una cronica mancanza di qualità supreme, appartenute sin dall’inizio della storia ai soli cani. Essi ci furono sempre fedeli nei secoli, mentre l’uomo, in preda alla sua lucida follia era impegnato a scontrarsi per il denaro e per la terra, mentre alcuni abomini continuavano a maltrattare i nostri supremi cani, a farli vivere in campagne, costringendoli addirittura a cacciare per procurarsi il loro cibo. Questa realtà andava avanti già da un pezzo, così, questi primi fratelli, fecero pressioni affinchè fossero promulgate speciali leggi per tutelare i loro diritti, per evitare pratiche blasfeme, come l’abbandono dei cani in autostrada, che al sol nominare, non posso che pregare per il perdono del Dio Cane. Ma ricordiamo fratelli, la loro misericordia è infinita, perciò siamo ancora qui, oggi. Gli anni passavano e nuove leggi, nuovi atti, fulgidi di quella incredibile forza che è l’Amore Canino, portavano l’uomo dopo tanto tempo sulla retta via. Finalmente l’essere umano, si preoccupava in maniera maggiore per il Cane, e non per se stesso e la sua malvagia natura. Fu così che i soldi spesi per le politiche che davano assistenza all’uomo bisognoso, diventarono politiche di assistenza verso il Cane bisognoso, mentre altri, finalmente, vestivano le nostre amate guide, ridando dignità a quella magnifica razza. Come tutti voi sapete, nel 2034 venne fondato il PSC, che grazie al sostegno di una buona parte della popolazione, ottenne alcuni seggi in un ormai corrotto e senza speranza parlamento. Nel contempo, i nostri primi e saggi profeti canini cominciarono la predicazione. Alcuni vennero maltrattati, accusati di eresia, di blasfemia e di essere degli ipocriti che sfruttavano la loro posizione per il denaro. Noi tutti invece oggi sappiamo la verità. Il Dio Cane, aveva preso la parola tramite le loro impure bocche, e lanciava quel messaggio di infinita speranza che annunciava l’arrivo di una nuova era. Nel 2045, il PSC vinse le elezioni, potendo legiferare finalmente a favore della nostra religione, dando il pieno diritto di predicare a tutti i profeti e portò per la prima volta la razza canina al posto che meritava. I canili vennero distrutti, al loro posto costruiti i Templi del Cane, alloggi in cui i profeti, noi del PSC e i cani viviamo in stretta armonia, per guidare l’umanità verso il suo sentiero. Vennero inoltre, per la prima volta, punite giustamente tutte quelle bestie che si erano macchiate di crimini contro i cani. Tutti gli scienziati che usavano come cavie i cani e gli accalappiacani, vennero giustiziati. Ognuno di noi sa infatti, che nessun fratello può condurre la sua vita con un peso tale sulla coscienza. Venne concesso, con grande magnanimità, il carcere a vita a tutti coloro che si professarono contro il Dio Cane. I più brutali oppositori, come ad esempio atei e cristiani, che una volta accusavano noi di eresia, vennero finalmente sbugiardati e mostrati per quelli che erano! La loro eresia più grande fu il dire che i Cani non possiedano un anima; e capite fratelli, perché il dono della parola gli fu presto negato. In seguito, e qui veniamo a tempi molto recenti, per volere dei sommi cani, i profeti ci dissero che tutti gli animali erano in realtà, delle divinità minori e che anche loro avevano diritto a templi e a sacra venerazione, cercando tuttavia di non dimenticare chi fossero in realtà le vere supreme entità guidatrici. Detto questo ripeterò ancora una volta, quelli che sono sempre stati i punti fondamentali del nostro credo e della nostra linea politica, così che tutti voi, fratelli, possiate sempre più comprendere la verità che ci è stata donata […]”
  
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