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Autore: Aletheia229    01/03/2013    1 recensioni
Spoiler dalla seconda stagione di OUAT
Storia ambientata dopo la 2x15

Regina e Cora hanno raggirato Hook, scaraventandolo (nel vero senso della parola) fuori dai loro piani. Ora il pirata vaga solitario per i vicoli bui di Storybrooke. La possibilità d'impossessarsi del pugnale dell'Oscuro sembra ormai lontana.
Proprio quando ormai la vendetta era a portata di mano, o meglio di uncino.
Ma qualcuno di inaspettato aiuterà il pirata, consegnandoli un oggetto che potrebbe ritornargli molto utile.
E quella persona è Katherine Pierce.
Era appoggiata al muro, con una gamba sollevata e le braccia incrociate al petto. Indossava un paio di pantaloni di quello strano indumento, jeans lo aveva chiamato la Swan, una camicia blu acceso e una giacca di pelle. I capelli mossi le cadevano fino a metà schiena e le incorniciavano il volto su cui spiccavano quel dannato sorriso strafottente che tanto odiava e gli occhi che non avevano perso la loro scintilla divertita
Crossover tra Once Upon A Time e The Vampire Diares - Accenni di HookxKatherine
Genere: Generale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Killian Jones/Capitan Uncino
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
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One More Night

 

 

 

 
 
You and I go hard, at each other like we going to war
You and I go rough, we keep throwing things and slammin' the door
You and I get so, damn dysfunctional we stopped keeping score
You and I get sick, yah I know that we can't do this no more



Avanzava lentamente, con la mano premuta sul fianco sinistro, zoppicando leggermente e con un’espressione sofferente sul volto. Non era bastato quel dannato incidente in cui quella dannata cosa lo aveva travolto, ci si erano pure messe quelle due dannatissime streghe. Erano le due regine più potenti di tutto il mondo delle favole: non avrebbero potuto limitarsi ad un semplice incantesimo per bloccarlo mentre se la davano a gambe?
Certo che no! Dovevano fare le cose in grande!
Perché non farlo sbattere contro quella dannata libreria e fargli cadere i libri addosso, tanto mezza Storybrooke lo aveva già danneggiato fisicamente.
Quello che più gli faceva ribollire il sangue era il fatto che in fondo, molto in fondo, la colpa era anche sua. Barbanera gli aveva insegnato meglio che fidarsi delle donne.
Una donna a bordo porta sfortuna
Cercando di raggirare Belle era arrivato a Regina che successivamente lo aveva condotto a Cora.
Ed ora si trovava lì, in un qualche vicolo buio di una dannatissima cittadina del Maine, senza ciurma, senza alleati, senza forze fisiche e senza la più pallida idea di dove ricominciare la ricerca del pugnale.
Nel giro delle ultime ore Hook era giunto ad una conclusione: le donne era buone solo a scaldare il letto.
Non si sarebbe più fatto raggirare da una di loro. E Regina e Cora si erano appena guadagnate i posti immediatamente successivi a quello di Rumplestiltskin nella sua lista “persone da uccidere lentamente”.
Fu una voce a distoglierlo dai suoi pensieri e a farlo fermare sui suoi passi, una voce che nonostante fosse passato molto tempo non aveva mai dimenticato. La sua voce.
<< Ciao Hook >>
Fu una frazione di secondo: uno di quegli strani aggeggi passò di fianco al vicolo illuminando la sua figura.
Era appoggiata al muro, con una gamba sollevata e le braccia incrociate al petto. Indossava un paio di pantaloni di quello strano indumento, jeans lo aveva chiamato la Swan, una camicia blu acceso e una giacca di pelle. I capelli mossi le cadevano fino a metà schiena e le incorniciavano il volto su cui spiccavano quel dannato sorriso strafottente che tanto odiava e gli occhi che non avevano perso la loro scintilla divertita.
<< Katerina >>
<< Che brutta cera >> commentò piegando la testa di lato.
Hook era esattamente a conoscenza del gioco a cui la vampira stava giocando: il suo obbiettivo era fargli perdere le staffe, vederlo crollare, sapere di avere ancora potere su di lui.
<< Tu invece sei stronza come sempre >>
<< Faccio il mio meglio >>
Killian riprese a camminare, deciso ad arrivare alla fine di quel vicolo e di lasciarsi la vampira alle spalle.
<< Non mi sembrava che tu avessi un comportamento così pessimo. Neanche un bacio di benvenuto? >> disse staccandosi dal muro ed avvicinandosi a lui
<< Mettiamo subito le cose in chiaro >> ripose avvicinandosi a lei a sua volta << Non sono dell’umore per i tuoi stupidi giochetti. Non mi interessa come tu sia qui o che cosa tu abbia in mente, ma vedi di girarmi alla larga >>
<< Se no? >>
<< Non ti conviene sfidarmi >>
La vampira si lasciò sfuggire una risata divertita << Non puoi uccidermi Hook >>
<< Mi basta un dannato paletto >>
<< Lo so. Ma ne hai la forza? Sei davvero pronto a lasciarmi andare? >>
Killian non rispose e lei seppe di averlo in pugno. Nessun uomo le era mai resistito (Damon e Stefan ne erano la prova “vivente”) e il pirata non era da meno. Era stato il suo giocattolo preferito: così facile di manovrare ma allo stesso tempo una sfida continua.
Davvero eccitante.
Non le sarebbe dispiaciuto affatto riprendere da dove avevano interrotto: i loro corpi nudi avvinghiati, lui che le lasciava una scia di baci bollenti sul collo, lei che gli graffiava la schiena. Sentirlo muoversi dentro di lei con spinte forti e decise.
Una vera delizia.
Il sapore del suo sangue era poi qualcosa di unico: le ricordava l’acqua marina.
Un pirata fino in fondo.
Purtroppo il tempo stringeva anche per lei. Klaus le era alle calcagna, seguito da Damon, Stefan e tutto il gruppo “cagnoli di Elena Gilbert”. Non poteva rimanere troppo tempo in uno stesso luogo, soprattutto se quello era la residenza dei personaggi delle fiabe e non era più protetto dalla barriere che separava gli abitanti di Storybrooke dal mondo reale.
<< Per quanto mi piaccia vederti in difficoltà e per quanto io sia tentata di festeggiare questa rimpatriata come si deve non è per questo che sono qui >>
Killian la guardò alzando un sopracciglio. Non aveva la presunzione di conoscere la vampira ma sapeva che non si sarebbe scomodata a cercarlo se non fosse qualcosa d’importante.
Katherine non perse tempo inutile in chiacchiere ma prese un oggetto da una tasca della sua giacca. Era una bussola, quella bussola.
<< Dove l’hai presa? >> chiese incredulo.
Porse una mano in avanti per prenderla ma Kat portò il braccio indietro, portando la bussola fuori dalla portata del pirata.
<< tsk, tsk. Non così in fretta >>
<< Sai cos’è? >> indagò
<< Ovviamente >> rispose mettendo una mano sul fianco << Ti conduce a ciò che il tuo cuore desidera di più. Nel tuo caso il pugnale del vecchio Rumple. Ho i miei informatori, sai? >>
Hook la squadrò, pronto ad un qualunque raggiro da parte della vampira << Qual è il prezzo? >>
<< Una cosa da niente >>
Scattò in avanti. Mise una mano dietro il collo dell’uomo, attirando il volto verso il suo. Non perse tempo in sciocche frivolezze o altro; non chiese al pirata un qualche permesso per infilargli la lingua in bocca.
Hook non oppose nemmeno resistenza, anzi, portò un braccio intorno alla sua vita attirandola a sé e approfondendo il bacio.
Fu la Petrova ad allontanarsi per prima, facendo un passo indietro e inumidendosi le labbra.
<< Fanne buon uso >>
 
 
 
 
 
*Angolo dell’autrice*


Ciao a tutti!
Chi mi segue di già nel fandom di Once Upon A Time è già a conoscenza della mia passione per il personaggio di Hook.
Girovagando su YouTube mi sono imbattuta in un paio di video su Killian e Katherine e mi sono detta: “Perché non scrivere qualcosa su di loro?”.
Ed eccomi qui!
È una piccola one-shot, una storia senza pretese.
Volevo semplicemente scrivere qualcosa sui due: non mi sono preoccupata di creare un background o altro.
Per quello c’è sempre tempo.
Il titolo della storia è quello della canzone dei Maroon 5, di cui sono state riprese le parole ad inizio capitolo. La base musicale mi ricorda sia Killian che Katherine, e ritengo che possa addirsi ad entrambi i personaggi. Inoltre il tutto si svolge nell'arco di un'unica notte, un'altra da aggiungere al loro passato comune. One More Night.
Ci sono un paio di riferimenti a “Peter Pan” di James Mathew Barrie, come il riferimento a Barbanera e la questione del comportamento pessimo (l’ossessione di Uncino per le buone maniere), e a “Pirati dei caraibi”: la bussola citata è, ovviamente, la bussola di Capitan Sparrow.
L’immagine iniziale non mi appartiene. Questo è il link http://25.media.tumblr.com/tumblr_mde8fbbznK1rl2f4ro1_500.png
Spero di essere riuscita a rendere entrambi i personaggi IC.
Mi scuso per eventuali errori e/o sviste.
Un bacio, 
Aletheia
 
   
 
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