Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: irytvb    01/03/2013    4 recensioni
"Vorrei che mio padre vincesse le elezioni come rappresentante"
...
Poi è il turno di Blaine, e non può fare a meno di guardare intensamente il suo fidanzato.
Vorrei riuscire a dirti che mi hai salvato, pensa.
"Vorrei che in tutti gli stati sia approvato il matrimonio gay."
Dice invece.
---- spoiler della puntata 'on my way' e 'original song'
... Ma siamo seri, se state anche soltanto leggendo questa introduzione non posso credere che non abbiate visto quella puntata
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuove Direzioni, Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

§ There is no peace inside §

 

 

 

"Professore," Disse Mercedes,

 

"So che siamo un po' drammatici, ma credo che nessuno di noi abbia

 

 mai pensato a togliersi la vita come Karofsky."

 

                                                                                                      

 

                                                                                                                                  'On my way' season 3

 

 

 

26 aprile 2011

 

"Cosa sei disposto a fare per entrare nella scuola?" Chiese dolcemente il consigliere, un uomo sulla trentina con le iniziali della Dalton ricamate sul fazzoletto.

 

"Tutto." La voce di Blaine tremò appena alla semplice parola.  Erano passati tre mesi dal Ballo della scuola, e lui era ancora rotto.

 

Non fuori, ovviamente. Quelle parti le avevano già ricucite insieme. Le ossa rotte, le costole inclinate, quelli erano facili da aggiustare.

 

Ma lui, lui come persona... Poteva essere riaggiustato? La paura che lo prendeva quando una porta sbatteva, quando era buio e tutto era silenzioso. Sapeva che in quei momenti succedevano le cose peggiori.

 

Erano già successe a lui.

 

"Tutto." Ripetè, e questa volta la voce non tremò. "Ho paura soltanto di pensare a quella scuola, figurarsi il pensare al tornarci. La Dalton è la mia ultima possibilità. Ne ho bisogno."

 

"La preside ha già respinto la tua candidatura, sai? Però l'ultima parola spetta a me. Potrei convincerla a cambiare idea."

 

"La prego." Sussurrò Blaine. Ormai non riusciva più a dire cose del genere ad alta voce. Le aveva gridate piangendo in un vicolo attiguo alla palestra. Aveva urlato così forte, pianto così tanto da non riuscirsi più a fermare. Era rimasto cosciente tutto il tempo, ad ogni colpo che il suo corpo subiva per mano di sconosciuti.

 

"Perfavore, basta." aveva detto più volte, ma non lo avevano mai ascoltato.

 

Aveva urlato, aveva chiamato aiuto... Ma la musica nella palestra era così forte che nessuno l'aveva sentito.

 

Oppure, pensiero peggiore, l'avevano sentito ma nessuno era uscito.

 

"Perchè?" aveva chiesto una volta, e la domanda gli era valsa una serie di insulti che non aveva nemmeno capito. La testa gli palpitava e ogni cosa faceva così male, così tanto male che il suo corpo non riusciva ad abituarsi, non riusciva a renderlo immune.

 

"Benissimo." Disse il consigliere alzandosi in piedi al suo fianco dopo aver scansato la scrivania sopra la quale era seduto. "Mettiti in ginocchio."

 

"Io-cosa?"

 

 

 

 

 

 

 

5 Novembre 2011

 

Blaine guardò il flacone di pillole con attenzione, prima di metterlo sul comodino al fianco del suo letto.

 

Sistemò il nodo della cravatta allo specchio, costringendo un sorriso sul volto: dopotutto era la sua ultima esibizione.

 

Si era ripromesso di andarsene con un sorriso.

 

 

 

 

 

26 Aprile 2011

 

"Fammi vedere quanto vuoi essere in questa scuola. E' la tua unica possibilità," Rispose impassibile l'uomo, slacciandosi il bottone dei pantaloni dalla piega perfetta.

 

 

 

 

 

5 Novembre 2011

 

"Scusa," disse una voce, fermandolo sul finire della scala con una mano delicata.

 

 

 

 

 

26 Aprile 2011

 

Era la sua unica possibilità.

 

Cosa avrebbe potuto fare se non fosse entrato alla Dalton? Cambiare scuola non sarebbe servito: il problema si sarebbe ripresentato alla prima occasione.

 

E il padre era stato molto chiaro sulla scolarizzazione a casa: No. Erano ancora più soldi di quelli che poteva chiedere la Dalton, senza  contare il disagio emotivo di avere uno straniero in casa, e.... e altre cose che Blaine non aveva avuto la forza di continuare ad ascoltare.

 

Non ci sono scelte giuste. Non possono esserci, perchè da qualunque prospettiva guardi lui sa che ne uscirà sconfitto.

 

Non è abbastanza forte per nessuna delle decisioni che prenderà.

 

Che sta prendendo.

 

Ci vorrebbe così tanto coraggio ad incamminarsi in una scuola che non sia la Dalton, dove c'è una sicurezza che pensava non potesse esistere.

 

Un posto dove nessuno potrà fargli male.

 

La scelta è ovvia, ma questo non gli impedisce di piangere mentre cade sulle ginocchia.

 

 

 

§O§

 

 

 

5 Novembbre 2011

 

"Sono nuovo di qui." Dice il ragazzo in tono di scusa. "Cosa sta succedendo?"

 

E Blaine, non sa nemmeno per  quale motivo, si ritrova a sorridere.

 

Forse è per i vestiti dell'altro, ovviamente scelti con cura nella speranza di potere accordarsi con le divise di tutti gli altri, o forse è per la sua voce, che trema leggermente per la paura di essere scoperto.

 

E' una spia, e Blaine lo trova maledettamente adorabile.

 

 

 

§O§

 

 

 

26 Aprile 2011

 

"Hai fatto la scelta migliore." Disse il consigliere, dopo interminabili minuti in cui lui ha desiderato morire più di una volta.

 

 Blaine si ritrova ad annuire senza nemmeno essersene accorto.

 

Eppure non è d'accordo con le parole dell'uomo.

 

In bocca sente un sapore amaro che soltanto in parte è dovuto al senso di colpa.

 

 

 

§O§

 

 

 

5 Novembre 2011

 

"Gli Warbler stanno per fare un esibizione." Spiega , sempre sorridendo."Sono Blaine, comunque."

 

"Kurt."

 

E poi gli prende una mano e lo tira verso un corridoio. "vieni, conosco una scorciatoia..."

 

 

 

§O§

 

 

 

26 Aprile 2011

 

Quando esce da quell'ufficio la madre gli viene incontro con un sorriso radioso ed una lettera in mano.

 

"La direttrice ha detto che ti accetteranno senz'altro." Gli comunica, "anche se è un trasferimento a metà dell'anno; ha detto che non ti permetterebbe mai di tornare in quella scuola."

 

E' in quel momento che Blaine capisce di essere stato preso in giro.

 

E' in quel momento che abbraccia la madre e piange sulla sua spalla, sicuro che lei penserà che siano lacrime di felicità.

 

Non lo sono.

 

 

 

§O§

 

 

 

5 Novembre 2011

 

Quando Blaine finisce l'esibizione di Teenage Dream non va subito in camera sua.

 

Va a prendere un caffè con Kurt, accompagnato da Wes e David.

 

Due ore dopo, quando entra nella sua stanza prende il barattolo con dentro i medicinali e lo guarda.

 

Pensa alle lacrime del ragazzo che  ha appena incotrato, pensa a tutto il dolore che ha visto nei suoi occhi, e pensa che può aiutarlo.

 

Può aiutarlo a non fare la sua stessa fine.

 

E, per la prima volta dopo tanto tempo pensa di essere di nuovo in grado di combattere.

 

Rimette le pillole sul comodino.

 

 

 

§O§

 

 

 

2 Aprile 2011

 

Inizia la Dalton una settimana dopo l'incontro con il consigliere.

 

E' il luogo che si aspettava che fosse: una specie di paradiso per quelli come lui.

 

Fa amicizia, e quando dice di essere gay nessuno si allontana da lui, nessuno lo picchia per essere se stesso.

 

Quando dice di essere un appassionato di musica nessuno ride di lui.

 

Anzi, lo invitano a provare ad entrare nel Glee Club della scuola.

 

Eppure si sente vuoto. Sente lo stomaco stringersi in un perpetuo senso di colpa.

 

A volte piange, a volte vuole solo farla finita, perchè sembra così ingiusto stare alla Dalton, adesso.

 

Non lo merita più.

 

 

 

§O§

 

 

 

8 Novembre 2011

 

Il giorno dopo salta le lezioni e semplicemente si siede in camera sua sul letto,  il barattolo di medicinali posato in grembo.

 

Ieri li avrebbe presi senza pensarci due volte.

 

Ieri sarebbe morto con un sorriso.

 

Ma oggi Blaine capisce che non si può arrendere.

 

Deve combattere, e stranamente, adesso pensa di potercela fare.

 

Ha solo bisogno di un po' di coraggio.

 

Prende il telefono in mano e lo scrive sulla casella bianca.

 

Soltanto un parola,  sette piccole lettere che potrebbero fare la differenza.

 

'Courage.'

 

Poi lo invia a Kurt.

 

E infine, mettendoci più tempo di quanto vorrebbe ammettere, butta le pastiglie nel cestino.

 

Quando il suo compagno di stanza gli chiede perchè un intero pacchetto di medicinali ancora sigillato è stato buttato, Blaine risponderà che sono scaduti.

 

E si sentirà inspiegabilmente fiero di ciò.

 

 

 

§O§

 

 

 

"Vorrei che mio padre vincesse le elezioni come rappresentante"

 

...

 

Poi è il turno di Blaine, e non può fare a meno di guardare intensamente il suo fidanzato.

 

Vorrei riuscire a dirti  che mi hai salvato, pensa.

 

"Vorrei che in tutti gli stati sia approvato il matrimonio gay."

 

Dice invece.

 

 

 

 

 

 

 

^il mio angoletto^

 

Bhè, non credo che questo abbia bisogno di una spiegazione, no? Fatemi sapere cosa pensate!!

 

P.s. Stavo pensando di scrivere una specie di continuo in cui Kurt e forse le New Direction scoprono tutto… Ma non ne sono sicura.. che dite?

 

1 baci8

 

iry

 

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: irytvb