April raccolse i suoi capelli in una treccia mentre controllava che nella sua borsa di cuoio marrone ci fosse tutto, occhiali, libri, telefono e qualche soldo per prendere una cioccolata calda, c'era tutto, si diede un'ultima occhiata allo specchio sistemandosi l'ampio maglione rosso in modo che il bordo arrivasse appena sotto la coscia sopra i suoi lunghi pantaloni neri skinny.

'Mamma io vado in biblioteca.' Urlò scocciata mentre si sistemava gli occhiali da vista scendendo per le scale; aprì il portone, si strinse dentro la giacca calda e cominciò a dirigersi verso la biblioteca, sapeva già cosa doveva leggere, infatti aveva il libro in borsa, ma era ormai noto che a casa sua fosse impossibile leggere in pace, una volta sua madre passava l'aspirapolvere, un'altra il padre urlava contro un collega al telefono oppure il suo fratellino piccolo iniziava a pingere accusandola di avergli rubato il peluche. 

Una volta giunta alla biblioteca entrò e si diresse verso la sala lettori, erano settimane ormai che April andava lì senza prendere in prestito nessun libro, ormai il personale l'aveva adocchiata, infatti un commesso dal naso aquilino si avvicino a lei impedendole di passare. 'Mi scusi signorina' le disse gentilmente. 'Le potrei chiedere come mai frequenta spesso la biblioteca, ma non prende in prestito nessun libro?'. La ragazza si trovò in difficoltà a quella domanda. 'Ehm, io … ' Si sistemò gli occhiali che ormai le pendevano sul naso. 'a casa è impossibile leggere, così vengo a leggere qui, la biblioteca serve anche a questo no?'. Il commesso rise leggermente. 'Io ho gli stessi problemi, ma fino alla fine qui ci sono venuto a lavorare.' Accennò un sorriso. 'So di non essere divertente, scusa, anche per averti messo in difficoltà prima, molte persone vengono qui solo per sedersi in un posto caldo, è tutto ok. Buongiorno e buona lettura.' Le disse sorridendo ed allontanandosi. 'Comunque era divertente.' Gli disse prima che fosse troppo lontano, il ragazzo si volto e le accennò un saluto in stile militare con la mano.

April continuò a camminare e appena raggiunse la sala lettori si tolse il cappotto si sistemò gli occhiali e si sedette silenziosamente iniziando a sfogliare le pagine, non si era affatto resa conto che il libro la cui lettura l'aveva catturata così tanto fossi quasi finito, giunta all'ultima pagina rimase delusa, senza pensarci un attimo sperò ci fosse la continua del libro, così corse verso la sala dove erano situati gli immensi scaffali con al loro interno centinaia di libri.

Iniziò a cercare il libro per lettera, quando fu catturata da un libro con la copertina accattivante, così senza leggere il titolo lo aprì. 

Il commesso vagava nei corridoi sperando che qualcuno avesse bisogno del suo aiuto, quando incrociò nella nel corridoio della libreria dei libri con la 'k' la ragazza che aveva incontrato prima, notò il libro che aveva in mano e si diresse in fretta verso di lei. 'Emh, credo che tu abbia sbagliato libro, quello che hai tra le mani è la versione parzialmente censurata del grande libro del sesso, il kamasutra.' April arrosì chiudendo il libro e leggendo il titolo. ' Oh mamma … ' Balbettò lei riponendo in fretta il libro al suo posto. Cercò di far svanire in fretta il rossore dalle sue guance. 'Emh, sai se c'è il seguito di questo libro?' Disse mostrandogli il libro che aveva appena finito di leggere.' Oh, no, l'autrice si è presa del tempo per elaborare la storia, anche se ancora non si sa' se scriverà il secondo libro… lo ammetto, lo aspetto anche io, l'ho iniziato a leggere in un momento di disperazione e detesto non sapere come finiscono i libri.' Il ragazzo chinò leggermente la testa verso il basso. 

Ad April scappò un risatina che cercò in ogni modo di trattenere. ' Scusa, io ho iniziar per un motivo simile…' disse continuando a ridere silenziosamente. ' comunque piacere, io sono April.' Gli disse porgendogli timidamente la mano, il ragazzo dal naso aquilino rimase sorpreso, nessuno in genere voleva conoscere il commesso della biblioteca. 'Io sono Arthur.' Le strinse la mano.'Quindi non troverò mai la continua di quel libro?' Disse lei rompendo il ghiaccio. 'Ho paura di no, è un autrice nota per la sua insicurezza… Ehi, ma cosa sta facendo quel ragazzino nella sezione dei libri per adulti?' Arthur inarcò un sopracciglio iniziando a camminare verso il minorenne. 'Ehi ragazzino, questa è la sezione per adulti e non mi pare che tu lo sia.' Fu diretto ma comunque abbastanza cortese. 'Guarda che ho diciannove anni, sono semplicemente basso.' Rispose il ragazzo andando via indignato dalle parole del commesso. April si avvicinò ad Arthur 'Bazinga…' disse a bassa voce prendendosi gioco della brutta figura che il ragazzo dal naso aquilino aveva commesso, probabilmente se l'avesse conosciuta l'avrebbe zittita, ma non lo fece.