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Autore: LoonyW    02/03/2013    4 recensioni
"Il Dottore guarda il mondo dall’ alto. Osserva la gente che passa e i problemi che lo circondano con occhio neutro, come non ha mai fatto. Tutto scivola su di lui, come la pioggia su un vetro. Ma, nel momento più opportuno, qualcuno è "caduto dal cielo".
I sensi di colpa riemergono, ma pezzi di conversazioni gli ritornano alla memoria. «Non viaggiare da solo, Dottore», aveva detto River."
I pensieri del Dottore, la sua rinascita dalle ceneri.
Attenzione, spoiler 7x06!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clara Oswin Oswald, Doctor - 11
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Brand New Day.

 
 
 
«Sono stato in un posto per troppo tempo, devo ricominciare a correre.»
 
Il Dottore guarda il mondo dall’alto. Osserva la gente che passa e i problemi che lo circondano con occhio neutro, come non ha mai fatto. Tutto scivola su di lui, come la pioggia su un vetro. La sua nuvola lo protegge, lo innalza al di sopra della terra, al di sopra di tutto ciò che gli ricorda i Pond. Il Dottore ha lasciato il ventunesimo secolo e non vuole più tornarci. Ha paura di ritrovarsi a correre dietro a una lunga chioma rossa, a un fisico alto e slanciato, dalla pelle chiarissima. Il Dottore ha paura di vedere Amy e Rory ovunque. È fuggito in un epoca in cui i loro vestiti non possono essere scambiati per gli ingombranti abiti vittoriani.
Il Dottore ha paura di ricordare; ha paura di soffrire ancora. È da così tanto tempo che non corre…
E allora guarda il mondo dall’alto, annoiato, triste, malinconico. Il Dottore si limita ad andare avanti, con un vuoto tra i due cuori da Signore del Tempo.
E poi…
 
 
« E dal momento in cui l’ho vista, ho deciso, con lei piovuta dal cielo al momento giusto…»
 
Letteralmente “mandata dal Paradiso”, Clara Oswin Oswald. Nel momento più opportuno, nel modo più opportuno, la persona più opportuna. Il Paradiso non avrebbe potuto scegliere persona più adatta per ricucire le ferite del Dottore, anche se servirà tanto filo per farlo.
È dal momento in cui la vede, che scatta l’interesse, ma è da tempo che il Dottore reprime ogni sentimento di curiosità, per il bene suo e di tutto il genere umano.
Ma lei, Clara Oswin Osvald, è diversa. Perché è lei ad essere curiosa, tanto da inseguirlo e non scappare nemmeno di fronte a un verme norme e a un nano-patata.
 
« Tirando sassi alla tua finestra, lasceremo questo posto insieme. Dicono che noi stiamo volando troppo in alto, beh, abituatevi a guardare in su»
 
Adesso la nuvola gli sembra così insignificante, in confronto lei, che ha risvegliato il vecchio Dottore, addormentato da troppo, troppo tempo.
I sensi di colpa riemergono quando porta Clara nel Tardis e le porge la chiave, il simbolo della sua fiducia. L’immagine di Amy e Rory lampeggia nella sua mente, e il rimpianto lo lascia per un attimo senza fiato. Poi ricorda; pezzi di conversazioni e squarci di frasi ritornano alla memoria.
«Questo è quello che succede quando viaggi da solo», aveva detto Amy.
«Non viaggiare da solo, Dottore», aveva detto River.
È nello sguardo vivo di Clara che rivede le loro parole, vere più che mai, e il dolore finalmente sparisce.
 
«Mandami un segno. Riporta indietro l’orologio, dammi del tempo»
 
“Dammi del tempo”. È buffo da dire per un Signore del Tempo, ma è esattamente quello che il Dottore pensa mentre guarda, come al rallentatore, Clara che precipita nel vuoto, aggrappandosi a qualcosa di invisibile. Nessuna scala, nessuno nuvola, nessun Dottore fa in tempo a darle un appiglio.
E ancora una volta il dolore è lì, pronto a sbucare fuori dal suo nascondiglio, beffardo. Di nuovo, il Dottore soffre e stavolta il suo dolore è doppio.
Torna indietro, pensa il Dottore disperato, cercando le giuste parole di addio per quell’unica umana che, anche se per poco, è riuscita a riportare indietro il vecchio Dottore, quello curioso, allegro e attivo, quello che si interessa di salvare il mondo dagli attacchi alieni.
 
«Apriamo gli occhi al nuovo giorno. E’ un nuovo giorno»
 
Il Dottore sente la voce di Amy che sussurra divertita, guardandolo mentre si affretta a premere pulsanti e abbassare leve. Il Dottore può vederla: è lì nel Tardis, di fronte a lui, e sorride rivolgendogli un tipico sguardo alla “Pond”, come a dire “Finalmente, qualcuno ci è riuscito”.
«Oh, Amelia» sospira il Dottore, con un malinconico sorriso. E stavolta è lui a ridere di cuore, non è solo l’ombra del suo passato; adesso è il presente che lo fa sorridere, non il ricordo di ciò che è stato. E il merito è tutto suo, della ragazza soufflé, del Dalek più umano che abbia mai conosciuto. C’era bisogno di qualcuno che ricordasse al Dottore che la vita non è finita, e che l’universo ha ancora bisogno di lui.
“Clara Oswin Osvald” pensa il Dottore mentre il Tardis atterra “Corri con me”.
 
 
 
 
Note:
Lo ammetto. Clara mi ha conquistata in due secondi. Non l’avrei mai ritenuto possibile, dato che ho amato Amy Pond e ho pianto come una fontana quando lei e Rory sono usciti di scena.
Ci voleva davvero qualcuno di speciale per far uscire il Dottore dalla sua campana di vetro, e Clara lo è. Durante l’ultima puntata ho pensato tante di quelle cose, che ho deciso di scriverci qualcosa.
La canzone che ho usato è Brand New Day, di Ryan Star. Leggendo il testo ho pensato che delle frasi sembravano pennellate sulla puntata “The Snowman” e la situazione del Dottore dopo l’addio ai Pond.
Cosa ne pensate? Spero vi sia piaciuta, non siate timidi a lasciare pareri :)
  
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