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Autore: pandamito    02/03/2013    0 recensioni
Non tutti i Favoriti sono cattivi, non tutti i tributi dei distretti periferici sono deboli. Ma l'Arena cambia le persone, le spinge a fare ciò che non si vuole, ma che si deve, purtroppo, per sopravvivere.
Questa è la storia di un Gigante Gentile, che trovò qualcuno che lo voleva aiutare. Questa è la storia di un gruppo di Favoriti che, purtroppo, devono fare i conti con l'amore, nel posto sbagliato. Questa è la storia che insegna ad uccidere, se si vuole vincere, finché non cadrà anche l'ultimo tributo.
Questa, in realtà, è una storia di morte.
Cornelius avrebbe tanto voluto chiedergli come mai gli interessava tanto, ma non lo fece, perché capì che Blaze avrebbe potuto avere tutti, chiunque avesse voluto. Tutti, tranne lei.
Genere: Azione, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '27th Hunger Games. World will be watching.'
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per Macky,
perché c'è sempre.


 


Cornelius Russel era una persona talmente buona e alta che veniva chiamato il "Gigante Gentile" nel Distretto 6, ma il suo carattere terribilmente quieto lo lasciava in disparte, qui al Centro Addestramento dei tributi della ventisettesima edizione degli Hunger Games. 
Se ne stava in disparte a cercare di fare qualche nodo; gli avevano detto di non mostrare le sue abilità, non che ne avesse delle particolari, ma era robusto ed incredibilmente forte, sotto le apparenze. 
Guardava incantato gli altri tributi, provando un certo disagio - e, forse, timore - mentre la bionda del Distretto 1, Clind Norson, si preparava a colpire il bersaglio con l'arco teso.
« Problemi con le ragazze? »
Una voce incredibilmente suadente lo fece distogliere dai suoi pensieri e, quando Cornelius si voltò di scatto, vide Blaze Adams in piedi, di fronte a lui, che lo guardava col suo solito sorriso radioso.
Blaze Adams era tutto ciò che la gente potesse definire un Favorito, era il completo opposto di Cornelius, tranne per l'insolita gentilezza che caratterizzava entrambi, terribilmente strana per uno come Blaze. Lui non era uno di quei soliti Favoriti che ti guardano dall'alto verso il basso, bensì un tributo fuori dal comune, poteva addirittura venirti affianco ed insegnarti a migliorare una tecnica di combattimento se notava che sbagliavi qualcosa. Riusciva a far rimanere di sasso tutti, perché una cosa del genere non si era mai vista in nessuna edizione degli Hunger Games; ma, contemporaneamente, tutti lo temevano perché era pur sempre un Favorito e quindi eccezionale con qualsiasi arma ed anche perché, se faceva certe cose con tanta disinvoltura, voleva dire che era certo di vincere, nonostante tutto. 
Il tributo dell'Uno si sedette di fianco al Gigante Gentile, porgendo la propria mano. 
« Cornelius Russel, del Distretto 6, giusto? » chiese.
Cornelius rimase di sasso. Stava veramente parlando con lui, un misero tributo di un distretto periferico? Si limitò ad annuire, perché gli sembrava una situazione tanto assurda ed i suoi occhi sbarrati ed increduli parlavano per lui. Abbassò lo sguardo sulla grande mano di Blaze, benché leggermente più piccola della propria.
« Io sono Blaze Ad- »
« Sì, lo so. » concluse in fretta il moro, un po' agitato.
L'altro rimase sorpreso, poi ampliò il sorriso e, con la mano rimasta tesa troppo a lungo, diede una grande pacca sulla schiena del ragazzo del Sei.
« Beh, ora che sei sotto la mia ala » disse, circondandogli le spalle con un braccio e Cornelius rimase molto confuso da quella frase, non ci stava capendo più nulla, « posso farti avere ogni ragazza che vedi e ti prometto che sarai più sicuro di te! » esclamò, confidando in pieno nelle sue capacità.
Cornelius non sapeva cosa dire, se non che non si sarebbe mai aspettato una stranezza del genere. 
« Sei forte, amico, mi piaci. » concluse il biondo, sorridendo come un bambino che esce dal negozio del droghiere. 
E a quelle parole Cornelius era veramente scandalizzato. « Ma veramente io... » cercò di dire, con la sua solita voce flebile e bassa, ma non terminò la frase che Blaze gli si avvicinò ancor di più, costringendolo a voltarsi, quasi toccando la sua guancia contro quella dell'altro.
« Però la vedi quella ragazza? » chiese sussurrando ed indicando la ragazza dell'Uno. « Tutte tranne lei, perché lei è mia, oramai è una scommessa con me stesso. » dichiarò.
Cornelius avrebbe tanto voluto chiedergli come mai gli interessava tanto, ma non lo fece, perché capì che Blaze avrebbe potuto avere tutti, chiunque avesse voluto. Tutti, tranne lei.
   
 
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