02/03/2013
5 recensioniBullet with butterfly wings
-Cosa credi di fare, idiota?-
Kise sobbalza, lasciandosi scivolare la palla dalle mani e facendola cadere a terra. Kasamatsu gli si para di fronte, un cipiglio assai poco amichevole, le sopracciglia corrugate. Kise lo fissa, e poi fissa la palla, che rotola via inesorabile.
-Il medico ti ha detto di stare a riposo! Quindi tu STARAI A RIPOSO,chiaro?!? E non voglio sentire storie-
Inizia a spintonarlo verso la panchina e Ryota nemmeno riesce a opporgli resistenza. Continua a fissare la palla, che ormai ha raggiunto la linea di metà campo, vede Kobori raccoglierla, farla palleggiare, passarla a Moriyama che la solleva e la lancia verso il canestro. Ed è mentre la vede indugiare sul ferro, prima di scivolare nel canestro, che realizza che se non potrà allenarsi per un mese, quello è l’ultimo allenamento che potrà fare insieme a Yukio, che a breve darà le dimissioni dalla squadra per prepararsi agli esami finali per il diploma.
Quello è l’ultimo allenamento del Kaijou High con il loro capitano, e Kise Ryota non può parteciparvi.
-Sempai…?- vorrebbe che la sua voce fosse un po’ più convinta e un po’ più sicura sulle giuste parole da dire, ma dalla bocca esce appena un sussurro strozzato. Yukio non gli dà retta, lo costringe malamente a sedersi e fissa corrucciato la gamba problematica, come se si aspettasse di vedervi uscire un bozzo, un coniglio o un paio di ali.
-Dannazione! Ci manca solo che peggiori e tu non possa giocare per altro tempo! Ma lo usi di tanto in tanto il cervello? Deficiente, la squadra conta su di te!-
“Io conto su di te” è una frase un po’ troppo pericolosa da pronunciare ad alta voce, ma Kise stranamente la sente lo stesso, intrufolarsi tra le sue parole e venirgli sbattuta in faccia. Deglutisce a vuoto, distogliendo gli occhi dal pallone abbandonato nell’angolo e fissandoli sui suoi compagni di squadra che ora lo guardano tutti un po’ preoccupati, un po’ rassegnati, un po’ severi, un po’ sorridenti.
E poi guarda il suo sempai, che da oggi non giocherà più con loro, e immediatamente promette a sé stesso di riguardarsi, di rimettersi presto, di stare molto più attento a sé stesso, di dare tutto, di non perdere mai più, di non piangere mai più, perché non è questo che Yukio vuole da loro.
-Scusa, sempai- mormora, piano, lo sguardo basso e le labbra strette. Kasamatsu lo fissa battendo a vuoto le palpebre per mezzo secondo ancora, poi sospira.
-Va bene, ragazzi, andiamo a mangiare qualcosa. Offro io-
Lo aiuta ad alzarsi e senza dire nulla gli passa un braccio attorno alla vita, sostenendo il suo peso come fosse nulla, mentre si avviano verso gli spogliatoi. Kise deglutisce a vuoto, arrossendo per un istante, e poi si lascia scappare un sorriso. Un giorno camminerà da solo, ma oggi è ancora bello camminare in due.
Ah, la famigerata gamba.
Title from "Bullet With Butterfly Wings" by Smashing Pumpkins
Kise sobbalza, lasciandosi scivolare la palla dalle mani e facendola cadere a terra. Kasamatsu gli si para di fronte, un cipiglio assai poco amichevole, le sopracciglia corrugate. Kise lo fissa, e poi fissa la palla, che rotola via inesorabile.
-Il medico ti ha detto di stare a riposo! Quindi tu STARAI A RIPOSO,chiaro?!? E non voglio sentire storie-
Inizia a spintonarlo verso la panchina e Ryota nemmeno riesce a opporgli resistenza. Continua a fissare la palla, che ormai ha raggiunto la linea di metà campo, vede Kobori raccoglierla, farla palleggiare, passarla a Moriyama che la solleva e la lancia verso il canestro. Ed è mentre la vede indugiare sul ferro, prima di scivolare nel canestro, che realizza che se non potrà allenarsi per un mese, quello è l’ultimo allenamento che potrà fare insieme a Yukio, che a breve darà le dimissioni dalla squadra per prepararsi agli esami finali per il diploma.
Quello è l’ultimo allenamento del Kaijou High con il loro capitano, e Kise Ryota non può parteciparvi.
-Sempai…?- vorrebbe che la sua voce fosse un po’ più convinta e un po’ più sicura sulle giuste parole da dire, ma dalla bocca esce appena un sussurro strozzato. Yukio non gli dà retta, lo costringe malamente a sedersi e fissa corrucciato la gamba problematica, come se si aspettasse di vedervi uscire un bozzo, un coniglio o un paio di ali.
-Dannazione! Ci manca solo che peggiori e tu non possa giocare per altro tempo! Ma lo usi di tanto in tanto il cervello? Deficiente, la squadra conta su di te!-
“Io conto su di te” è una frase un po’ troppo pericolosa da pronunciare ad alta voce, ma Kise stranamente la sente lo stesso, intrufolarsi tra le sue parole e venirgli sbattuta in faccia. Deglutisce a vuoto, distogliendo gli occhi dal pallone abbandonato nell’angolo e fissandoli sui suoi compagni di squadra che ora lo guardano tutti un po’ preoccupati, un po’ rassegnati, un po’ severi, un po’ sorridenti.
E poi guarda il suo sempai, che da oggi non giocherà più con loro, e immediatamente promette a sé stesso di riguardarsi, di rimettersi presto, di stare molto più attento a sé stesso, di dare tutto, di non perdere mai più, di non piangere mai più, perché non è questo che Yukio vuole da loro.
-Scusa, sempai- mormora, piano, lo sguardo basso e le labbra strette. Kasamatsu lo fissa battendo a vuoto le palpebre per mezzo secondo ancora, poi sospira.
-Va bene, ragazzi, andiamo a mangiare qualcosa. Offro io-
Lo aiuta ad alzarsi e senza dire nulla gli passa un braccio attorno alla vita, sostenendo il suo peso come fosse nulla, mentre si avviano verso gli spogliatoi. Kise deglutisce a vuoto, arrossendo per un istante, e poi si lascia scappare un sorriso. Un giorno camminerà da solo, ma oggi è ancora bello camminare in due.
Ah, la famigerata gamba.
Title from "Bullet With Butterfly Wings" by Smashing Pumpkins