Fioca luce, che guardi disegnare solchi, che stringi a te immagini sconosciute, che lasci scorrere il mio tempo tra pensieri naufraghi; che sostieni la nebbia e il pallore di un sogno, che mi rendi così fragile di fronte alla mia solitudine;
che mi vedi consumare parole da dimenticare, tu che cerchi di frantumare la mia maschera di piombo, tu che sai e mai dirai.
Delusioni ce ne saranno molte e tante altre volte mi guarderai scrivere tra spazi bianchi, frasi che ricorderanno la mia perenne confusione.
Forse arriverà anche il giorno mio di sfiorare parole che ora non mi appartengono più.