18/09/2007
3 recensionispero possa piacere ^^
Fatemi sapere se vi piace o meno, dankeee!!!
Prologo
Aveva solo 5 anni, ma quella piccola peste suonava la chitarra in una maniera impressionante, lo strumento era talmente grande che non riusciva nemmeno a reggerlo in mano ma lei voleva… voleva assolutamente suonare, senza la musica non esisteva.
Hilary aveva avuto quella bambina a 15 anni… l’aveva chiamata Juliet ma non credeva che il padre fosse d’accordo… fece una smorfia tirata… se solo il padre sapesse di avere una figlia.
La ventenne raccolse le ultime cose, sistemandole al meglio all’interno dell’armadio, mentre quel piccolo demonio di sua figlia si rimetteva a suonare Ich Bin Nich Ich.
-Juli, abbassa un pochino il rumore della cassa almeno!- disse sorridendo mentre la guardava dalla porta.
Juliet era una bellissima bambina, i capelli le arrivavano quasi a metà schiena ed erano castani chiari, gli occhi grigi come il ghiaccio. Hilary trattenne a stento una risata quando la vide togliersi la chitarra di dosso e andava ad abbassare il volume. La piccola portava un paio di jeans neri leggermente sbiaditi e una magliettina a righe bianche e nere…
-Juli… cosa ti ho detto riguardo a questo?- domandò Hilary avvicinandosi e facendole vedere il braccio.
-Uffi mamy…- la bambina si tolse quel polsino che tanto le piaceva, l’aveva trovato in soffitta l’anno prima e se ne era completamente innamorata –Ma perché non posso mettermelo?- domandò incrociando le braccia al petto, facendo una smorfia.
-Te l’ho già detto il perché, è un ricordo e se si rovina rischiamo di buttarlo via… e se poi lo perdi cosa farai? Almeno così sei sicura che quando arriverai ai 10 anni te lo potrò dare.-
La bambina era poco convinta, si voltò e tornò a suonare la chitarra.
-Ah mamy…- disse voltandosi verso Hilary, la ragazza rimase ad ascoltarla –Grazie per la chitarra, è bellissima.-
Hilary sorrise e uscì dalla camera della figlia, andando a sistemare il polsino nero su uno scaffale.
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-Eddai Bill!!- esclamò un ragazzo con dei rasta –Dammi quella dannata bottiglietta!-
-Non se ne parla proprio! Questa coca è mia, la tua te la sei bevuta tre ore fa, potevi tenertene un goccino.- rispose il gemello ridacchiando.
-Non è affatto divertente! Non vorrai avere un chitarrista completamente senza voce durante il concerto…-
-Oh meglio- lo corresse Bill –Non vorrai avere un vocalist senza voce al concerto…- si fissarono in cagnesco per alcuni minuti, poi scoppiarono a ridere.
Bill si teneva la pancia mentre Tom era completamente finito a terra.
-Ahi la mano!- esclamò alzandosi in piedi.
-La mano?- domandò il fratello –Che mano? Quale mano? Non ti sei rotto la mano vero?-
Tom lo guardò un attimo e poi scoppiò a ridere di nuovo.
-Che bello avere un fratello premuroso quando in realtà non ti sei fatto niente..!-
-Niente? Non ti sei fatto niente?? Toooom!!!- e Bill cominciò a rincorrerlo per il tourbus che, nel frattempo, li stava riportando a casa.