Mi sono persa. Stavo tornando dalla discoteca ma il mio senso dell’orientamento non mi ha aiutato, ed ecco perché ora mi trovo in una piccola stradina buia che non ho mai visto, ed è preoccupante visto che Restport è una cittadina minuscola. Dovrei prendere lezioni stradali, se esistono.
Ad un certo punto trovo un bar, e presa dall’ansia di non trovare più casa entro. Non l’avessi mai fatto. All’interno del locale ci sono una ventina di ubriachi, tutti uomini, che mi fissano sorpresi, anche se secondo me non sono in grado di pensare con la mente appannata dall’alcool. Uno di loro farfuglia qualcosa, in modo troppo sconnesso per me da capire. Odio il modo in cui mi fissano. Vorrei scappare ma ho paura di una loro reazione, allora mi avvicino al bancone. Finalmente tutti abbassano la testa, e vedo che dietro al bancone è apparso qualcuno. Rimango di sasso quando la vedo. E’ una ragazza, alta, magra, con una pelle olivastra e delle labbra carnose. La cosa che colpiva più di lei erano i suoi occhi. Marroni, penetranti, con uno sguardo a cui è impossibile sfuggire.
“Che ci fai qui?” mi chiede
“Mi sono persa, e cerco aiuto”
“Ma quanti anni hai? 10? E’ letteralmente impossibile perdersi qui”
“Beh, scusa se il mio senso dell’orientamento non è dei migliori!” Mi rendo conto di avere un tono di voce offeso.
“Calmati ragazzina, dimmi dove devi arrivare”
“Innanzitutto io e te avremmo la stessa età, secondo, io abito nel centro”
“Avrai anche la mia stessa età, ma sembri molto più ingenua di me. Ok, aspetta un secondo che ti accompagno”
“Non voglio che tu venga con me, dimmi come arrivare dove voglio”
“Senti, anche se te lo spiegassi, ti perderesti ancora, quindi facciamo che ti accompagno e smettiamo di discutere”
Mi arrendo e dico: “Ok, andiamo”.
Mentre camminiamo finalmente capisco dove mi trovo, e lei sembra capirlo.
“Ora sai dove ti trovi?”
“Sì, ma non mi dispiacerebbe se mi accompagnassi fino a casa, visto l’ora”
“E’ la prima volta che giri da sola a quest’ora?”
“In realtà sì, non faccio tanta vita mondana”
“E si vede. Eccoci nella zona residenziale del centro. Qual è casa tua?”
“Quella lì” dissi indicando la mia villetta in fondo alla strada.
“Ok, allora da qui puoi andare da sola. Tieni questo è l’indirizzo del mio bar, se ti va passa qualche pomeriggio, non c’è brutta gente a quell’ora”
Mi accorsi che improvvisamente era diventata gentile e mi comportai di conseguenza: “Grazie di avermi accompagnato, a presto”.
Mentre mi avvio verso casa mi giro per salutarla, ma si è dileguata. Comunque sto morendo di sonno, quindi cerco di muovermi, ma non riesco a non fermarmi quando sento uno strano rumore provenire da una traversa. Mi volto e vedo una sagoma di donna, ma c’è troppo poca luce per vedere chi sia. Ma nel momento in cui sbatto le palpebre accade qualcosa. La donna non c’è più ed è impossibile che ne sia andata poiché la traversa è lunga e senza via d’uscita. Ma noto qualcosa. Dove prima c’era lei, c’è qualcos’altro. Sembra un animale. Mi ci vuole qualche minuto per capire ma mi immobilizzo quando realizzo la verità. Non è un cane, né qualsiasi altro animale. E’ un lupo.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Ciao a tutti. Sì, ho subito iniziato una nuova ff, perchè mi andava ùù. Se non l'avete capito amo la Faberry, proprio per questo la ff ha questo tema, ma sarà molto difficile per loro stare insieme... ma non vi anticipo niente, poi vedrete ;) Recensite in tanti e penso che aggiornerò in settimana sia questa sia "I'm here to save you". Sarei grata se mettesse questa storia tra le seguite/preferite. A presto
WG99