Sono perfettamente sicura di non poter ricordare l’ultimo giorno in cui non ho ripreso mio fratello per qualche sciocchezza.
E questo, se ci pensate, è terribilmente triste.
Dopotutto è un bravissimo ragazzo…
Però ricordo di quando io ero una ragazzina felice.
Felice e con tutto quello che potevo desiderare, ed è stato lì che ho cominciato a capire
Forse ero così abbagliata dai continui regali, dalla agiatezza della mia vita che non me ne sono mai accorta prima.
Era Ryan il primo dei due che i nostri genitori chiamavano per qualsiasi cosa, era lui che baciavano per primo quando andavamo a dormire, era da lui che accorrevano quando piangeva, mentre quando succedeva a me era come se passasse inosservato.
Mi liquidavano con un semplice “Ormai sei grande, non dovresti più fare così”.
Addirittura fin quasi ai dodici anni lo chiamavano Piccolino…con una dolcezza che io non ho mai provato, perché LORO quasi non mi chiamavano per nome.
Oh certo, io sono sempre stata subissata di giocattoli e vestiti e accessori e scarpe e tanto altro, credo che fossero le uniche cose che non desideravo.
A quei tempi ne ho provata di rabbia, tanta…
Questa nuova scoperta, o sarebbe meglio chiamarla totale presa di coscienza dei fatti mi ha lasciato una ferita profonda nell’anima.
Ancora non si è rimarginata.
Vi chiederete come sono diventata la Regina del Ghiaccio, come amabilmente i miei compagni mi chiamano…questa è la spiegazione.
Niente di eclatante, niente di spettacolare.
Cerco di dirmi che anche in molte altre famiglie succede, ma la realtà dei fatti sembra contro di me, per ora non mi sono ancora accorta di altri comportamenti del genere.
Ma ormai non mi interessa, o forse.
Perché Ryan sarebbe meglio di me?
Io vado bene a scuola, sono carina, educata, so recitare, ballare e cantare e allora cosa mi manca?
Ditemi cosa devo fare perché sinceramente non lo so.
Devo mettermi a giocare a basket?
Mi sembra che la disciplina unisca molto padre figlio, un po’ come Troy e suo padre.
Papà, devo farlo anche io?
Ryan io me la prendo con te, ma forse tu non centri nulla, il problema sono io.
Io, la Regina del Ghiaccio, che cela i suoi sentimenti dietro ad una battuta sprezzante o ad una presa in giro, o ad un comportamento menefreghista.
E dire che voglio così bene a mio fratello, dopotutto fra gemelli si crea una alchimia totalmente diversa che per i semplici fratelli.
Io lo adoro, certo non si direbbe da come mi comporto, ma lui con i suoi occhioni azzurri e il sorriso dolce che gli illumina lo sguardo è capace di smussarmi.
Lui con la sua aria da tontolone.
Cosa farei senza di lui, se lui si stancasse di me e del mio carattere e si allontanasse da me.
Potrei morirne, ci ho pensato più e più volte, e sono giunta alla conclusione che non potrei fare a meno di lui.
Rimanere sola con me stessa è la cosa che mi spaventa di più.
Ma adesso basta pensare Sharpay.
Rindossa la tua maschera fatta di cattiverie, mettiti a posto i capelli, trucca il tuo viso in modo tale che la tua notte in bianco non si noti, recupera gli spartiti delle canzoni.
Tra poco Ryan busserà alla tua porta con gentilezza, tu uscirai, prendendolo in giro per l’ennesimo terribile cappello che indosserà, gli scaricherai la borsa da portare e insieme vi dirigerete a scuola.
Arrivata farà subito un salto in teatro a vedere come procedono le cose, l’unico posto in cui devo cambiare la maschera da indossare e posso prendere fiato dal terribile peso della mia personalità.
Ecco poi sono pronta ad iniziare, Sharpay Evans, terrore di tutti coloro che non sono in grado di difendersi e non, la unica ed insuperabile Regina, è arrivata.
Mentre guardo una ragazza sorridere, ricordo che anche a me, una volta, gli occhi si illuminavano così…

Volevo dare una risposta da parte di Sharpay al suo soprannome e per non passare dal classico amore crudelmente perduto perchè lui è uno stronzo eccoci qui...
Qualcosa che non auguro a nessuno ve lo assicuro
Ditemi che ne pensate, sono vuova in HSM!!
Baci Lady