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Autore: Fre95xD    03/03/2013    1 recensioni
FF Brittana
Una nave naufraga, una famiglia unita anche dopo la morte. L'arrivo di una nuova famiglia, l'amicizia e l'amore. Una nuova vita nella giungla, senza freni. Santana sceglierà l' Amore o la Famiglia?
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: Cross-over, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Il fuoco ardeva nella notte, senza accennare a spegnersi. La nave, in balia della tempesta, imbarcava acqua, e la pioggia cadeva fortissima sulla superficie. L’uomo cercava di salvare le poche provviste ancora intatte, imbracciava  barili con bevande e cibo. Il legno della nave bruciava, tuoni e lampi erano sempre più forti. Schivò con destrezza un’enorme pezzo di legno che si stava per abbattere proprio su di lui, scappò vicino al bordo della nave per proteggersi ed evitare il fuoco che non aveva ancora raggiunto quella parte dell’imbarcazione. Il calore era insopportabile, alzò lo sguardo e notò che l’albero maestro si sarebbe spezzato di lì a poco. Non poteva arrendersi. Ignorò il tremolio delle gambe e il dolore alle braccia, che sostenevano due barili, si diresse alla stiva. La raggiunse, buttò giù la porta con una forte spallata e appena fu dentro il fumo lo circondò. Si accasciò a terra, le provviste gli sfuggirono di mano. Cominciò a tossire ininterrottamente, la vista gli si offuscò, e lentamente perse conoscenza.
Non l’avrebbe mai immaginato, morire così giovane e in così poco tempo. Una luce bianca s’avvicinava lentamente al suo viso, improvvisamente sentì una voce, la sua voce. Quel suono che lo aveva accompagnato durante tutta la vita. Il sussurro che gli dava il buongiorno e diceva sempre quelle due parole, che facevano galoppare il cuore ogni volta che le udiva. Lei era sempre allegra e spensierata, pochissime volte l’aveva vista piangere. Forte, decisa, e rassicurante, ma stavolta la sentì, era disperata, provò a concentrarsi. I suoni gli arrivavano ovattati, ma percepì una parola, il proprio nome pronunciato dalla sua voce, era un suono strozzato dalle lacrime. Poi qualcosa lo afferrò e lo trascinò fuori da quella cabina.- Juan,… Juan, ti prego, ti prego! Non lasciarci, riprenditi! Amore mio, perfavore!-. Questa volta la sua disperazione gli colpì direttamente il cervello, era un sussurro mozzato, ma per lui, fu come un urlo. Aprì gli occhi e la vide. Maribel era li accanto a lui, come sempre. Il volto sporco di nero e gli occhi verdi gonfi e arrossati dal pianto. Si abbracciarono in mezzo alle fiamme di quell’inferno.- Amore, scappa ti prego!- le urlò, - Juan ho preso tutto quello che potevo! Sono tornata indietro perché tu non arrivavi! Vieni andiamo, l’incendio ora si sta spegnendo ma dobbiamo abbandonare la nave, stiamo affondando! La piccola è già nella scialuppa.- gli rispose Maribel come se avesse letto il pensiero di lui. La prese per mano, raccolse il barile,  e insieme corsero tra le fiamme tuffandosi, infine, nell’ acqua nera. Juan la aiutò a salire nella piccola imbarcazione, dopodiché la raggiunse. Subito la donna prese in braccio quel piccolo fagottino, rimasto nella scialuppa ignaro di quello che stava succedendo. Juan si allontanò velocemente da quell’inferno, remando forte e quando furono abbastanza distanti, si voltarono per vedere il mare inghiottire la nave.
Finalmente la tragedia era finita. I due innamorati si fissarono negli occhi intensamente,- Ti amo- gli disse,-Sono state queste parole a salvarmi, ti amo anch’io, da impazzire.- Sotto la luce della luna, i loro visi si avvicinarono e le labbra si sfiorarono lentamente, così delicate da sembrare uno scontro tra due piume. Un piccolo versetto divertito interruppe il momento. Subito la donna disse- piccola, amo anche te-. Abbandonò le labbra di suo marito con un sorriso, per poggiare un dolce bacio sulla fronte morbida e delicata della loro figlia, avvolta in un panno, al sicuro tra le braccia della sua mamma.
- Ehi cucciola, non mi rubare la mamma- disse con un finto broncio Juan, e come se avesse capito, la bimba si attaccò al collo di Maribel e le stampò un bacio sulla guancia, poi si avvicinò a Juan e si mise tra le sue braccia, - Ok, ok perdonata.- disse l’uomo baciandola sulle labbra e facendole il solletico sulla pancina.
-Amore, come faremo adesso?- chiese la donna con uno sguardo triste,- Non lo so tesoro.. l’unica cosa che possiamo fare è cercare terra e non lasciarci sopraffare dalla paura.- gli rispose. Maribel annuì, prese una piccola borsetta dietro di lei e l’aprì;- ho preso questa- disse mostrando a Juan un panno contenente qualcosa di rettangolare. L’uomo tolse la stoffa sporca e bruciata, svelando una foto, la loro foto. C’erano lui e Maribel con la bambina tra le braccia della madre. Tutti e tre sorridevano.
- Questa è l’unica cosa che ci servirà, non importa dove andremo…-disse Juan fissando amorevolmente la donna- la nostra famiglia- gli rispose sorridendo. E un’altra piccola risata accompagnò il sorriso della madre. Quella della piccola Santana, che stanca si stava abbandonando nuovamente al sonno cullata dal calore delle braccia del padre e dal leggero ondeggiare della scialuppa.

***
Salve a tutti JAllora, vediamo chi di voi ha capito la storia su cui mi sto basando per scrivere questa ff … Vi do un’indizio… è un cartone della Disney xD Questo è il prologo, ovviamente la coppia sarà Brittana e la ff non seguirà proprio la storia ci saranno dei cambiamenti JSpero vi piacerà, mi è venuta in mente proprio quando stavo guardando il cartone xD Se vi va lasciate delle recensioni JVostra Fre <3
  
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