gentaglia è la prima ff che scrivo quindi non mi uccideteeee, proverò a raccontarvi la storia di Derek dal momento che lasciò Beacon Hills fino al suo ritorno.

Capitolo 1 Tatoo and Goodbye


“Alpha, Beta, Omega… Papà, Mamma, Laura..” Derek pensava a questo mentre era disteso sul lettino del tatuatore e quest’ultimo tatuava la triskele tra le scapole del licantropo. Erano passati poco più di sei mesi dall’incendio in casa Hale, i sensi di colpa dentro il ragazzo crescevano sempre di più, odiava Kate ma odiava anche se stesso, la sua famiglia era stata sterminata per un suo errore, non sarebbe mai riuscito a passare sopra a questo pensiero. Il tatuatore di tanto in tanto si fermava per dirgli << Se vuoi ci fermiamo un attimo>> e lui rispondeva prontamente << No no continua non fa male>> effettivamente il tatuaggio non faceva male, faceva male il pensiero che lo affliggeva.

Appena fuori dal salone del tatuatore Derek chiamò sua sorella:
<< Credo che riuscirò a raggiungerti domani! Ora devo andare, a dopo>>.

Se Laura avesse saputo che Derek era tornato a Beacon Hills gli avrebbe fatto una gran strigliata di testa, il ragazzo voleva dare un ultimo saluto ai suoi genitori ed ai suoi parenti prima di lasciare definitivamente la città.
Nella notte si recò in ospedale a trovare suo zio Peter, l’unico superstite della sua famiglia, escludendo lui e sua sorella, sedendosi sulla sedia e guardando il pavimento per non aumentare il dolore gli disse
<< Tu sei qui, non ci hanno dato il permesso di portarti via, dicono che devi restare qui, sempre sotto controllo medico>>
strinse i pugni per la rabbia e proseguì << Laura è già arrivata da Elle a Syracuse, io partirò stasera volevo salutarti prima di andare. Spero di riuscire a venirti a trovare di tanto in tanto, ma sarà difficile convincere Laura a lasciarmi venire. Ora che lei è l’Alpha devo darle ascoltò, però sto riuscendo a trovare qualche escamotage per poterla aggirare. Riuscirò a tornare a trovarti!>> strinse la mano di suo zio ed uscì dalla finestra da dove era entrato.
Salito in auto inviò un sms alla sorella * Sono in viaggio arriverò domani verso le 18*, il ragazzo partì, prima di lasciarsi Beacon Hills alle spalle, passò davanti casa sua, una lacrima gli solcò il viso, sperava di poter lasciare lì il suo dolore, per lo meno aveva ancora Laura. Il ragazo si fiondò via dalla città al massimo della velocità possibile alla sua auto, credeva di poter riuscire a scappare dai suoi fantasmi, ma quei fantasmi ormai vivevano in lui, solo che ancora doveva scoprirlo.