Sento che è arrivata la mia ora. Ormai è la fine. Kakarot, il mio fratellino, colui che sono venuto a cercare, mi sta trattenendo da dietro e so che non mi lascerà andare, anche al costo della sua stessa vita. Provo a implorarlo di lascirmi, divincolandomi e urlando, ma so già che sarà tutto inutile. Un ultimo disperato tentativo di salvarmi la vita, guardo il namecciano che sta già caricando il colpo. Ormai mancano solo pochi secondi alla nostra morte. Un leggero venticello primaverile mi scompiglia i capelli e nei miei ultimi attimi , ripenso alla mia vita: sin da quando ero molto piccolo, sono sempre stato deriso, per tutti ero un debole, un insulsa terza classe… anche mio padre si vergognava di me e del mio livello di combattimento … il grande Bardack, un eroe il cui unico errore è stato avere un figlio come me. Sento le braccia di mio fratello stringersi ancora di più intorno alla mia vita, e alla mia coda per impedire che scappassi via. Trema lievemente … anche lui ha paura di morire come me, ma si sta sacrificando lo stesso. Ricordo che ero molto felice quando è nato e dal momento della sua partenza per la Terra ho sempre immaginato come sarebbe potuto diventare da adulto. Quando sono atterrato sulla Terra, ero impaziente di rivedere mio fratello dopo 20 anni di lontananza … ma ora sto per morire a causa sua e di quel muso verde ,che nel frattempo ha fatto partire il colpo. In meno di un millesimo di secondo una potente sfera di energia mi trapassa per poi andare a colpire Kakarot. Sento un dolore atroce pervadremi il petto . Sputo sangue accasciandomi a terra. Ora attorno a Kakarot si sono radunati i suoi amici. C’ è un nanerottolo pelato che piange. Attorno a me non c’è nessuno … morirò come sono vissuto … solo. Nessuno mi ha mai amato e nessuno piangerà mai la mia morte, nemmeno i miei compagni. Sento la vita che abbandona ciò che resta del mio corpo. Le mie ultime parole dovrebbero essere “Kakarot ti voglio bene”, invece sono parole di sfida, con cui avverto i terrestri superstiti che tra un anno arriveranno i miei compagni a vendicarmi. Non è vero, non verranno per vendicare me … non ni e ne mai importato niente della mia vita. Un ultimo spasmo. Sputo un altro po’ di sangue. inizio a sentire le palpebre pesanti, ormai non riesco più a tenerle aperte, guardo il mio fratellino per l' ultima volta prima di chiuderle per sempre. Ora un silenzio assordante mi circonda e sprofondo nel buio totale.