Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Najara    05/03/2013    4 recensioni
"Questa donna fiera e coraggiosa però nascondeva un segreto, una sconfitta, una ferita che non aveva mai raccontato a nessuno, se non forse ai suoi fedeli compagni, capitani di vascello come lei. A Santana Lopez avevano spezzato il cuore." Dal testo. Una rivisitazione Brittana del romanzo Persuasione di Jane Austen.
Genere: Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ultimo capitolo…

Buona lettura!

 

 

Decimo capitolo: Parlare

 

“… Addio.” Brittany non riuscì a dire o fare niente, quando aveva incontrato Santana nell’atrio di casa sua aveva creduto che finalmente il destino le favorisse. E invece quello: un addio. Santana aveva parlato con una freddezza che l’aveva lasciata senza parole, prima che lei avesse potuto riprendersi per protestare, per chiedere spiegazioni la giovane era già scomparsa.

Doveva seguirla! Brittany sentiva che se non le avesse parlato subito l’avrebbe persa per sempre, sapeva quanto poteva essere impulsiva, poteva già essere in direzione delle stalle per montare a cavallo ed andarsene da Bath.

“Miss Brittany!” Si voltò e incontrò gli occhi sorridenti di Mr Evans e allora capì, come se si fosse acceso un lume, le parole e l’atteggiamento di Santana acquisirono un senso.

“Cosa avete fatto?!” Il ragazzo la guardò stupito,

“Perdonatemi?” Chiese,

“Cosa avete detto al Capitano Lopez?”

“Io… vostro padre era così felice per il nostro matrimonio che ha dovuto dirlo al Capitano…”.

Dovete ormai aver capito che Brittany era una ragazza dall’animo incline al perdono e alla gentilezza, non aveva mai portato rancore a Lady Emma per averla persuasa a lasciare Santana e neanche aveva mai giudicato con la giusta severità, neppure nel silenzio del suo cuore, l’atteggiamento della sua famiglia ma ora, ora che quell’uomo aveva forse per sempre pregiudicato la sua futura felicità fu avvolta dalla rabbia.

“Voi! Io non vi sposerò mai!”

“Ma… io vi rendo felice…”

“Felice? Voi avete appena distrutto la mia unica possibilità di essere felice! Sposarvi, stare con voi non sarebbe altro che un triste ripiego, un accontentarsi di una mediocrità quando ormai ho conosciuto cosa può essere davvero l’amore! Solo in un mondo governato da un dio crudele e pelato una cosa simile sarebbe possibile!”

Brittany!” Il richiamo severo del padre che li aveva raggiunti attirato dalla sua voce alterata la fece infuriare ancora di più,

“Padre, io non sposerò quest’uomo e nessun altro. Solo una persona ha il mio cuore e ora andrò a prendermela, se sono ancora in tempo.” Si voltò e sparì prima che uno dei due uomini avesse il tempo di parlare.

Santana non poteva essere lontana, Brittany si tese sulle scale cercando nella via, ebbe un tuffo al cuore quando la riconobbe poco lontana, era appoggiata alla parete di una casa. La raggiunse correndo.

“Santana!” La donna si voltò, sul suo viso scivolavano le lacrime. Mai Brittany l’aveva vista piangere, mai l’aveva vista così fragile e disperata,

“Vai via!” Le intimò lei mentre cercava di nascondere il volto. Brittany scosse la testa, non le importava dei passanti, non le importava di cosa avrebbero pensato, invece strinse i pugni,

“Stolta, orgogliosa e sciocca!” vide comparire lo stupore sul volto di Santana e continuò, la rabbia di prima che l’avvolgeva ancora, “Come hai potuto credere che potessi sposare Mr Evans? Io ti amo!” Prese un respiro mentre sentiva le lacrime iniziare a scenderle lungo il volto, aveva avuto così paura, ma ora doveva parlare, doveva dirle tutto. “Non ho mai smesso di amarti, neppure per un istante, neppure quando mi trattavi con freddezza, quando negavi il nostro passato, quando avevi occhi solo per Quinn e Kurt. Mi hai fatto soffrire e io ho continuato ad amarti e non ti permetterò di fuggire!” La guardò negli occhi, “Non ti permetterò di odiarmi per averti lasciata ancora, ho fatto quel terribile errore una volta e non lo ripeterò”.

Rimasero in silenzio guardandosi, gli occhi lucidi di una persi in quelli dell’altra, poi dopo un tempo che parve infinito Santana sorrise,

“Mi ami?” Chiese piano. Brittany arrossì ma annuì,

“Sì”,

“E non stai per sposare Mr Evans?”

“No, mai.”

“Posso… posso sperare… posso avere l’ardire di chiedere ancora una volta la vostra mano?” La voce di Santana aveva tentennato, sopraffatta dall’emozione ma il magnifico sorriso che si aprì sul volto di Brittany era una risposta ben più che sufficiente,

“Sì, mille volte sì”

“E… e questa volta non ci sarà nulla che possa persuadervi a…”

“No, nulla potrà mai farmi cambiare idea, perché non è la mia mente che possedete, ma il mio cuore”. Santana lasciò che quelle parole scivolassero lentamente dentro di lei riscaldandole l’anima, guarendo il suo cuore affranto,

“Vi amo Miss Brittany e voglio che siate mia moglie!” Disse ora con forza tendendole la mano. Brittany ignorò quella mano tesa ed invece si gettò al suo collo avvolgendola con le braccia per poi posare le labbra sulle sue.

 

Non è difficile immaginare lo spettacolo che si svolse davanti agli esterrefatti passanti. Due fanciulle allacciate in un bacio, perse tra le braccia una dell’altra, senza il minimo pudore, senza la minima preoccupazione. Ci fu chi distolse lo sguardo in imbarazzo ma la maggior parte sorrisero, perché era impossibile non vedere la luce che pervadeva le due donne, la luce che solo un accecante amore può emettere.

 

Superato il primo momento di intensa emozione le due ragazze ripresero l’uso della ragione e del buonsenso e contennero la loro gioia limitando almeno le manifestazioni esteriori,

“Credete che se andassi ora da vostro padre…”

“Forse è meglio aspettare ancora un po’… ero arrabbiata e ho usato un tono poco appropriato tra una figlia e suo padre.” Brittany si morse un labbro e Santana sorrise,

“Non importa, ho aspettato numerosi anni, ora che sono sicura dei vostri sentimenti posso attendere ancora qualche giorno.”

Passeggiavano lungo la strada le mani allacciate, gli occhi che si cercavano in continuazione, i sorrisi che si rincorrevano sui loro volti,

“Ho pensato di scrivervi... alcuni mesi dopo che mi avete lasciata, ero tornata a Londra con un ingente bottino e ho pensato che forse la mia posizione ai vostri occhi poteva essere mutata…”

“Pensate che sia stato per il vostro patrimonio? Non nego che era parte delle argomentazioni di chi mi ha persuaso… ma non era quello che mi aveva vinto, quanto la paura di non bastarvi… voi eravate così coraggiosa, forte, bella… mentre io…”, Santana si voltò a guardarla turbata,

“Voi siete ben più di quello che merito! Mi avreste dunque risposto? Avreste risposto ad un semplice tenente di marina che legava la sua fortuna all’infido mare oppure che avrebbe potuto non tornare mai?”

“Avrei risposto con la gioia nel cuore, con la felicità di essere stata, forse, perdonata” Santana scosse la testa per poi rimanere in silenzio a lungo prima di voltarsi e guardarla,

“Non permetterò mai più che il mio orgoglio si metta tra di noi, voi siete stata capace di mostrarmi il mio errore e io vi ringrazio di aver perdonato la mia debolezza.”

Dimenticarono i loro impegni, troppo intente a valutare le loro mosse e i loro errori, parlando per la prima volta, entrambe si resero conto di quanto dolore si sarebbero potute evitare se solo una delle due avesse avuto il coraggio e la forza di farlo prima.

Brittany scoprì che la partenza improvvisa di Santana da Lyme era stata causata dalla conversazione tra il Capitano Puckerman, Rachel e Finn, conversazione nella quale era stata sollevata la questione del certo interesse di Santana per uno dei due figli minori dei Signori Hudson, Quinn e Kurt. Quella notizia subito riportata a Santana l’aveva sorpresa e sconvolta, solo allora si era resa conto di come il suo atteggiamento aveva potuto essere frainteso. L’unica soluzione le era parsa la fuga e così aveva fatto.

Brittany le aveva poi chiesto quando aveva capito di non aver dimenticato il sentimento che le legava. Santana aveva sorriso chiedendole di essere più precisa nella sua domanda, perché il suo cuore aveva sempre saputo di amarla anche se il suo orgoglio nascondeva quella verità alla sua mente. Il Capitano Lopez aveva poi ammesso che aveva iniziato a sospettare i suoi sentimenti quando Brittany aveva difeso il loro passato assieme, durante la cena a Lyme.

Vinte dal tempo si separarono a malincuore ma con la promessa di vedersi ancora quella stessa sera entrambe rassicurate dell’affetto dell’altra si lasciarono con la felicità nel cuore.

 

Rientrata a casa Brittany era pronta a corazzarsi della sua felicità contro gli attacchi del padre, ma l’uomo le lanciò solo uno sguardo offeso, lasciandola libera di andarsene in camera sua a leggere e rileggere la lettera di Santana e a ripensare a quel pomeriggio che era meraviglioso come solo un sogno può essere eppure così vero da farle accelerare ancora il cuore al solo ricordo.

Quella sera gli Hudson avevano organizzato un piccolo ricevimento e lì Brittany avrebbe rivisto Santana così fu la prima ad essere pronta, spinta dall’impazienza. Dovette però attendere suo padre e sua sorella che ci misero troppo, almeno ai suoi occhi.

Quando infine raggiunsero la casa dei loro ospiti Brittany si separò subito dalla famiglia scambiando solo veloci frasi con gli Hudson per poi raggiungere Santana che l’aveva vista non appena era entrata e la aspettava elegante nel suo completo scuro, la camicia bianca e il gilet color panna.

“Miss Brittany…” Santana chinò la testa ma Brittany le tese solo la mano,

“Sono otto anni e mezzo che aspetto questo momento.” Le disse. Santana sorrise mentre comprendeva il suo desiderio. La musica risuonava nella stanza ma nessun ballerino era ancora impegnato nella danza, essendo l’ora troppo presta.

Santana intrecciò la mano con la sua poi la accompagnò al centro. I musici si interruppero per un istante, le due ragazze si guardarono sorridendo, poi le note ripresero e loro incominciarono a danzare.

Nella mente di entrambe c’era solo l’altra e compresero una cosa molto semplice e che eppure avevano messo così tanto tempo a capire: quella era la felicità.

 

 

Note

 

E questo era l’ultimo capitolo! Tutto è tornato al posto giusto, Brittany ha sistemato, con mia somma gioia, Sam e anche suo padre, per poi correre da Santana e riprendersela!

Insomma, non ci resta che l’epilogo, piccolissimo, in cui tirare le somme! ;-)

Grazie mille a tutte, chi segue, legge e soprattutto chi prende un attimo per dirmi cosa ne pensa! Grazie grazie!

All’epilogo!

Ciao ciao

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Najara