- Sai, Ax, non credevo saresti stato così bravo a farlo –
Non credevi che sarei stato in grado di capire questo semplice gioco umano?
Lei sorrise suo malgrado. - Certo che sapevo che un Andalita come te non avrebbe avuto difficoltà a comprendere qualsiasi cosa nata da cervello umano. –
Sto diventando più abile nell'individuare il sarcasmo.
- Buon per te. Ora dimmi. Siamo ancora in ballo. –
Credo di volermi fermare.
- Va bene. Ottimo. Anch'io mi fermo. Ora fammi vedere la tua mano. –
Ax allargò le carte sul ripiano, Rachel scosse la testa, sorridendo ironicamente. - Pensavo stessi bluffando.-
Non è forse la base del gioco? Sembrava quasi sarcasmo... Se non si fosse trattato di Ax.
- Sì, questa è la base di tutti i giochi, va bene. Avrei dovuto continuare. Avrei potuto prendere un’altra carta –
Mostrami la tua mano.
Rachel alzò le carte con un gesto ironico. - Quindici. Tu hai ventuno. Hai vinto di nuovo. –
Sì, così sembra.
Lei sorrise. - Non posso crederci, pensavo di poter bluffare un Andalita. Voi ragazzi avete le migliori facce da poker nell'universo. –
Faccia da poker?
- E' un gioco che faremo un altro giorno. –
E questo poker è un altro gioco che coinvolge carte con simboli come questi? Apparentemente sono molto abile in tali giochi.
- Già, così sembra. –