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Autore: Meiko    17/08/2004    5 recensioni
Nel cuore di ognuno di noi c'è sempre luce ed ombra...e quando questo si trova nel cuore del sigillo inizierà una vera e propria guerra tra bene e male. Entrambi vogliono il sigillo, entrambi vogliono lei, e useranno qualsiasi mezzo per averla a se. E se questo sigillo fosse una nostra conoscenza? Entro l'eclissi, il Sigillo farà La Scelta, così è scritto nelle stelle...
Genere: Dark, Drammatico, Generale, Malinconico, Mistero, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5


Quando Psiche e compagnia tornarono all'appartamento, Solaria era immobile sul divano, tra le mani la sfera dorata tempestata di rubini che di solito era attaccata all'asta della ragazza, la sfera volteggiava di fronte alla ragazza, che teneva gli occhi chiusi, i suoi poteri davano un'iridescenza dorata al globo dorato.
Ebisu fu trattenuto da Psiche, gli altri ragazzi rimanevano in silenzio ad attendere che la ragazza finisse.
In quel momento il balcone spalancato lasciava entrare i raggi del sole fino alla ragazza, il simbolo sulla fronte di questa era più vivido che mai, e si poteva notare facendo attenzione che le labbra di questa si stavano muovendo impercettibilmente.
I capelli volteggiavano, mentre adesso un'aura la stava avvolgendo.
I ragazzi rimasero in silenzio sull'uscio della casa, la porta si era chiusa con il massimo del silenzio, Psiche in quel momento aveva gli occhi fissi contro Solaria, che di colpo cominciò a lampeggiare come un faro nella notte.
La sfera adesso era più brillante che mai, ormai le mani sotto di lei si erano mosse verso i lati della sfera, i rubini lampeggiavano intensamente, per poi di colpo rilasciare una vampata di luce rossa che accecò i ragazzi tranne Psiche ed Ebisu, il ragazzino stringeva le mani alla sorella, che lo teneva stretto a se.
Lentamente, Solaria riaprì gli occhi, mentre la sfera si alzava ancora un po', continuando avolteggiare e a girare su se stessa copiando il moto della Terra, la ragazza adesso si era rialzata in piedi, i suoi occhi avevano perso lucentezza e la pupilla, era ancora in stato di trance, la sua figura ancora luminosa, mentre il globo continuava a girarle attorno.
Poi, il globo si fermò di fronte a lei, e il rubino più grande liberò un fascio rosso, che poi cambiò colore, diventando bianco, dal raggio ne uscì una figura tridimensionale.
Solaria, in quel momento, riprese coscienza di quello che le stava attorno, e fissò i nuovi arrivati, per poi chinare il capo alla figura di uomo.
-Maestà-
< Finalmente siamo riusciti a contattarti Solaria >
-PAPA'!-
Ebisu corse verso la figura che restava immobile ma sorrideva, mentre il ragazzino correva verso Solaria, gli altri man mano si avvicinavano, Psiche e il fratello in prima fila.
< Figli miei, per fortuna state bene a quanto vedo >
-Papà, come sta mamma?-
Ebisu fu di nuovo trattenuto da Psiche che non fiatava, sapeva che quello era solo un ologramma, merito della concentrazione di Solaria che non fiatava mantenendo attivo il suo potere di Sailor del sole.
Il re Leo sospirò pesantemente, il che non era un buon segno.
-Vostra madre si sta indebolendo, figli miei...come di sicuro avete gia avvertito, Egli si muove...-
-Ma padre, per ora abbiamo le mani legate! Non possiamo fare nulla fino a quando la principessa non avrà fatto la Scelta-
< Forse, ma fino a quel momento avete il compito di proteggere la principessa da eventuali nemici...e da se stessa... >
Il re avvertì chiaramente la stanchezza di Solaria, e con un cenno di saluto svanì, la sfera dorata cadde a terra con un pesante tonfo, mentre Solaria veniva sorretta da Kutz, Callisto preoccupata prese la sfera ancora rovente tra le mani, sembrava non avvertire il calore che proveniva da essa.
-Sua maestà sta peggiorando...-
Pek sbuffò, annuendo all'affermazione di Callisto, mentre Ebisu si avvicinava a Solaria, che gli accarezzò la fronte recuperando un po' le energie, per poi rivolgersi alle altre persone nella stanza.
-Dobbiamo di nuovo tentare di comunicare con la principessa-
-Le sue guerriere non c'è lo permetteranno-
-Ma lei si...-
Psiche si alzò in piedi, chiudendo il balcone ma tenendo le tende semi aperte, per poi guardare un Kutz poco convinto.
-Forse lei si, ma hai visto come le sue guerriere la proteggevano? No, sarà dura-
-E chi l'ha detto che lei vuole ancora farsi proteggere? Dopo la sfuriata a cui abbiamo assistito, sono sicura che ci concederà almeno di rivolgerle la parola-
-Ma ha fatto pace con le sue compagne, non credi che questo possa rivelarsi un'imprevisto spiacevole?-
Psiche sorrise, un sorriso che sapeva di un po' di crudeltà...e di amarezza, un'amarezza che la principessa stava scoprendo in quei giorni.
-Pek, sai perché la principessa ha fatto pace con le sue amiche?-
il ragazzo non si azzardò a rispondere, perché sapeva che la sua era la risposta sbagliata.
Psiche scostò la tenda con delicatezza, sorreggendola tra le dita, facendo svanire il sorriso, negl'occhi ancora l'amarezza di quello che stava per dire.
-Ella non le ha perdonate, non lo farà facilmente.
Se le ha perdonate...e solo per paura...
La paura...che loro le si ritorcano contro...
Non vuole affrontarle, e allora...le lascia fare...-
Pek annuì, mentre Kutz che era appoggiato dall'altra parte del divano, le braccia incrociate sorrise divertito.
-Tzé! Non è scema!-
-Non lo è mai stata! Sono le guerriere le vere sciocche!
Basti pensare a quanto tempo ci hanno messo a capire che quella terrestre era la principessa!
Noi, al contrario, ci abbiamo messo il tempo di uno sguardo-
-Psiche, non arrabbiarti con loro-
la ragazza scosse il capo, mentre Ebisu la guardava triste, e Solaria accarezzava il capo del ragazzino, annuendo a quella sua affermazione.
-Ebisu ha ragione! Ti ricordo che i loro ricordi non si erano destati, e stavano lentamente acquistando consapevolezza dei loro poteri.
Non essere severa-
la ragazza annuì di malavoglia, passandosi la mano nella testa dai cortissimi capelli
-Scusami Solaria, hai ragione, ma non riesco ancora ad accettare il fatto che mia madre sta male, così come la principessa stia affrontando Egli, e le sue “protettrici” non stanno muovendo un dito!-
-Psiche ha ragione-
Callisto si avvicinò alla ragazza, Kutz poté solo sbuffare passandosi la mano tra i capelli rosso porpora, il taglio a testa di riccio gli dava un'aria allegra e ottimista, mentre Pek stava tormentando la codina.
Le persone nella stanza restarono in silenzio, mentre fuopri si preannunciava un temporale molto potente, che però destò le attenzioni di Psiche, che teneva lo sguardo fissò sulle nuvole nere che si stavano radunando.


-Acccidenti!! Che razza di sfortuna!!-
-Forza, cerchiamo un riparo!-
Heles prese il controllo della situazione, e guidò con Milena le ragazze verso l'ingresso di un centro commerciale molto grande, le ragazze si erano un po' bagnate, ma Bunny sorrideva, sentiva il cuore incredibilmente sollevato, e per ora quella maledetta voce non l'aveva tormentata, così come quella sensazione di mancamento.
Con sorpresa di tutte arrivò anche Marzio, che quella mattina aveva cercato Bunny per scusarla.
Un'altro...
-Guarda che non è colpa tua...-
bugiarda, ma pur di non sentire quella maledetta voce era disposta anche a perdonarli.
Oddio, in fondo, guardando in faccia a se stessa, piuttosto che scusarli li avrebbe volentieri mandati a quel paese e magari li avrebbe ripagati con la stessa monate.
Ma aveva il terrore...il terrore di restare sola, di affrontare quella voce...quella voce che sussurrava cose crudeli...e maledettamente attraenti...
No! Non poteva permettersi di arrendersi a queste sensazioni!
Lei era la principessa Serenity, destinata a regnare su Cristal Tokio!

“...sinceramente...sto cominciando a non accettare più questo...”

Quelle parole...parole pronunciate da lei stessa...
Cominciava a non accettarlo più...cominciava seriamente ad avere dei dubbi su questo, su quello che aveva passato e che forse le sarebbe accaduto...
Avrebbe sposato Marzio, avrebbe avuto una bambina di nome Chibiusa, avrebbe regnato sulla Terra.
Ma era quello che voleva lei?
Insomma, pensandoci bene, l'idea di avere gia un futuro non le aveva permesso di avere dei sogni suoi, sogni legati ad altri futuri, altre vie da percorrere.
L'aveva rinchiusa in una sola strada percorribile.
Ma era quello che voleva lei?
...lei voleva veramente questo futuro senza via d'uscita?
Non poté pensarci ancora molto, perché di colpo un tuono cadde in mezzo alla strada, spaventando le ragazze, in quel momento arrivò Artemis, Luna lo accolse con aria accusatoria, ma il gatto bianco sembrò ignorarlo.
-Ragazze! Nemici!-
Il tuono nel frattempo era come bloccato sulla strada, e all'interno di qusto si formò una strana sfera, che si lasciò passare da scosse elettriche, per poi di colpo irraddiare una fortissima luce che accecò il gruppo, da questa apparì un gigantesco mostro, intorno a loro la situazione era di puro caos, e aprofittarono di un angolo buio per trasformarsi, andando poi ad affrontare il mostro.
Questo stava vomitando scariche elettriche, che fecero esplodere i lampioni del marciapiede in una pioggia di scintille che circondava l'essere che lanciava strilli e grida.
Le Sailor tentarono di abbatterlo, mentre Jupiter proteggeva la principessa, in quanto i suoi fulmini non avrebbero provocato che l'effetto contrario, ovvero rinforzare la creatura, che sembrava avere la peggio con le guerriere che lo attaccavano da più parti, Sailor Moon dava anche lei il suo contributo, questo però attirò l'attenzione del mostro verso di lei.
Con un'ondata elettrica il mostro spazzò via le guerriere, che cadderò a terra, ora erano rimaste Jupiter e Sailor Moon, che fissava sbalordita il mostro, stavolta quello la voleva morta.
Invece, con suo stupore, dopo aver allontanato via Jupiter con una potente scossa che la paralizzò a terra, il mostro vomitò quello che era un vero e proprio tuono e si fiondò sulla figura di Sailor Moon, che gridò all'inizio, per poi stupirsi, l'elettricità non l'aveva nemmeno sfiorata, al contrario adesso era protetta da una cupola di fulmini e scosse elettriche che però secondo suo parere la imprigionavano, dato che adesso non poteva aiutare le altre guerriere, che affrontavano indebolite il guerriero, Milord si avvicinò alla ragazza imrpigionata, ricevendo però una forte scossa elettrica che lo sbalzò via.
-MILORD!-
-Che botta...-
la ragazza si voltò, terrorizzata, incrociando la sguardo gliaciale di un affascinante uomo, che le si fece vicino, facendole un baciamano lungo e delicato, sembrava che l'uomo stesse assaporando la delicatezza della mano della Sailor, che però lo allontanò, non potendo però avvicinarsi alle scosse elettriche, dietro l'uomo si materializzò la figura di Apopi.
-Apopi!-
-Qui nessuno ci potrà disturbare, principessa, potremmo finalmente parlare tranquillamente-
-Ti prego Apopi, salva le mie amiche!-
-Principessa, non vi preoccupate per loro, ascoltate noi-
la voce dell'uomo era suadente e delicata come un a carezza, ipnotizzava Bunny, che però scosse la testa, non poteva, non poteva.
Si voltò verso le altre, tentando di sfuggire a quella barriera, ricevendo solo una scarica elettrica che la fece finire dritta verso le braccia del misterioso uomo, che le accarezzò sensualmente il corpo, facendole venire un brivido, ferocemente Sailor Moon si discostò dalle braccia dell'uomo, che però sorrideva, avvertendo ancora la fraganza della principessa tra le mani, mentre Apopi si faceva avanti.
-Mi ascolti, principessa, la questione è improtante.
Lei dentro di se contiene un potere molto grande, donatole alla sua nascita.
Questo potere si sta risvegliando, e le concede un'altra vita a quella che vi è gia stata predetta-
Sailor Moon sussultò, spalancando stupita gli occhi a quello che Apopi le stava rivelando.
Ricordi, ricordi che le non conosceva?
Perché non conosceva questa verità?
La ragazza, lentamente, stava perdendo la sua posizione di difesa contro l'uomo, che sorridendo le si avvicinò, parlandole con dolcezza.
-Noi vi diamo la possibilità di perdere le spoglie della principessa Serenity, di fare vostro quel potere e utilizzarlo per scopi che riguardano non solo il vostro sistema solare, ma tutto l'universo-
-L'universo?-
Sailor Moon sembrò avvertirlo, avvertire la sensazione piacevole di perdersi nell'universo, mentre l'uomo continuò a parlare con voce suadente.
-Noi siamo al servizio del caos, ma non per questo i nostri scopi sono malefici.
Noi vogliamo solo il rinnovamento dell'universo, vogliamo che rinasca, che tutta la malvagità e le impurità svaniscano.
Ci pensi, il caos...la grande tranquillità del caos...e la sensazione di gioia nell'avere la possibilità di far rinascere un'universo più bello e meraviglioso.
Questo lei può farlo...principessa...-
l'uomo le si era fatto vicino, suadendola con la sua voce, Bunny lentamente si stava perdendo in una possibile sensazione d'infinità pace.
Niente più guerre, malvagi, niente, solo il caos....il dolce e tranquillo caos che la cullava serena.
E poi...un nuovo futuro che non aveva previsto...una nuova via da attraversare...la possibilità...di scegliere, scegliere quello che sarebe stato il suo futuro...
Meraviglioso, meraviglioso...
Sailor Moon sorrise impercettibilmente, mentre lasciava che l'uomo l'abbracciasse di nuovo, da dietro, tenendola stretta a se e accarezzandola dolcemente, continuando a sussurrare al suo orecchio, ogni rumore all'infuori di quella voce ora era troppo sfuocato per poter essere sentito dalla ragazza.
-Lei...dominerebbe il caos...ricrerebbe un'universo pulito, puro, niente più malvagità, ne pericoli.
Solo l'universo...e noi al vostro fianco...io al vostro fianco...-
Sailor Moon spalancò gli occhi, giusto in tempo per avvertire una presenza li vicino, l'immagine da sfuocata apparve di colpo nitida come una secchiata gelida.
-SAILOR MOON!-
Era una ragazza, che brillava di luce, e sfondava la barriera di elettricità, penetrando con violenza e strappando dalle braccia di Tartaro Sailor Moon, che si affosciò tra le braccia della sua salvatrice, mentre Solaria le si avvicinava, lo scettro e lei stessa brillavano prepotentemente, mentre l'uomo appariva circondato dal buio e l'oscurità più feroce, le labbra dell'uomo si distorsero in un soriso ferino.
-Solaria, ma che sorpresa-
-Risparmiati il sarcasmo, Tartaro. Ciò che hai fatto è imperdonabile-
Solaria fu accanto a Virgin, che si limitò ad annuire, Sailor Moon lentamente riprendeva coscienza di se, ritrovandosi tra le braccia di una bellissima ragazza semi-vestita che le sorrideva, la teneva in piedi con un braccio attorno alla vita, sorridendole, i capelli ricci castano chiaro erano tenuti sciolti, incorniciandole due occhi indefinibili.
-Tutto bene principessa?-
-Sailor Moon...-
la ragazza si voltò , incrociando lo sguardo tranquillo di Solaria, che si limitò ad aumentare la sua aurea luminosa, voltandosi verso Tartaro, che però era distratto da altro.
La figura veloce e aggraziata di Acquarius lo aveva fatto voltare da quella parte, sul suo volto un sorriso di piacere.
Proprio in quell'istante Acquarius con i suoi pugnali tagliava l'aria, proteggendo Sailor Mars e Uranus da un fulmine che le avrebbe colpite, mentre Taurs si occupava di Venus che era ferita, di Mercury e di Nettuno, sbalzate via dal mostro, ancora in piedi Saturn e Pluto, che sfogavano i loro attacchi contro il mostro, mentre Jupiter assorbiva i fulmini grazie “all'antenna” che aveva sul diadema, arrivando però al rischio di esplodere per la potenza che possedeva dentro di lei, il suo corpo era attraversato da sottili e percettibili scariche elettriche.
Non avrebbe resistito troppo a quella situazione.
-IO SAGITTER INVOCO IL POTERE DI GIOVE! DAMMI FORZA!-
Jupiter avvertì qualcosa uscirle dal petto, una bolla di energia si allontanò dal suo corpo ora svuotato di tutta quella energia, mentre un tatuaggio si faceva intravedere nella piccola parte tra i pantaloni e la maglietta attilata senza maniche del ragazzo, un sottile lembo di pelle chiara si faceva notare dietro sulla schiena, mentre un ragazzo dagl'occchiali da pilota e i capelli a riccio sorrideva alla ragazza, che si limitò ad evitare un altro fulmine, mentre il ragazzo si toglieva dalla schiena un arco e dalla faretra prendeva una freccia, soffiandoci sopra le diede fuoco, per poi prendere bene la mira, colpendo il mostro li dietro.
La freccia rimase impiantata nel corpo del mostro, e il ragazzo chiuse il pugno, stringendolo, per poi gridare.
-SCATENATEVI, FIAMME!-
la freccia di colpo esplose, liberando alte fiammate che inglobarono l'essere, mentre un ragazzino correva verso il mostro, schioccando le dita.
-NETTUNO, IN MIO SOCCORSO!-
Sailor Nettuno vide parte della sua energia trasferirsi al ragazzino, che prese un profondo respiro e fece un balzo, il mostro nel frattempo stava cercando di resistere alle fiamme.
Il ragazzino sembrò pregare, e dalle nuvole la pioggia formò una bestia fatta d'acqua, che si avvicinò al ragazzino, che puntò il mostro.
-Vai...-
la besta d'acqua colpì in pieno il mostro, che tra fiamme e scosse che si ritorcevano contro eplose, mentre i ragazzi si occupavano delle Sailor, tutte in qualche modo ferite, anche Saturn e Pluto si accasciavano a terra stremate.
Il ragazzino era vestito di un colore lavanda con pantaloni e giacca di tuta questa legata in vita a rivelare una maglietta. e corse verso Saturn, la ragazzina lo fissò meravigliata, facendosi aiutare, Pisci la superava in altezza, ma i due erano coetanei, mentre Taurus che fino a quel momento aveva protetto Nettuno, Mercury e Venus ora si occupava di quest'ultima che era seriamente ferita alla gamba, mettendo le mani sul taglio e concentrandosi.
-Io Taurs, ridò a te, Venere, la forza che mi hai concesso...-
con un calore intenso e un bagliore dorato, i due tatuaggi sui dorsi del ragazzo si illuminarono, stupendo Venus che si sentì rinvigorirsi, mentre il taglio scompariva come se non fosse mai esistito.
Il ragazzo barcollò lievemente, tenendo una mano appoggiata sulla strada, cercando di recuperare un po' per potersi sollevare in piedi, mentre Venus gli si faceva accanto, in fondo l'aveva aiutata!
-Tutto bene?-
il ragazzo si lasciò aiutare, un po' imbarazzato, mentre Sagitter allungava una mano verso Jupiter, che accettò, mente Acquarius ricevette solo le occhiataccie di Mars e Urano, limitandosi a sbuffare e ad avvicinarsi a Solaria, mantenendo però i pugnali ben in vista, un brivido di paura le attraversò il corpo riconoscendo lo sguardo di Tartaro, quell'uomo era un incubo, il peggiore.
Questo fece un'inchino alla ragazza.
-Maestà-
-Tartaro, ti consiglio di sloggiare, o assaggerai le mie lame-
-Oh, ma Psiche, come puoi trattare così un tuo vecchio amico?-
-NON SIAMO AMICI!-
era nervosa, troppo nervosa, il solo pensare a Tartaro e a quello che le aveva fatto le faceva venire ribrezzo mentre l'uomo sorrideva, Apopi era tenuta sotto controllo da Virgin e Solaria, Sailor Moon adesso si teneva aggrappata alla ragazza dai capelli ricci, che teneva una mano aperta davanti a fare da schermo.
Solaria prese in mano la situazione, parlando alla ragazza dai codini biondi.
-Sailor Moon, quello che Apopi e Tartaro vi hanno detto è vero, voi possedete un potere immenso, in grado di controllare l'universo.
Ma siete proprio sicura di volerlo utilizzare per cancellare ciò che per millenni si è creato con fatica?
Sacrificare vite innocenti per il caos?
E' vero, il male è un'entità che verrebbe cancellata.
Ma con essa anche ciò che vi è più caro andrà perduto-
Bunny spalancò gli occhi, mentre Virgin la teneva ancora stretta a se difendendola, ma anche Sailor Moon si aggrappava alla ragazza, mentre davanti a lei sfilavano volti a lei cari.
I suoi genitori...le sue amiche...anche se non le aveva perdonate, le amava ancora...dall'inizio della sua avventura, della scoperta della sua vera se stessa...loro gli eran ostate accanto aiutandola e affrontando insieme i pericoli...
E poi Marzio...il suo amore...
E perdere Chibiusa, la sua bambina!!
Non poteva, non voleva!
Aspetta!!!
Se cedi a questo, tutto tornerà come sempre.
Sarai sempre la solita sciocca Bunny, l'infantile, l'ingenua, la stupida mocciosa destinata a sposarsi e a generare un'erede.
Sarai costretta ad un futuro che tu stessa hai detto di non accettare più!
E' questo quello che vuoi?

-Lasciami...-
di nuovo quella orribile sensazione, un potere che proviene da dentro e si sprigiona, il crtistallo d'argento che lampeggia, Rea che avverte quell'aura strana, tutto che vortica, il cuore batte, il respiro è affaticato, ansima.
Sta ansiamndo, non ce la fa.
Non resiste, è un'impulso terribile, come il bisogno di bere, mangiare.
Ma è forte, più forte.
Solaria urla qualcosa a Virgin, ma tutto ormai è ovattato, non c'è più rumore, solo il silenzio del suo respiro affaticato.
Milord corre verso di lei, tutti corrono verso di lei, Apopi la guarda stupito, mentre Tartaro tenta di avvicinarsi ad Acquarius che però lo allontana con violenza, correndo verso Bunny, che ora galleggia.
Galleggia, non c'è più nulla, ma lei non vuole, vede il cristallo lampeggiare, e la voce ora è un urlo, l'urlo della sua anima.
Un'anima congelata dagl'avvenimenti, dalla realtà che le veniva sbattuta in faccia, i suoi pensieri, i suo no, quello che non la convinceva ora si stava rivelando, ora che più di prima aveva bisopgno di aiuto.
Adesso...adesso che qualcosa dentro di lei si muoveva.
Ti sento...
Lo vuoi, lo vuoi, è un bisogno insistente.
Io lo so, e ti aiuto.
Con questo potere, questo potere che è nascosto in te puoi fare quello che vuoi.
Sfoga il tuo odio, il tuo dolore, la tua paura.
E' semplice...
Fallo...so che lo desideri...

Serenity si era trasformata sotto lo sguardo di tutti, ed ora si stringeva la testa tra le mani, le pulsava, ma non voleva.
-NO! NO!-
-Serenity!-
-Principessa!!-
varie fazioni si muovevano verso la principessa, che adesso era a qualche metro da terra.
Serenity strinse ancora la testa, prima di scoppiare, esplodere ed urlare in un sfavillare di lampi e fulmini, il temporale adesso si stava scatenando in uno spettacolo di fulmini che stavano seminando distruzione sulla strada e li attorno ai vari negozi, facendo saltare un po' tutto, mentre Serenity sembrava piangere, piangere angosciata, terrorizzata, i suoi occhi spalancati ora erano privi di pupilla e barlume di vita.
Milord la guardò sconvolto, e gridò il suo nome con tutte le sue forze.
-SERENITY!!!!!!-
la ragazza sussultò, come se una luce trafigesse l'oscurità nel quale il suo inconscio si era perso, allungando una mano verso la figura di luce.
-Mi...Milord...-
Milord....il mio amore...la mia salvezza...io lo amo, lo amo.
Questa è la mia unica certezza.
Lo amo come Marzio, come Milord, qualsiasi forma lui ha o avrà lo amo e lo amerò.
Sempre...
Serenity tornò Bunny, una Bunny zuppa di pioggia che fu afferrata in tempo da Milord evitando di cadere sull'asfalto ormai rovinato dai fulmini che erano caduti li intorno.
Milord tornò Marzio, e la stirnse a se, coprendola in parte con la giacca che aveva portato con se quella giornata, tenendola stretta a se, mentre Apopi e Tartaro svanivano, quest'ultimo accarezzando con un sussurro il viso di Acquarius, che sferzò l'aria, non riuscendo a colpire l'uomo, rabbrividendo e digrignando i denti, mentre Solaria si avvicinava a Bunny, guardandola, prima di fissare le altre guerriere, il suo volto impassibile sembrava tingersi di tristezza, voltandosi poi verso le altre Sailor.
-Perdonateci...ma noi lo facciamo per il suo bene, e quello dell'intero universo...-
-Ma perché, che significa?!-
-E' ancora presto...adesso...adesso dobbiamo andare...-
Solaria, Psiche e gli altri tornarono al loro aspetto terrestre, stupendo le ragazze riconoscendo il gruppo che aveva incontrato quella giornata, Solaria in testa si allontanò seguito dagl'altri, mentre Marzio si svegliava per primo dal torpore portando Bunny al sicuro.

(Spero di aver fatto un buon lavoro!
Ci viediamo al prossimo capitolo!
Baci!
Meiko)

  
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