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Autore: _Ginge_    05/03/2013    1 recensioni
- Ti devo parlare. - Dissi sedendomi accanto a lui sul suo letto.
- Dimmi, che problema hai?
- Voglio fare sesso. - Rise. Io ero seria.
- Ali tu sei vergine!
- Allora?? prima o poi dovrò perderla. Tanto tutti dicono che la prima volta, soprattutto per una donna, è doloroso allora meglio perdorla con uno che non conosco e magari anche ubriaca, che con qualcuno a cui tengo...
- Che cazzo stai deicendo Alice? Spero che tu stia scherzando?
- No..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 13
 

-Perché mi hai mentito??

-Al, di cosa stai parlando?? – Chiesi . Le lacrimi iniziarono a scendere.

- Oggi ho visto Tommaso. Mi ha d-detto…. Che..- Tirò su il naso.- che.. non era..

- Cosa ti ha detto?? – Ho paura di sapere , in più la presa sulla mia mano aumenta.

- Che non era la prima volta che vi rivedevate..- Disse in un attimo. Lasciando la presa sulla mia mano e
lasciandosi sedere sul letto. Sentii il mio cuore rompersi in tanti piccoli pezzettini e i miei occhi riempirisi di lacrime dopo aver udito quella bugia detta da Tommaso per farmi soffrire.

-Al, tu non ci crederai mica vero?? –Chiesi in un sussurrò. Lui non mi rispose facendomi capire chiaramente che ci credeva e come se ci credeva. Uscii dalla stanza piangendo ,aspettando che lui se ne andasse, per poi poter dare libero sfogo alla mie lacrime.
 


-Alice so che sei in casa! – Urlò Al da dietro la porta di casa. 
Ci eravamo lasciati. Cioè lui aveva mollato me, perché credeva di più alle parole di un verme che a quelle di una persona che conosceva da tutta la vita. Era una settimana che non uscivo di casa e che a mia volta non facevo entrare nessuno. Il mio povero Vik si era ritrovato a fare i bisogni sul terrazzo. La signora Lucia ogni volta che vedeva che uscivo sul terrazzo per prendere una bocca d’aria o per pulirlo dai bisogni fatti da Vik, mi allungava sempre una miriade di foglietti dei miei amici a cui io non avevo aperto . La maggior parte erano di Chris.
Mi alzai dal mio compagno di sofferenza, Sir Letto Sfatto, dopo che avevo riconosciuto la sua voce.

-Alice,cazzo , aprimi!!!!!- Urlò ancora più forte. Dopo quella sera, dopo quella frase , non lo volevo più vedere!   

 

“Scusa, Ti amo e lo sai , ma io .. non ce la faccio.. Ho bisogno di tempo.. “
 

Presi un pezzo di carta e un pennarello e ci scrissi sopra: “ VATTENE ! TANTO NON TI APRO!!! ”  ,e lo feci passare sotto la porta. Non ci volle molto che lo sentii battere ancora più forte.

-Alice io non me ne vado! Sai che ti dico?? IO mi siedo qua, proprio qui, davanti alla porta. Sono le 21,00 e non mi sposerò di qui fino che mi aprirai.
 

Passarono ben si 3 ore e lui era ancora li che canticchiava varie canzoncine. Avevo passato quelle ore seduta sul divano a guardare film strappalacrime a tutto volume per non sentirlo parlare. Stavo tornando dal bagno, quando lo sentii parlare da solo come uno scemo, allora decisi di sedermi  con la schiena appoggiata alla porta scura.

-Ali, Ali, Ali.. Ma quanto ti amo?? SI hai capito bene , sempre se mi stai ascoltando. Ti amo alla follia e sono stato un cretino, un’imbecille , uno scemo e più ne ha .. più ne metta! Ho sbagliato a non crederti , dovevo ascoltarti no attaccarti . Lo so che ti sei innamorata di me per ogni mio difetto e per ogni mio pregio, per ogni mia cosa brutta e per ogni mia cosa bella. Ti amo. Sai in questi giorni non ho fatto altro che pensare a te. Ho pensato  a quando ci siamo conosciuti, te con i tuoi lunghi capelli rossi e quel vestitino verde acqua. Tu mi hai versato la bibita addosso e io ti ho detto che eri una deficiente e neanche 10 minuti dopo eravamo seduti ad un tavolo a raccontarci le barzellette. Voi abbiamo deciso di venire a vivere a Firenze e io mi sono innamorato, inizialmente, del tuo bellissimo culo e poi del tuo carattere. No, dai scherzo prima del tuo carattere dolce, apprensivo , stronzo… anche se il tuo bellissimo fondoschiena ha contribuito. – Un sorriso è comparso sul mio viso . – Sai cos’altro ho pensato in queste ore? Che voglio una famiglia con te.. Io, te e dei marmocchi. Elia, Mattia e Viola … ecco i nomi che darei a nostri figli. Ci potremmo sposare in campagna e poi fare il ricevimento nel giardino di tua zia Tina. Sai fare il primo ballo sotto quel gazebo con tutte le rose rampicanti che lo rendono così romantico? Ecco, sarebbe fantastico. Se potessi entrare , mi inginocchierei e ti domanderei se mi vuoi sposare. Porta provo a chiederlo a te: Secondo te , lei mi vuole sposare??




_Ginge_ 
Lo so... Lo so... Lo so... Sono in ritardo di 3 mesi nell'aggiornare questa storia!! Perdono non uccidetemi!!! Ho deciso di aggiornare oggi perchè oggi è il mio ultimo gorno da 15enne!!!! Domani sono 16!!!! (sono inscritta a metà con mia cugina Maggiorenne). Fatemi sapere numeroso!!! Già questo è il penultimo capitolo.. :-( 
Kiss kiss Torno presto promessso!!
Bacioniiiii!

  
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