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Autore: xdevourr    06/03/2013    5 recensioni
«Jack. » Alex interruppe il silenzio, voltando il viso verso quello del più giovane, che rispose con una smorfia. Il cantante deglutì e prese un respiro, per poi continuare. «Ho chiesto a Lisa di sposarmi. » Jack si fermò, tenendo lo sguardo fisso sulla strada. Si morse il labbro inferiore e sembrava quasi stesse per mettersi a piangere.
-JALEX-
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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We are indestructible, we are untouchable.




«Hey, Jack! Finalmente, aspettavamo solo te! » 
«Ciao Lisa, scusa il ritardo. » il chitarrista forzò un sorriso alla ragazza, e non fece in tempo a fare un passo in salotto, che venne travolto dal suo migliore amico.
«Gaskarth! » Jack voltò lo sguardo verso il cantante, che gli si era aggrappato alla schiena, come era solito fare data l’altezza del più giovane. 
«Sei pronto per la partita? » Alex baciò una guancia al suo chitarrista, sotto lo sguardo evidentemente infastidito di Lisa. 
«E me lo chiedi? » Jack si passò una mano sulla guancia appena baciata con un espressione disgustata, come a pulirla «E fai schifo. » 
Il cantante scese dalla schiena del chitarrista con una smorfia e si lanciò sul divano, seguito dal suo amico. Jack sapeva già come sarebbe andata la serata, ormai era sempre così: si ubriacava, passava la serata a fare il coglione come se andasse tutto bene, e quando tornava a casa vomitava anche l’anima, passando ore davanti a quel cesso, che qualche volta definiva addirittura il suo migliore amico, colui che c’era sempre stato. L’alcool era la sua via d’uscita per scappare da tutto e da tutti, era la sua salvezza, o meglio, la sua rovina. E questo per cosa? Alex. E lui lo sapeva, lo sapevano tutti nella band, Jack e Alex erano stati spesso a letto insieme, forse per Alex era solo un passatempo durante i tour, un divertimento. Ma per Jack non era solo questo. Era innamorato di lui, e anche da parecchio tempo. Aveva mai avuto le palle di dirglielo? Certo che no. E le rare volte in cui aveva pensato di dichiararsi, arrivava Lisa. Era sempre stato in buoni rapporti con lei, ma da quando si era reso conto di amare l’amico, aveva iniziato ad odiarla, era sempre lì, sempre appiccicata al suo Alex.
 

Quella sera c’era la partita dei Ravens, ed erano tutti riuniti  a casa Gaskarth, non c’erano alcolici, Alex aveva deciso di lasciare stare per questa sera, dato che aveva iniziato a sospettare dell’abuso di essi dell’amico. Fu una serata “tranquilla”, erano tutti sereni, tutti tranne Jack, che si limitava a fingere indifferenza davanti alle scenette romantiche dei due padroni di casa. Passò quasi tutta la serata sul divano, in silenzio, ogni tanto provava a scherzare con qualche battuta, ma era in evidente difficoltà, data la mancanza del suo amico/nemico alcool. 
 

Era l’una di notte, i Ravens avevano vinto, almeno aveva una consolazione. “E’ stata una serata di merda come al solito, ma almeno abbiamo vinto.”  Ormai le sue uniche consolazioni erano queste piccole cose, basta accontentarsi. Ormai casa Gaskarth era vuota, rimanevano solo Lisa, Alex e Jack, che si stava dirigendo verso l’uscita, senza dire niente.
«Te ne vai? » la voce del cantante fece fermare l’amico sulla porta.
«Non dovrei? » Jack non si girò neanche a guardarlo «Sì, lo so già, “potresti avvisare”, bene, io vado, ciao Alex. » Il chitarrista riprese a camminare, uscendo dalla casa dell’amico. Alex sospirò e si volto verso la sua ragazza, che aveva assistito alla scena in silenzio. 
«Lo seguo. » Lisa alzò gli occhi alle parole del fidanzato. «Vai. » Ormai anche lei aveva iniziato a sospettare qualcosa, ma non aveva mai provato a chiedere niente a riguardo.
Alex raggiunse di corsa l’amico, che nel frattempo aveva percorso solo pochi metri, e gli mise un braccio attorno al collo, che venne spostato subito da Jack, infastidito. I due camminarono per qualche minuto in silenzio, mantenendo qualche metro di distanza.

«Jack. » Alex interruppe il silenzio, voltando il viso verso quello del più giovane, che rispose con una smorfia. Il cantante deglutì e prese un respiro, per poi continuare. «Ho chiesto a Lisa di sposarmi. » Jack si fermò, tenendo lo sguardo fisso sulla strada. Si morse il labbro inferiore e sembrava quasi stesse per mettersi a piangere. In fondo sapeva che Alex amava Lisa e che quel giorno sarebbe arrivato, prima o poi. Eppure non aveva mai smesso di sperare. Doveva immaginarlo, quello che era successo fra di loro era passato, e Alex non aveva mai detto di provare qualcosa per lui. Ci furono pochi secondi di silenzio, che ai due sembrarono infiniti. Ancora una volta fu il cantante, che aveva smesso a sua volta di camminare, fermandosi a pochi metri dal chitarrista, a interrompere quel vuoto che si era creato «Jack? » il giovane non rispose, Alex lo chiamò ancora una volta, e il chitarrista si decise a dare un segno di vita, alzando lo sguardo, che si puntò su quello dell’amico. «Sono felice per voi, vi amate e si vede, non avrei motivo di essere dispiaciuto di questa cosa, è okay, ti auguro buona fortuna. Insomma, sì, Lisa comunque è una ragazza a posto e ti rende felice. » Jack aveva iniziato a parlare a vanvera, lo faceva quando era nervoso o stava per mettersi a piangere, in questo caso era nervoso e stava anche per mettersi a piangere. Alex accennò una risata, avvicinandosi all’amico  e gli prese il viso fra le mani, premendo le labbra sulle sue. Il piccolo sgranò gli occhi, ovviamente stupito, e per un attimo pensò di staccarsi da quelle labbra, che stava assaporando veramente per la prima volta, poi pensò che in quel momento si stava realizzando tutto quello che aveva sempre voluto, e non gli importava cosa sarebbe accaduto dopo. Le loro labbra si muovevano lentamente, lasciandosi trasportare le une dalle altre, volevano assaporare quegli ultimi momenti così intimi insieme, dato che con il matrimonio, se fosse continuato, era ovvio che non sarebbe più successo niente fra di loro. Si lasciarono trasportare dal bacio e schiusero le labbra, facendo intrecciare lentamente le loro lingue. Dopo poco si staccarono, sentirono entrambi una sensazione di vuoto e pensarono di baciarsi ancora una volta, ma non era il caso. Il silenzio e il buio li avvolgevano, creando un’atmosfera quasi perfetta. I due si guardavano negli occhi, Alex era completamente perso negli occhi di Jack, quei grandi occhioni scuri che aveva sempre amato tantissimo, e che aveva sempre avuto paura di affrontare. Il più grande accarezzò una guancia al piccolo, senza distogliere lo sguardo da quegli occhioni. Avevano entrambi un grande sorriso stampato sulle labbra, Jack provava una sensazione che non aveva mai provato prima, le ragazze che aveva avuto prima non erano niente in confronto ad Alex, e le volte in cui i due avevano scopato, perché erano state così superficiali che è brutto dire che avevano fatto l’amore, non erano assolutamente niente in confronto a quello che stava succedendo. Quel silenzio era diventato così bello che entrambi avevano paura a parlare, eppure avevano entrambi tante cose da dirsi. La voce di Alex, quella voce che Jack amava così tanto, che avrebbe ascoltato per ore e che gli bastava sentire per sentirsi un po’ meglio, risuonò in quella via buia di Baltimore, abbracciata dal buio. «Ti amo, Jack.» 
Il chitarrista sorrise ampiamente. «Ti amo anche io, Alex.» 
I due si abbracciarono, era uno di quegli abbracci che ti migliorano la giornata anche se ti è morto il gatto, il cane e pure il canarino. «Però ami anche Lisa.»
«Lisa è…» era difficile spiegare la situazione di Alex, cercava le parole giuste da dire, ma in realtà non c’erano. Lui amava Jack e stare con lui era la cosa che desiderava in assoluto, ma c’era Lisa.
«Lisa è la donna che sposerai, la tua fidanzata, che ami e dalla quale sei amato. » 
Jack aveva ragione, Lisa e Alex si amavano e si sarebbero sposati, ma Jack era… Jack. «Ti fidi di me?»
«Certo che sì, Alex, ma…» il ragazzo fu interrotto dall’altro, che appoggio un dito sulle labbra sottili del chitarrista.
«So che non vorresti sentirti dire queste parole, ma nonostante io ami Lisa, desidero stare con te più di ogni cosa, tornerò da te. Non credere che io lo faccia solo tanto per, se lo faccio è perché lo voglio veramente. Devi promettermi solo una cosa: aspettami. »
Jack sorrise alle parole del suo migliore amico. «Certo che ti aspetto, ti aspetterei per tutta la vita, ma se sei proprio convinto a tornare, non metterci troppo tempo, perché da vecchi fa fatica ad alzarsi. » nell’ultima parte del discorso abbassò lo sguardo verso il proprio pacco.
Alex scoppiò a ridere. «Sei un idiota, Barakat, e comunque va bene, hai ragione e stai tranquillo, non ti farò aspettare molto. »
«Bene, ora vai a casa però, Lisa ti aspetta. » baciò dolcemente le labbra del cantante, per poi staccarsi a guardarlo negli occhi. «Buonanotte, Alex. »
Alex rispose al bacio con un sorriso. «Promettimi che non abuserai troppo dell’alcool, da ora in poi. Buonanotte Jackie. » Si voltò dalla parte opposta e prese a camminare, in direzione della sua casa.
Il chitarrista sorrise e riprese a camminare nella direzione opposta a quella del cantante. «Promesso.»
 
Arrivati a casa, entrambi si addormentarono con la certezza della loro promessa in mente. Alex si sarebbe sposato, ma sapevano che il suo matrimonio con Lisa sarebbe durato poco. Avrebbero fatto di tutto per stare insieme. Insieme erano indistruttibili, e neanche un matrimonio avrebbe potuto distruggere quel legame che c’era fra di loro.
 



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Heeeello.
Okay, è la prima Jalex che scrivo e se devo essere sincera… mi fa abbastanza schifo, ma boh, avevo voglia di postare qualcosa e se vi piace bene, se no amen, fatemelo sapere :°D
Il titolo è presa da No Matter What, dei Papa Roach e… boh, spero di non aver fatto errori.
BYE!
-v.
  
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